A furia di leggere e portarvi gli articoli di Haru mi son lasciato contagiare: anche io ora mi metto a parlare di shojo. Dalla mia però ho una qualche attenuante visto che protagonista di questo articolo sarà uno dei pilastri dello shojo e forse il più rappresentativo di quella che potremmo definire “prima generazione”, parliamo insomma di Candy Candy. Nate sulle le pagine di un manoscritto, adattato prima come manga e poi soprattutto come un corposo anime che ha segnato l’infanzia di più di una generazione (purtroppo anche la mia), le infinite vicissitudini dell’orfanella della Casa di Pony si arricchiscono ora un nuovo finale. Il mese scorso, infatti, dopo ben 32 anni dalla pubblicazione del primo romanzo la scrittrice Kyoko Mizuki (pseudonimo di Keiko Nagita) ha deciso di ritornare sulla sua più importante creazione pubblicando un nuovo libro in due volumi: Candy Candy: Final Story.
shikaku
Happy! – Approfondimento KJ
[Dopo averci estasiato col suo approfondimento su Trigun, marilla00 ritorna e stavolta ci parla di un manga poco conosciuto di un mangaka universalmente apprezzato, ma meglio cedere a lei la parola che è meglio]
Moltissimi di voi conoscono il grande mangaka Urasawa Naoki grazie ad opere come Pluto, Monster, 20th Century Boys e naturalmente il recentissimo e tuttora in corso Billy Bat (disponibile su MangaDaYo), ma più raramente conoscono le antecedenti opere di questo prolifico e geniale mangaka.
Urasawa, infatti, vanta al suo attivo una vastissima produzione di cui fanno parte creazioni pressoché sconosciute in Italia, o di cui è noto il solo titolo, per porre in parte rimedio a questa grave lacuna la Planet manga ha recentemente iniziato la pubblicazione di una di esse, Happy!, il cui primo volume ha visto la luce nel settembre del 2010. La serie si compone in tutto di 15 volumi (300 pagine l’uno) a uscita bimestrale in edizione curata(a parere della Planet) con sovracopertina e pagine a colori, tuttavia la qualità scelta per carta e stampa dovrebbe essere simile a quella di Pluto (vega bouffant 70 grammi), con un prezzo a volume di euro 10,90.
GOEN, la nuova casa editrice e i primi titoli
Non so se anche voi avete il brutto vizio di valutare l’opportunità di iniziare una nuova serie tenendo conto, fra le altre cose come prezzo, numero di volumi ecc., anche (e spesso soprattutto) di quale sia la casa editrice che ne detiene i diritti. Ad esempio nel tempo ho imparato ad apprezzare la qualità della J-Pop, il servizio arretrati della Star Comics, a diffidare profondamente della Planeta DeAgostini e così via. Negli ultimi anni poi a queste tradizionali certezze si sono affiancate due nuove grosse realtà editoriali: Gp Publishing e Ronin Manga. A quanto pare dunque, a fronte di una continua e lamentosa litania che invoca a ripetizione crisi economica, crisi dell’editoria, crisi del cartaceo e così via, i soggetti che invece investono in questo settore continuano ad aumentare e riescono anche a sopravvivere. Una constatazione che di certo avranno fatto anche quelli di GOEN, nuova casa editrice che pian pianino si sta inserendo sul mercato annunciando poco alla volta gli autori coinvolti e stringendo collaborazioni importanti sia in Italia (con Ronin Manga) che a livello internazionale (con Kazé).
Ashita no Shukudai, nuovo one-shot di Aya Nakahara
[Ormai è inarrestabile, Haru ci porta un’altra interessantissima news]
Cari lettori e amanti dello shojo (so che alcune mosche bianche esistono ancora su KJ!) è ufficiale: il 13 dicembre uscirà una one shot di 50 pagine circa di Aya Nakahara, autrice di Lovely Complex. Verrà pubblicata sul numero di questo mese della rivista Betsuma (Bessatsu Margaret) di Shueisha ed avrà un retrogusto natalizio, proprio in concomitanza con le feste.
Se avete letto Lovely Complex, allora siete già vaccinati e sapete che la Nakahara farcisce le sue storie d’amore con creme di umorismo, scene montate di paradossi e caricature che strappano risate carnevalesche; per cui anche questa nuova uscita probabilmente avrà sfumature sopra le righe, apprezzabili, in quanto rendono la narrazione più coinvolgente rispetto ad un genere come lo shojo, il quale ultimamente si è arenato sui soliti polpettoni triti e ritriti.
Tokyo discute l’Ordinanza sul sano sviluppo dei minori
Spesso ci si lamenta di come in Italia manga e anime vengano visti in un’ottica negativa, quasi come prodotti deviati di una società considerata lontana dalla nostra non solo culturalmente ma addirittura moralmente. Alieni con un sistema di valori troppo degenere per i falsi puritani con cui purtroppo dobbiamo convivere. Un atteggiamento, che sia chiaro, non è tipico del nostro Paese ma è comune un po’ a tutto il mondo occidentale e che ha portato spesso a ingiustificate censure basate spesso più sul pregiudizio che su effettivi contenuti “inappropriati”. Oggi però vorrei parlarvi ci una vicenda che dimostra come nemmeno il Sol levante sia il luogo ideale che molti immaginano.
