Shock! I vini della Hello Kitty

Si sapeva che la “Hello Kitty” producesse tutti gli accessori possibili immaginabili per il pubblico adolescenziale femminile, dai porta-monete agli astucci, borse, porta-cellulari, ombrelli ombrellini ciondolini orecchini anellini cappellini e quant’altro di cui si possa ridurre il nome in diminutivi/vezzeggiativi.

Insomma, c’è gente che si ricopre da capo a collo di tutti questi articoli (addirittura l’altro giorno ho visto una ragazza che indossava anche gli stivali da pioggia) ma grazie ad un’azienda dell’Oltrepò pavese, in questi giorni tutte le ragazze che vorranno unire la “particolarità” (chiamiamola così  :pinch: ) della marca giapponese alla tradizione italiana, potranno scegliere tra la gamma di vini firmati Hello Kitty.

“È solo uno scatolone” in Germania Snake è realtà!

Quanti di noi hanno passato interi pomeriggi a giocare a Metal Gear Solid? Tutte quelle missioni dove uccidere ninja, sergenti, mostri, robot giganteschi e infiltrarsi nelle basi nemiche hanno fatto il successo di questo famosissimo videogame.

Quando ho sentito questa notizia non ho potuto non segnalarvela! Un uomo di 43 anni, detenuto in un carcere tedesco, approfittando della sua occupazione presso la tipografia della prigione è riuscito ad evadere eludendo tutta la sorveglianza. Il fatto curioso però, che ci riconduce al famoso gioco per la Playstation, è come sia riuscito a scappare: con uno scatolone!

Uscita della compilation “Studio Ghibli no Uta”

 Buongiorno gente! Non so da voi, ma qui c’è un tempo orribile. Il cielo grigio e piovoso fa perdere la voglia di fare qualsiasi cosa, ci vorrebbe una soluzione per cambiare questa brutta atmosfera…Niente di più facile! Mercoledì in Giappone è uscita la Compilation ufficiale dello Studio Ghibli contenente alcune delle più belle canzoni tratte dalle colonne sonore dei loro film. Questi brani musicali, tanto per intenderci, più di una volta hanno raggiunto i posti più alti delle classifiche musicali giapponesi.

L’album contiene 26 canzoni divise in due cd, le tracce naturalmente sono state prese da tutti i 19 film prodotti dallo Studio Ghibli, la compilation è un’edizione limitata e al suo interno presenta, oltre ai testi, le varie locandine ed immagini tratte dai film.

Le origini mitologiche del Giappone

yahoooooooooooooooooooooooooooo!!!!

(oddio mi sono sembrata hardo-gay argh! XD )

Inizio facendo mea culpa per il ritardo di bleach e per aver saltato l’ appuntamento scorso con la rubrica, chiedo umilmente perdono ^^”’

Classifica delle parole più utilizzate in Giappone

Come avviene ogni anno la Jiyu Kokuminsha ha rilasciato la sua lista delle 60 parole più popolari utilizzate in Giappone. Nell’elenco saranno presenti parole o frasi che mettono in evidenza eventi, trend o persone che hanno attratto l’attenzione dell’opinione pubblica e, tra tutte queste se ne sceglieranno dieci che andranno a contendersi il primo posto. Per ragioni di spazio e di tempo (mio, ma anche vostro) non le scriverò tutte quindi ho scelto per voi quelle che sembrano le più meritevoli di nota.

Obaka-kyara – ?????? letteralmente “stupido personaggio” ed usato in senso lato come “stupido idolo”. Con questo termine si indica tutte quelle intrattenitrici che

Hayao Miyazaki: le menti dei giovani sono prosciugate da videogiochi e tv!

 Oggi mi metto in “Polemico mode On” e voglio assolutamente commentare certe frasi che suonano un pò come provocazioni e un pò come verità. Come il titolo suggerisce, l’argomento che voglio trattare è trito e ritrito però, viste le affermazioni dell’illustre personaggio in questione, ho pensato di riprendere in mano l’argomento e aprire una nuova parentesi.

Il tutto probabilmente nasce dall’evento trattato nell’articolo riguardante Doraemon che ho scritto qualche giorno fa, evento che a quanto pare non è molto piaciuto al signor Hayao Miyazaki, il quale ha ben pensato di criticare il ministro Taro Aso sul suo modo di far politica e di rapportarsi ai giovani. In realtà non si è capito molto se è stato quel preciso evento a scatenare la piccola polemica di cui voglio parlare, fatto sta che le parole usate da Miyazaki sono andate a toccare un tasto dolente della nostra epoca, parole che ora riporto.

