Concorso Switch Girl!!

Dopo diverso tempo torno a presentarvi un manga indirizzato al pubblico femminile… e di un evento ad esso legato. Il manga in questione è Switch

Michel Vaillant: si torna a correre con i fumetti della Gazzetta

 Quando ero un pargolo (e si parla di più di venti anni fa) ricordo che andavo spesso a casa di mio nonno per avere la possibilità di leggere i fumetti (principalmente italiani) che lui e mio zio compravano: Tex, Zagor e altri eroi le cui gesta sono rimaste nella storia. Un bel giorno, spulciando tra le cataste di albi presenti negli scaffali dove mio zio li riponeva (a quel tempo non tutti avevano la corretta idea di cosa volesse dire collezionare fumetti!) trovai un albo particolare che mi incuriosì. In copertina, un’auto di Formula 1 (per me erano tutte Ferrari a quel tempo!) nel pieno di un testa-coda spettacolare lungo la curva di una strada costiera a strapiombo sul mare (e già di per sé l’immagine aveva un che di avveneristico), e un uomo, dal volto sorridente, inguainato in una tuta da pilota, il casco poggiato ai suoi piedi, in una posa che ricordava tanto il più sbruffone James Bond 007 che al tempo faceva faville al cinema. Non ricordo il titolo della storia, ciò che ricordo è che lessi l’albo in due giorni (non ero ancora un divoratore di fumetti come oggi) e rimasi affascinato dalla trama: un assassino misterioso, il mondo delle corse clandestine, una donzella in pericolo e questo pilota, metà divo del cinema, metà cavaliere di ventura, che sfidava tutto e tutti per arrivare alla verità. Un mix di azione  e intrigo ben narrato, se pensiamo al fatto che la storia fosse del 1978 e venisse pubblicata, in Italia, nel 1988 (ai tempi in cui personaggi come Largo Winch o XIII facevano la loro comparsa sulle pagine di Lanciostory!), dove l’unico, indiscusso protagonista di intrighi era all’epoca il ladro mascherato Diabolik.

Arms Peddler [Edito JPOP] – Recensione

 Quando in un manga il protagonista è un bambino/adolescente, che intraprende un viaggio alla “ricerca” di se stesso, si pensa sempre di essere in uno shounen (che, tipicamente, affronta il tema della “crescita” e della “vittoria”). Ma se a questo ingrediente di base aggiungiamo la vendetta per aver perso la propria famiglia ad opera di banditi privi di ogni senso morale, la presenza di una protagonista femminile adulta e misteriosa e il contorno di un mondo futuro che cade in rovina e che conserva, come vestigia del vecchio Mondo, solo la presenza delle armi da guerra ci ritroviamo a fare i conti con un seinen a tinte piuttosto forti e carico di messaggi espliciti.

 Arms Peddler (letteralmente “Il venditore ambulante di armi“) nuovo seinen della J-Pop si apre in modo piuttosto tradizionale: una famiglia in viaggio, per le lande desolate del nuovo mondo, viene attaccata e sterminata. Solo il figlio, Sona, viene lasciato in vita, e viene salvato, in extremis, dalla venditrice di armi del titolo, la bella e misteriosa Galamy. Fin qui, la trama potrebbe ricordare per molti versi l’incipit di una serie fantascientifica molto famosa: Galaxy Express 999, se non fosse che, da subito, il manga inizia a mostrarci delle peculiarità di questo mondo che lo inquadrano come un perfetto manga “adulto”. Sebbene dalle prime impressioni sembri di trovarsi al cospetto di una storia a metà tra la fantascienza e la narrazione apocalittica alla “Hokuto non Ken“, sin dalle prime pagine (e nel corso di tutto il primo volume) le vicende si dipanano mettendo in luce la presenza, in questa Terra post-olocausto, della magia e, in particolare, della negromanzia: animali in grado di fare proprie le anime (e i ricordi) dei morti per usarli contro i vivi, cadaveri ambulanti dotati di coscienza e veri e propri zombi permeano le pagine dei primi 6 capitoli di questo manga. A rendere ancor più lugubre la storia contribuisce l’ambientazione “medievalizzata” e “western” (al contempo) e la presenza di creature fantastiche e mostruose, disseminate un po’ dappertutto nel primo volume. Chiude il senso di mistero perennemente presente la figura di Galamy, venditrice in grado di offrire i suoi servigi a chiunque e in qualsiasi luogo, anche in zone inaccessibili, e sulla cui identità e bravura girano numerose dicerie e leggende.