Buoni o cattivi? Gli Hokage (approfondimento 9) – Sulle tracce di Naruto (36)

di bluclaudino 16

Questa settimana abbiamo potuto conoscere maggiormente alcuni Hokage di cui conoscevamo solo il nome e le tecniche, personaggi dipinti come leggende ma mai approfonditi, penso che sia già possibile far una piccola analisi di questi quattro personaggi che si sono susseguiti a Konoha. Su Tsunade ho fatto un articolo ad-hoc tempo fa, mi sembra inutile soffermarsi ancora.

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Buoni o cattivi? Cosa vuol dire essere uno o l’altro? In “Naruto” il confine è molto labile e credo di poter dire che sono davvero pochi i personaggi completamente buoni mentre mi sento di dire che nessuno è completamente cattivo, nemmeno il peggior nemico nella storia di Konoha, nemmeno Madara od Orochimaru sono senza sentimenti o pregni di soli istinti negativi.

 

Un esempio di completa bontà penso si possa ritrovare in Hashirama: da quanto possiamo vedere il Primo era davvero una persona buona. In che modo lo era? Sembra evidente che fosse molto spontaneo, generoso, compassionevole, tutte caratteristiche che ritroviamo in personaggi che seguono le sue orme con ammirazione come Jiraya, Naruto e Konohamaru. Hashirama però ha dimostrato di avere un insospettabile sentimento di sottomissione al prossimo. Devo dissentire con quanti criticano questa scelta: Kishimoto con grande coraggio trasforma un mito in una persona quasi banale che, nella sua semplicità, ha rivoluzionato il mondo riunendo i clan e creando i primi villaggi distribuendo il potere dei Biju. Questo insegnamento è quello che ritroviamo nei primi capitoli del manga ed è anche la via maestra dell’essere un perdente: non mi stupirei se anche Hashirama da bambino fosse un bamboccio incapace come Jiraya o un buffone come Naruto. Come sappiamo però lo Shodai Hokage ha dovuto compiere grandi opere e prendere decisioni critiche: ha confitto ed “ucciso” Madara, ha riunito i clan per formare i villaggi, ha catturato diversi Cercoteri per garantire maggiore stabilità al mondo dei ninja; ha accolto il suo nemico, gli Uchiha, mettendo da parte antichi rancori. In questo contesto e con queste caratteristiche Hashirama non perde minimamente il suo spessore e la sua epicità decantata dalle generazioni che l’anno seguito ed in questo, le parole di uno stupito Suigetsu, sono emblematiche.

Personaggio estremamente diverso da Hashirama è suo fratello Tobirama. Il Secondo Hokage, del quale fin’ora si sapeva forse meno di tutti gli altro Hokage (soprattutto per quanto riguarda le tecniche spazio-temporali ancora avvolte nel mistero), ha mostrato in questo capitolo delle caratteristiche molto nette tra cui una risolutezza molto marcata. Questo sentimento di responsabilità ed attaccamento alla propria patria viene condiviso da diversi suoi discendenti (Danzo, Homura, Koharu) che come lui conservano uno spirito patriottico fortissimo, più forte a volte della compassione che dovrebbe invece rappresentare la Volontà Ardente tipica degli Hokage. Tobirama ha mostrato anche una caratteristica che mai prima d’ora si era vista in un Hokage, il pregiudizio e la parzialità: probabilmente, provato da numerose battaglie con gli Uchiha, Tobirama mostra una paura ed una rabbia represse nei loro confronti. Mi ha molto stupito il modo in cui parla di Madara, come di un vero demone, mentre Hashirama lo descrive come di una persona ambigua, piena di contrasti, dai tratti distorti dal dolore a causa di esperienze subite, ma pur sempre una persona. Tobirama ha agito in modo molto opinabile, ma ritengo non con cattiveria: ha sicuramente sbagliato a ghettizzare gli Uchiha, ha sbagliato nel dar loro un compito importamente ma che rappresentava solo il braccio, la mente restava l’Hokage ed era una posizione alla quale non potevano ambire. Mi sento di dire che Tobirama non era affatto cattivo, non penso nemmeno che fosse cinico, personalmente lo ritengo semplicemente di strette vedute, un conservatore: mentre Hashirama era un progressista convinto, un paladino dell’uguaglianza e della tolleranza Tobirama ha dimostrato d’essere molto chiuso verso delle possibilità di integrazione reali.

