Continuiamo con la serie di articoli sui personaggi di Naruto. Oggi parliamo di un altro membro dei Tre Ninja Leggendari, unica donna del gruppo (secondo il classico schema dei team in Naruto): la “principessa delle lumache” Tsunade.
Per cominciare, in questo manga Tsunade rappresenta una piccola eccezione per quanto riguarda l’evidente misoginia (o poca considerazione delle donne) di Kishimoto.
In Naruto il sesso femminile è abbastanza sottovalutato: mentre la controparte maschile dimostra spesso un carattere combattivo ed un’intraprendenza degna di nota, le donne mostrano quasi sempre un’eccessiva sensibilità oltre ad una debolezza piuttosto preponderante. Le lacrime delle donne narutiane sono di dispiacere, lacrime di paura, di rassegnazione (Sakura, Hinata): Tsunade (assieme a Chiyo o a Karura) dimostra un carattere abbastanza contro tendenza sotto alcuni punti di vista, vediamo come e perchè.
Tsunade ha apparentemente avuto un’infanzia tranquilla e lineare: aveva una famiglia (o parte di essa), amici, maestri, le sue erano le preoccupazioni di una bimba nella media senza aver subito traumi esasperanti (come Naruto, Gaara o Sasuke). La svolta nella sua vita avviene alla morte di suo fratello Nawaki (lei era un adolescente): questo la cambia, la tempra, la rende attiva ed intraprendente e, come la profezia del Saggio per Jiraya, le da una ragione per vivere e lottare.
A differenza di Jiraya però un altra tragedia interrompe la via della ricerca, Tsunade perde il suo amato Dan e questo l’allontana dal suo scopo. Sarà l’intervento di Naruto a ridare linfa al suo desiderio di tornare alla ribalta, da quel momento accetterà le sue responsabilità e l’eredità spirituale dei suoi nonni diventando quinta Hokage. Fino al momento della sua rinascita (che poeticamente coincide con la prima apparizione della sua omonima tecnica segreta), Tsunade è una donna debole, con numerosi vizi, è un’ingenua che non fa fruttare un’eredità immensa, è piena di paure (paura del sangue, ma soprattutto della propria responsabilità) e di rimpianti. Naruto sarà la sua promessa di redenzione: grazie a lui tornerà a scommetere sulla vita e a dare la propria per una causa giusta.
Come per Jiraya, anche per Tsunade vorrei sollevare una duplice questione: Tsunade è una donna debole? Oppure ha solo avuto grandi manifestazioni di debolezza? Essere deboli, come essere falliti, rientrerebbe nelle caratteristiche generali di un personaggio; essersi comportati in modo debole o con rassegnazione sarebbe invece la conseguenza di esperienze traumatiche particolare od episodi negativi e, come ho detto precedentemente, Tsunade ne ha avuti alcuni.
Personalmente darei ad entrambe le domande una risposta positiva, ma non una risposta assoluta poichè ritengo che come Jiraya anche lei abbia dei valori nascosti ed una caratterizzazione sfaccettata. Secondo me Tsunade è un personaggio “moderatamente” debole: nonostante si sia ricreduta sul proprio ruolo durante lo scontro con Orochimaru, nonostante abbia protetto la foglia, nonostante le gesta che sta compiendo in questi capitoli, Tsunade continua a dar prova di grande incertezza ed a mostrare un’evidente titubanza di fronte a situazioni che meriterebbero più fermezza, per questo non può certamente essere considerata l’essenza della volontà del Fuoco o un’esempio di grande forza (come invece sono stati Minato, Hashirama, Hiruzen, di loro parleremo in seguito). Un situazione che si potrebbe citare accade proprio durante la Quarta grande guerra: il Quinto Hokage, nonostante successivamente decida di schierarsi con Bee e Naruto, inizialmente si piega di fronte alla volontà del Raikage di fermare i due Jinchuuriki. Una persona forte e decisa avrebbe sin da subito opposto le proprie convinzioni contro tale scelta, non avrebbe aspettato il momento finale per farsi avanti e prendere una decisione.
Tsunade non è semplicemente un personaggio leggermente debole: ha infatti avuto momenti di debolezza estrema. Ha passato una vita a sperperare l’eredità dei suoi nonni non prendendosi le sue responsabilità al villaggio, ha quasi ceduto alle richieste di Orochimaru (anche in quel caso, cambiando idea solo alla fine), non si oppone ad Orochimaru quando questo dice di voler uccidere Nagato ed i suoi compagni di viaggio (nei flashback ad Amegakure), continua ad avere rimorsi per questioni ormai passate da tempo (la morte di Jiraya, di Dan e Nawaki). Per questo si potrebbe affermare che Tsunade ha dato spesso esempi di debolezza piuttosto marcati.
La “leggendaria Babbea” (come veniva definita a causa della sua sfortuna e scarsa furbizia nel gioco d’azzardo) subisce però delle svolte repentine quando la situazione arriva al suo climax e, come la scelta in punto di morte di Jiraya, anche le sue numerose e decisive scelte rivalutano il personaggio. Gli esempi sono numerosi e noti a tutti: scommette la sua vita per proteggere Naruto contro Orochimaru, fa lo stesso a Konoha contro Pain e contro il volere dei consiglieri (Koharu ed Homura), si scaglia contro Madara con un coraggio ed una decisione degne di un vero Kage.
Per concludere: Tsunade sembra covare dubbi e paure molto pressanti e per scavalcarli ha bisogno di una spinta, che sia data dalla situazione tragica o da manifestazioni di forza (Naruto ed il suo sogno). Questo la rende per certi versi abbastanza simile a Jiraya, non è semplicemente un personaggio forte o debole ma decisamente sfaccettato e se vogliamo molto umano.
Anche oggi vorrei concludere con delle piccole osservazioni su alcune tecniche molto note ma su cui noto che c’è ancora un po’ di confusione.
“Liberazione del sigillo dell’Ombra” (“Infuin Kai”): questa è la preparazione per alcune delle sue tecniche, non è un Jutsu autonomo. Il suo funzionamente è semplice: per formare il sigillo Tsunade accumula, probabilmente utilizzando l’arte dell’Ombra come suggerisce il nome, una grande quantità di energia (chakra medico, proteine) sulla fronte. Quando vuole utilizzare delle tecniche legato ad esso, non fa altro che rilasciarlo ed esso si espande sul suo volto o sul suo corpo. Mito Uzumaki aveva questo stesso simbolo sulla fronte, si può ipotizzare che fosse una tecnica proprio dell’antico clan di Uzushiogakure.
“Rinascita” (“Sozo saisei”): dopo aver rilasciato il sigillo dell’ombra, Tsunade può usare la rinascita per guarire completamente tutte le ferite che ha accumulato in uno scontro, indipendentemente dalla loro gravità. Per questo motivo, più che una vera e propria rigenerazione, possiamo parlare proprio di una rinascita in quanto il corpo si ricostruisce completamente. Quando la utilizza per la prima volta Tsunade si cura tendini tagliati, diversi muscoli del viso e del petto recisi, varie ferite superficiali ed altre ferite profonde ed altrimenti mortali.
“Forza centuplicata” (“Byakugou”): è senz’altro la tecnica più potente di questo personaggio. Questa Jutsu, previa liberazione del sigillo dell’Ombra, permette a Tsunade di centuplicare la sua forza e contemporaneamente sanare delle ferite gravissime (la vediamo combattere con due spade di Susano conficcate nella pancia). Non sappiamo se al tempo della battaglia contro Orochimaru la conoscesse già (sono passati tre anni) o se l’abbia appresa in seguito.