Manga su carta igenica

 Ebbene si: quei burloni dei giapponesi ne hanno inventata un’ altra delle loro!

Stavolta non si tratta di record ai limiti del normale o di invenzioni subdole e strambe allo stesso tempo come le strisce pedonali portatili, le t-shirt gratta -schiena e il ma sticometro (di cui effettivamente tutt’oggi si ignora l’utilità!) bensì di un nuovissimo passatempo a dir poco sorprendente!

Se anche voi, come i nostri amici del Sol Levante, amate i manga a tal punto da non volervene separare neanche in bagno (e qui non faccio commenti…) allora la Barnbix ha ciò che fa per voi: la carta igienica per otaku!

Rock and Manga

 Forza ragazzi che stanno per arrivare le feste! Se non sapete cosa regalarvi una bell’idea arriverebbe dall’isola nipponica, peccato che la potremmo avere soltanto a Maggio dell’anno prossimo! Direttamente dal Giappone, dalla conciliazione tra l’universo musicale e quello animato arrivano targate Bandai le nuovissime e spettacolari chitarre elettriche di Bleach!

Non sono un esperto di chitarre elettriche quindi non voglio entrare nel merito qualitativo ma gli strumenti, dicono, siano stati dedicati ai fans “novellini”

Videosigla: Detective VS Ladri

 Eccoci con l’ennesima puntata dedicata alle videosigle dei cartoni animati. Oggi ho in serbo per voi una sfida eccezionale, anzi, una DOPPIA sfida…infatti si batteranno uomini contro donne, più in particolare detective contro ladri. Avete capito di chi stò parlando? Ok, allora cominciamo col primo…

Shinichi Kudo è un ragazzo di sedici anni che come i suoi coetanei frequenta il liceo. A differenza degli altri però Kudo coltiva due grandi passioni: il calcio e i libri gialli. Quest’ultimo interesse lo porta spesso a confrontarsi con casi polizieschi inscenandosi a vero e proprio Detective. Un giorno seguendo un caso intricato si ritrova davanti due loschi figuri vestiti di nero che, tramortendolo, gli fanno ingerire una strana sostanza.

Stranezze dal Sol Levante

Buongiorno a tutti! Stavolta parliamo di un argomento che qui in Italia susciterebbe un gran scompiglio, ma che in giappone sembra essere la moda del momento. Negli ultimi anni, nella nazione nipponica sono stati aperti molti ambienti per chi è appassionato di manga e vorrebbe portare, almeno in parte, alla realtà il mondo cartaceo. Alcuni esempi sono i locali per classici uomini d’affari, serviti da cameriere vestite accuratamente in stile manga o ancora, dei casinò il cui banco viene gestito da splendide ragazze che sembrano uscite da un anime ma come se non bastasse, le signorine si comportano pure come delle “servitrici domestiche“, e alla vincita vengono a congratularsi in modo “piacevole” con i signori clienti.

In tal proposito giovedì sera è stata mandata in onda su Mtv

Anime e scuola, rapporti spesso intrecciati

Un saluto a tutti quanti! Scusate per l’assenza ma ho avuto seri problemi al pc quindi non ho potuto seguire nessuno degli avvenimenti della settimana scorsa, ma finito di leggere i capitoli rimanenti di bakuman e aspettando con impazienza il cap 425 di naruto vi porto all’attenzione una questione abbastanza ricorrente nel mondo nipponico: il rapporto tra anime e scuola.

Una famosa rubrica, molti di voi l’avranno già sentita nominare “Ask John” ha deciso di trattare quest’argomento ponendosi una precisa domanda

Perché il trasferimento di studenti in nuovi istituti è divenuto un soggetto tanto diffuso negli anime?

Next chapter: grammar and suggestions

 Ciao a tutti e benritrovati! ^_^

Spero siate tutti in gran forma e pronti a sorbirvi un’ altra “lezioncina” 😛

Parto subito inserendo un argomento collegato a quello della volta scorsa che non avevo inserito!

>>>Per far capire meglio quanto il keigo, il concetto di uchi/soto e inferiore/superiore siano legati vorrei esaminare ora l’uso principale dei verbi di dare e ricevere nella lingua giapponese. Essi si distinguono l’uno dall’altro a seconda di chi dà a chi, o chi riceve da chi; il loro uso s’impernia sulla posizione concettuale del parlante, in base ad una dicotomia da lui stesso creata,cioè l’ uchi(quindi il “suo mondo”) e il soto.