Oggi si parla di Dark Avengers, ormai è una consuetudine dedicare un articolo al mese a questa testata che si propone come l’ammiraglia tra le serie dedicate al Dark Reign. Avevamo lasciato Iron Patriot e Doom alle spalle di una inconsapevole Morgana Le Fay. Lo scontro tra i tre in verità è abbastanza breve e Victor riesce ben presto a lanciare la maga dentro una sorta di portale spazio tempo in modo tale da non alterare il continuum. Così i due sedicenti eroi fanno ritorno ai giorni nostri non prima però che Norman Osborn abbia cercato in tutti i modi di convincere Destino a fargli fare un giro alla corte di re Artù. Le cose sembrano sistemate nel presente, l’esercito di Morgana é sconfitto e ben presto l’incantesimo che aveva tramutato Ares in pietra viene sciolto senza troppi problemi. Il vero problema è che Sentry è ancora morto.
Stranamente Norman sembra turbato dalla dipartita del biondo eroe, almeno sino a quando non viene in contatto con Victoria Hand che gli comunica della conferenza stampa tenuta da Clint Burton della quale avevamo già avuto notizia su New Avengers. Così il gruppo decide di fare immediatamente ritorno nella mela ed è proprio qui che vediamo le prime dinamiche del gruppo. Noh-Varr comincia a socializzare con Moonstone per via dell’origine dei poteri di lei, mentre tra Bullseye e Venom si apre un certo clima quasi di sfida per il fatto che durante il combattimento Mac stava dando addosso al cecchino, il quale sembra aver “perdonato” il compagno di squadra per l’acccaduto.
Ma proprio quando il gruppo sta rientrando a NY un bagliore avvolge la città ed è proprio da questo bagliore che riappare Sentry… e la domanda che tutti sembrano porsi è… ma cosa può ucciderlo?. Il numero è abbastanza interessante, anche se a dire il vero un pò scontato nell’epilogo, tuttavia il livello medio della serie continua a mantenersi su standard abbastanza alti quindi sicuramente la lettura rimane un Must per ogni amante del Marvel Universe che si concede qualche lettura in lingua originale.
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