Parlando del Terzo Hokage mi sento di dover fare alcune premesse: innanzitutto è l’Hokage che conosciamo meglio assieme a Tsunade, anzi, penso che il suo approfondimento abbia superato quello della Quinta Hokage. Inoltre Hiruzen, bisogna riconoscerlo, si è dovuto misurare con i problemi più contingenti: ha trovato il villaggio già molto avviato ed in fase avanzata, i poteri politici già delineati ed i rapporti con gli Uchiha già enormemente compromessi. Non credo sia possibile imputare al Terzo Hokage la responsabilità dello sterminio degli Uchiha: egli ha dovuto fare la scelta più difficile per preservare la pace, per molti ha sacrificato una parte; in questo mi sembra quasi una citazione alla decisione di Truman sul bombardamento di Hiroshima e Nagasaki, identificando in Itachi il “Paul Tibbets” della situazione. Hiruzen è stato quindi costretto dagli eventi, dai consiglieri, dal pericolo potenziale rappresentato dal clan, non ha avuto scelta o almeno non ha avuto il coraggio di scegliere un alternativa, così come quando gli si pose il problema di Orochimaru scoperto a compiere esperimenti su degli esseri umani. Il Terzo Hokage penso abbia peccato di spirito di iniziativa nè ha avuto la fermezza necessaria a trovare delle vie possibili per la riconciliazione col Clan.

Veniamo infine all’Hokage forse più enigmatico, penso che nella sua caratterizzazione sia quello che conosciamo meno. Sappiamo ben poco infatti del suo credo, dei suoi sentimenti, pochi spunti sono stati svelati nel flashback sull’attacco della Volpe a Konoha: Minato era un ragazzo sveglio, talentuoso, sempre pronto all’azione ed anche molto responsabile. Questa responsabilità, a differenza del suo predecessore, lo ha portato a fare delle scelte molto dolorose ma necessarie: avrebbe potuto lasciare che Kushina si sacrificasse da sola, avrebbe potuto lasciare che Konoha non avesse un suo Jinchuriki, era però conscio delle problematiche che ne sarebbero scaturite. Minato credo si sia dimostrato l’Hokage più coraggioso e quello più coscenzioso, penso che sia lui il vero erede della Volontà Ardente in tutto e per tutto e che proprio lui abbia trasmesso a Naruto il suo essere filantropo e sempre pronto al sacrificio per gli altri. Mi domando da chi discenda il Clan Namikaze, dagli Uzumaki o dai Senju? O non rientra neppure in questa particolare discendenza?

Commenti (16)

  1. Non ho capito a chi ti riferisci quando parli delle critiche mosse alla caratterizzazione mossa ad Hashirama: ancora le recensioni dei capitoli non � uscita e articoli a riguardo su Naruto al di fuori di questo non ve ne sono, quindi boh presumibilmente te lo sei inventato, o l’hai letto da qualche altra parte, non citando dove.
    Tornando alla recensione, io invece mi sento deluso proprio da Hashirama: lo credevo uno tosto o quantomeno sicuro di s�, e invece passa da quello simpatico/ritardato.
    Per il resto nulla de eccepire, avrei descritto allo stesso modo i loro giudizi e il loro essere buoni o cattivi.

    1. Forse non segui il forum (quindi ti invito a farlo :happy:) ma non penso io debba citare o linkare chi abbia mosso queste critiche o come le abbia mosse, ho parlato appunto in generale dai commenti che ho visto sulla rete. Ti pregherei di non presumere in merito alle miei intenzioni, che sono sempre in “buona fede” e mosse da onest�: tutti possiamo sbagliare ma le intenzioni sono un’altra cosa.

