Anime per spiegare ai giovani il nuovo sistema giudiziario giapponese

 Secondo voi, quanti cittadini giapponesi sanno come fuzionano le giurie nei tribunali? Pochi, vero? Del resto, anche noi italiani di come funzioni il nostro sistema giudiziario sappiamo poco e niente. Anzi, credo proprio che, fra film e telefilm, conosciamo meglio il funzionamento dei tribunali statunitensi. Ebbene, questo pensiero deve aver ispirato i realizzatori del nuovo anime, prossimamente in uscita, che racconterà proprio questo: come funzioneranno le giurie nei tribunali del sol levante. Il governo giapponese infatti, a luglio varerà una riforma del sistema giudiziario, e tale riforma prevede che le nuove giurie siano composte da persone che dovranno prima giurare davanti alla corte di essere imparziali (purtroppo su questa riforma non ho trovato nulla nel dettaglio, se non materiale in giapponese ).

Ora, secondo voi, qual’è il modo migliore per spiegarlo ai giovani? In risposta, fortunatamente qualcuno si è spremuto le meningi e ha tirato fuori qualcosa di meglio dei soliti opuscoli a fumetti… e si è inventato l’anime.

Drifters, il nuovo manga di Kohta Hirano

 Kohta Hirano, mangaka divenuto famoso nel panorama dei Seinen Manga grazie alla creazione di Hellsing, conclusosi in giappone proprio lo scorso dicembre, dopo undici lunghi anni di serializzazione, aveva fatto sapere in un’intervista resa disponibile sul sito della JPOP di essere già alle prese ad un nuovo progetto, di cui tuttavia non veniva svelato nulla, se non che si sarebbe trattato di un genere fantasy. Ora, alla luce dell’uscita del primo capitolo, debuttato sulla rivista di Young King Ours di Shonengahosha, siamo finalmente in grado di dare ai fan del geniale mangaka qualche informazione in più. Come forse potete dedurre dalla copertina, si tratta di un samurai manga ambientato nella cosiddetta era Sengoku, periodo databile storicamente fra la seconda metà del quindicesimo secolo e l’inizio del diciassettesimo (pressapoco 1450-1600).

Lambertow ed i “musi gialli”

Meno di un mese fa un quotidiano a tiratura nazionale come l’italico il Giornale, testata fondata da Indro Montanelli e diretta attualmente da Mario Giordano, riportava la notizia di un’onoreficenza conferita all’onorevole Lamberto Dini da parte del Giappone. Per l’esattezza stiamo parlando del Gran Cordone dell’Ordine del Sol Levante, titolo riconosciuto a Dini per i suoi sforzi nel “consolidamento delle relazioni bilaterali tra Giappone e Italia“, impegno che si sarebbe accollato durante il suo mandato come Ministro degli Esteri, nel governo 1996-2001. Nell’articolo de il Giornale si legge, purtroppo, un’espressione che all’attuale governo giapponese, e per ovvie ragione, non è andata molto a genio: “Lambertow fa incetta di consensi tra i musi gialli giapponesi“.

Il premier Taro Aso e il nuovo fondo per anime e manga

Taro Aso - Attuale premier giapponese

Probabilmente alcuni di voi conosceranno già, almeno di fama, l’attuale premier giapponese Taro Aso. Reso celebre per la sua affinità con il mondo di anime e manga (e si spera non solo per quello, essendo primo ministro di una nazione economicamente forte come il Giappone moderno), pare abbia stanziato proprio in questi ultimi tempi un “Fondo per lo Sviluppo d’Oltremare” atto a favorire lo sviluppo del settore mediatico giapponese nel mondo. In particolare, le attenzioni del primo ministro sembrano essere rivolte al settore dell’animazione giapponese, cosa che non stupisce affatto dopo la nomina di Doraemon ad ambasciatore ufficiale degli Anime. Ricordiamo che non molto tempo fa il premier aveva rilasciato altre dichiarazioni in merito a progetti di sviluppo economico del settore degli anime, fra cui spicca, ad esempio, l’intenzione di creare 4 milioni di posti di lavoro entro il 2020, 500.000 dei quali proprio nell’industria dell’animazione. Il primo ministro intende guidare la ripresa economica del giappone grazie a tre fattori fondamentali, uno dei quali sembra essere proprio la promzione della cultura mediatica giapponese verso il mondo occidentale.

In arrivo il romanzo di Battle Royale

 A dieci anni dalla pubblicazione in giappone del romanzo Battle Royale, di Koushun Takami, la Mondadori annuncia finalmente e per la gioia dei suoi lettori la localizzazione italiana dell’opera. Già tradotto in varie lingue, Battle Royale fu un romanzo di culto in giappone sul finire degli anni 90 e diede vita, grazie alla penna di Masuyuki Taguchi, all’omonimo manga, già arrivato in Italia alle soglie dell’anno 2000. Entrambe le opere, a causa della durezza delle tematiche trattate, suscitarono notevole scalpore e, forse anche per questo, riscossero altrettanto successo. Ripercorrendo i passi di George Orwell, Takami delinea gli estremi di una società anti utopistica di stampo fortemente fascista, recuperando a piene mani pezzi di storia patria giapponese criticandone aspramente le ideologie nazionaliste largamente diffuse fino alla seconda metà del ‘900. Sulla falsariga del Big Brother orwelliano l’Egemone è a capo di un governo dittatoriale che ha optato per un provvedimento tutto particolare, allo scopo di fermare il bullismo nelle scuole, divenuto un fenomeno incontenibile;

Il mito degli Shinobi

Shinobi, questo termine che tanto utilizziamo viene spesso associato ai nostri eroi su carta, un esempio tra tutti è Naruto. Ma questa figura, tanto sfocata quanto ambigua rappresenta in realtà molto più di quel che immaginiamo.