      1. Il capitolo � uscito mercoled�, la tua recensione oggi (sono quindi passati 3 giorni), e di articoli a riguardo su questo sito nemmeno uno, quindi non ho davvero idea di dove tu tiri fuori queste teorie. Se le critiche sono state mosse su un’altro sito credo sia corretto dirlo, personalmente quando ho letto la frase ho pensato: criticato da chi???? Poi fai come vuoi, il mio era un consiglio, vivo uguale.

      2. Ripeto: forse non segui il nostro forum, abbiamo una community piuttosto attiva, se ti va facci un salto. Non c’� alcun bisogno che io citi chicch�ssia.

      3. Classica risposta di chi non sa cosa dire.

      4. Vuoi un link?

        http://www.komixjam.it/forum/spoiler-naruto/8044-naruto-619-ipotesi-e-discussione-spoiler.html

        Questo � il forum di komixjam di cui Blucaudino ti sta disperatamente parlando, leggilo e vedrai che lui ha ragione e tu o hai torto o sei un troll

      5. Non c’era bisogno nemmeno di link Feartear, anche perch� non mi va di sembrare un’accusatore, parlavo di “umori generali” che ho trovato nel nostro forum ma anche altrove :happy: Se voleva andare a vedere di cosa stavo parlando ci andava di sua iniziativa :sleeping:

      6. Feartear e bluclaudino siete decisamente troppo educati…

  2. anch’io, fondamentalmente, mi trovo d’accordo sui giudizi espressi.

    sono contento della caratterizzazione che kishimoto ha scelto per hashirama. � un po’ il goku di naruto!
    la figura che ha fondato il villaggio che ha poi dato i natali a ninja come sakumo hatake, jiraya e naruto doveva essere, per forza di cose, ‘buono’ e ‘puro’ anche all’apparenza. non solo sulla base dei risultati ottenuti durante il suo mandato come hokage.

    e ancora pi� azzeccata � la caratterizzazione di tobirama in relazione a quella del fratello.
    due visioni diverse, ma complementari, di cosa significhi amare il proprio villaggio.
    � curioso come tobirama zittisca il fratello, mi chiedo chi fosse dei due il maggiore! andr� a rileggermi i capitoli post-mortem di itachi perch� sinceramente non ricordo se questa cosa venne detta. non � neanche cos� scontato che dovesse essere per forza hashirama.

    su sarutobi poco da dire. il suo ruolo durante la purga degli uchiha pu� essere giudicato sia pavido che ‘politico’. d’altronde aveva gi� una lunga serie di anni di governo alle spalle e tutto quello che pu� aver passato tra guerre e altri conflitti giustificherebbe pienamente un suo cedimento caratteriale (carattere pi� simile a quello del primo hokage che a quello del secondo) per quella particolare vicenda.

    su minato in effetti non avevo mai notato che kishimoto non si � mai veramente sbilanciato nel descrivere il suo rapporto col villaggio.
    � vero che, a una prima impressione, minato potrebbe essere facilmente etichettato come un ninja di mente aperta e disposto al dialogo (molto pi� vicino quindi ad hashirama che a tobirama). per� ripensando a quanto sacrific� per il bene del villaggio alla sua morte mi vengono dei dubbi! prefer� scommettere sulla forza d’animo del figlio (che sarebbe cresciuto solo) che sulla forza del villaggio (che si sarebbe trovato senza un jinchuriki).
    mi chiedo come si sarebbe comportato minato se si fosse trovato al posto di sarutobi ai tempi del massacro degli uchiha!

    1. Tobirama era il fratello minore.

  3. Appena li ho visti in movimento ho pensato..: “Sono arrivati i sayan!!”
    Hashirama scemo come goku,
    Tobirama fiero come vegeta,
    Minato dall’animo buono come gohan
    e Hiruzen � Hiruzen.. I sayan non invecchiano.. <.<
    Prepariamoci a vedere pianeti saltare in aria..