Apriamo la mente all’immaginazione ed alla fantasia, immergiamoci in un Giappone medievale, freddo e antico. In queste terre lontane padroneggiavano i Signori della guerra, dei proprietari terrieri molto ricchi e potenti. Essi erano in costante lotta per la supremazia del proprio feudo e per riuscire a battere il nemico avevano necessità di guerrieri molto forti, efficienti e silenziosi. Da questa incresciosa situazione si venne a formare la figura dello shinobi, un soldato addestrato nell’arte del combattimento, dello spionaggio e del “muoversi furtivamente” detto anche Ninjutsu.

Il ninja quindi si occupava di infiltrarsi nel territorio nemico e di acquisire il numero maggiore d’informazioni riguardanti il proprio target, che poteva essere

Kagami Yoshimizu: creatore di Lucky Star minacciato

Ricordate il recente articolo sulle minacce telefoniche a Oda, il creatore di One Piece? Sembra che l’idea sia piaciuta anche a Yosuke Ida, ventiduenne giapponese fan accanito della serie manga Lucky Star.

Kagami Yoshimizu, il mangaka di questa famosa opera, circa una settimana fa ricevette una lettera anonima contenente una minaccia. Il contenuto della lettera era abbastanza esplicito

Ragno gigante invade Yokohama!

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Considerato che da recenti commenti è emersa una particolare attenzione ed un grande interesse verso curiosità e fatti che riguardano il Giappone e dintorni, oggi cominciamo la settimana con una news di questo tipo. Vi avverto subito che sarò breve e conciso dato che questo simpatico evento che sto per proporvi parla di ragni ed io i ragni proprio non li sopporto, anzi, ho la classica aracnofobia e, anche se si tratta di video, millemila chilometri di distanza e nulla in carne ed ossa (o derivati), mi viene la pelle d’oca solo alla visione di quella gigante forma ragnesca.

Eiichiro Oda minacciato di morte

Tomoko Fukushige, una donna disoccupata di 27 anni è stata arrestata martedì scorso a Tokyo con l’accusa di aver minacciato più volte Eiichiro Oda, il famosissimo mangaka di One Piece.

Le minacce della donna arrivavano attraverso mail mandate dal cellulare le quali intasavano, tra l’altro, il dispositivo telefonico del disegnatore.

Vi chiederete come mai Tomoko Fukushige avesse quest’atteggiamento così morboso ed ossessivo nei confronti di Oda. Una fan disturbata? Un amore non corrisposto? Niente di tutto questo, la donna è la moglie di un assistente, anzi ex-assistente, del famoso illustratore che tempo fa dovette licenziare.

Manuale di sopravvivenza: viaggio a Tokyo

Buongiorno ragazzi, oggi si parla di Tokyo! Questo manuale di sopravvivenza ci indica le cose più importanti che dobbiamo sapere prima di fare un viaggio in Giappone. In quest’articolo ci parla un ragazzo americano che ha avuto l’occasione di visitare la capitale nipponica e mettendo a frutto le sue esperienze ci mette in guardia su tutti i comportamenti e le stranezze presenti nella grande città ma incominciamo dall’inizio:

Bento: riso kawaii multicolore!

Mentre scrivo questo articolo sto già ridendo ad immaginare le espressioni delle vostre facce serie e corrucciate nel tentativo di preparare uno di questi piatti 😀 Sono sicuro che molti di voi lo faranno per due semplici motivi: le ricette sono facilissime e veloci, gli ingredienti che occorrono per preparare il kyaraben ovvero “bento artistici” sono facilmente reperibili perché sono tutti italiani.

Prima di tutto diamo una definizione di Bento per chi non l’avesse mai sentito, in sostanza è una porzione di cibo solitamente composta da riso,pasta e verdure disposte in modo simpatico ed originale che vanno a creare delle immagini molto piacevoli alla vista. Spesso i cugini giapponesi portano il proprio bento a lavoro e fuori casa per mangiare qualcosa di sano ed evitare di comprare cibi troppo costosi o troppo pesanti.

Dal Giappone arriva l’anime di Twilight

Non è una notizia esplicita, non è un’affermazione ufficiale quindi sono davvero in pochi a saperlo: il libro della ormai famosa scrittrice Stephanie Meyer, dopo essere stato trasposto a film diventerà un anime.

Come facciamo a saperlo? Semplice, nell’extra del DVD di Twilight il protagonista Robert Pattison confessa di sembrare un personaggio anime. La regista Hardwicke risponde all’attore con queste parole “Credo che ci sarà una versione anime di Twilight in Giappone. Quindi sarai davvero un personaggio anime“.