    1. Paragone piuttosto forzato.

  4. Il carattere del Primo Hokage � fantastico, a ben pensarci finora era sempre stato mostrato come resuscitato o nei vari flashback contro Madara e, alla lunga, mi ero convinto che avesse un carattere simile proprio a Madara, migliore ovviamente ma comunque duro e risoluto, invece era un buon tempone alla Naruto, sono sicuro che se riuscissero a incontrarsi si troverebbero subito…

  5. Per quanto riguarda Hashirama, sono d’accordo a chi lo paragona a Goku: fortissimo e consapevole delle responsabilit� che gli gravano sulle spalle, ma con uno spirito puro ed infantile. Proprio per tale spirito � anche pi� ingenuo del fratello, ha una visione pi� utopistica delle cose, ma anche pi� lungimirante. Tobirama invece si � rivelato come si “temeva” fosse, pi� realistico, quasi cinico (secondo me lo �) ed un po’ prevenuto nei confronti degli Uchiha, ma non certo cattivo, ricordando che si � sacrificato salvando la sua squadra di cui faceva parte un Uchiha e che ha scelto Sarutobi come successore. Ha vissuto le stesse cose del fratello, perci� penso abbia avuto sempre una personalit� del genere e le misure prese nei confronti degli Uchiha quando � diventato Hokage corrispondono al suo modo di vedere le cose, molto pi� pratico ma per questo di scarse vedute per il futuro. Volendo forzare un po’ la mano e facendo un parallelo con mondo occidentale moderno (ma non l’Italia contemporanea, ahim�), mi verrebbe da dire che il 1� sarebbe stato un politico di sinistra, il 2� di destra, entrambi governanti con a cuore il proprio paese ed il bene comune, ma il 1� con una visione pi� ampia comprensiva di tutto il mondo ninja senza escludere nessuno e l’altro con una visione limitata al villaggio, o meglio alla maggior parte degli abitanti del villaggio a costo di “sacrificarne” una parte.
    Su Hiruzen e Minato concordo col giudizio di bluclaudino: bello il paragone con l’atomica, forse Kishimoto ha davvero pensato a questo, mentre il padre di Naruto ha trasmesso al figlio la pi� forte volont� ardente di un Hokage dopo Hashirama, non mi stupirei se i Namikaze fossero proprio discendenti dei Senju. Per� ora � diventato Minato l’Hokage di cui sappiamo meno e spero davvero che Kishi lo approfondisca come ha fatto con gli altri (ma sicuramente sar� cos�)!

  6. Bell’articolo, credo che la penso allo stesso modo per quanto riguarda gli Hokage. Credo che il pi� interessante sia il secondo, come avevo detto nel commento della recensione dei capitoli misteriosamente scomparso.
    Tral’altro il secondo � l’unico che non abbiamo mai visto all’opera, in nessuna situazione. Speriamo che sia la volta buona per mostrare qualcosa, visto che le sue tecniche sembrano molto interessanti (controllo dell’acqua, edo tensei, misteriosa tecnica spazio-temporale).
    Cmq secondo me l’harem-no-justu l’ha inventato Hashirama :biggrin:

  7. Il primo mi � piaciuto un sacco. Evidente omaggio a Goku, che tuttavia non stona con l’aura mistica del personaggio: un amante della vita in ogni senso possibile.
    Il secondo..sicuramente una persona che ispira rispetto, a mia sensazione pi� tramite timore che carisma, ma io son sempre diffidente con i personaggi troppo seriosi (anche Itachi, che adoro, l� �, ma ogni tanto sorride!). Che non vuol dire che non mi sia piaciuto, vorrei conoscere un po’ il background della sua storia personale, in primis il rapporto col fratello, prima di emettere un giudizio definitivo.
    Il terzo gi� lo conoscevamo, un intermedio tra i suoi maestri, a questo punto.
    Il quarto fino a prova contraria � per me l’incarnazione della perfezione. Punto. :silly:
    Kishi dice “che solo in punto di morte comprendiamo che tipo di persone siamo”, e sar� che mi son rivista ieri notte gli episodi dell’attacco di Tobi alla foglia, ma mi sembra che sulla bont� e saggezza del personaggio ci sia poco da discutere..Aspetto con ansia ulteriori approfondimenti sul personaggio, cui Sasuke potrebbe domandare sia dell’attacco alla Foglia, sia, per rimanere a livello di domande esistenziali, cos’� una famiglia, in particolare una famiglia di shinobi.

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