Nuove riviste Shueisha: Girls Jump, Miracle Jump e il rimpiazzo di Oh Super Jump
Aria di novità in casa Shueisha che cerca di rilanciare il suo parco testate dopo un’estate abbastanza tragica che ha visto la dipartita di ben 3 riviste, anche se a questo punto credo si sia trattata solo di una mossa strategica per riorganizzarsi e rilanciare il proprio mercato. Andiamo quindi a vedere quali sono le mosse annunciate dalla stessa casa editrice, fortemente attiva nell’ultimo periodo non solo nel settore riviste: dopo essersi accaparrata la collaborazione delle CLAMP, ha lanciato un bel po’ di anime ed ora sta puntando molto sui film d’animazione con promozioni su ampia scala; recente è anche la notizia del lancio di una nuova rivista per i “bambini più tosti” (Super Strong Jump) e per concludere in questi giorni sono per l’appunto giunte novità che riguardano un ampliamento della famiglia Jump: stanno infatti per arrivare G Jump, Miracle Jump e la sostituta di Oh Super Jump.
C4DTeam, quando passione e bravura si incontrano
Come vi avevo già accennato nella notizia sulle novità dell’animazione in casa Mediaset, Goldrake è certamente uno dei punti di riferimento per gli appassionati di “cartoni giapponesi” di vecchia data, quantomeno qui in Italia: è stato, infatti, il primo vero e grande successo degli anime nel nostro Paese ed ha avuto un’influenza tale non solo nel mondo dei media, ma è divenuto un vero e proprio fenomeno sociale suscitando dibattiti in televisione, arringhe ed invettive della carta stampata e addirittura interrogazioni parlamentari.
Valanga di film d’animazione in arrivo: Naruto, Detective Conan, One Piece ed altro ancora
In pochissimi giorni sono arrivate notizie da ogni parte che annunciavano la produzione di film di animazione ispirati a varie serie manga: Naruto, Detective Conan, Il principe del Tennis senza contare i primi trailer per i film di One Piece e Toriko in 3D e i trailer per l’imminente uscita nelle sale cinematografiche giapponesi del quarto film ispirato al mondo di Bleach, insomma una bella carrellata di roba. Cerchiamo però di andare con ordine.
Trailer per il live action di Rocky Joe (Ashita no Joe)
Un pò di tempo fa vi avevamo parlato dell’annuncio di un film live-action per Rocky Joe con qualche indiscrezione sul cast che avrebbe partecipato alla sua realizzazione e non poche perplessità sulla scelta dell’attore, quantomeno dal punto di vista “estetico”, che dovrà dare vita nelle sale cinematografiche al protagonista Joe Yabuki. Ora possiamo finalmente farci un’idea di quello che sarà, visto che sono stati rilasciati ben due trailer in cui potremo vedere finalmente il nostro pugile agire in carne e ossa. Il film ripercorre le turbolente vicende del giovane Joe, nato dalla creatività di Ikki Kajiwara (pseudonimo di Asao Takamori, autore tra l’altro anche de L’Uomo Tigre) e dai disegni di Tetsuya Chiba. Dalla loro collaborazione nacque infatti il manga Ashita no Joe, pubblicato in Italia da Star Comics a partire dal 2002, ma certamente divenuto famoso soprattutto per la serie animata approdata sui nostri teleschermi agli inizi degli anni ’80 con il titolo di Rocky Joe (variazione dovuto all’intento di sfruttare il successo dei film interpretati da Silvester Stallone con protagonista il pugile Rocky Balboa).
Il canto delle stelle volge al tramonto
[Altro articolo della nostra brava Haru che si cimenta in una news questa volta]
Il canto delle stelle, manga che dirà poco a chi non è appassionato, ma per i fan di Natsuki Takaya, autrice di Fruit Basket, potrebbe concludersi un ciclo. Infatti il 20 gennaio 2011 uscirà sulla rivista Hana to Yume (di proprietà della Hakusensha) l’ultimo capitolo di questa serie, che si sta avvicinando alla sua conclusione quindi anche in Italia, dove la Planet Manga ne ha acquistato i diritti e ha pubblicato fino ad ora solo sei volumi con cadenza bimestrale.
In Giappone sono usciti sugli scaffali delle fumetterie 9 volumi per ora mentre per l’undicesimo, l’ultimo per l’appunto, si dovrà aspettare la primavera.
La fortuna di mangaka di Natsuki Takaya è dovuta certamente a Fruit Basket, opera che l’ha lanciata di prepotenza nel panorama fumettistico italiano; edito ai tempi dalla Dynamic Italia, oggi è considerato dai fan come uno degli shojo più belli mai creati.
Planet Manga annuncia Zombie Powder di Tite Kubo
Tite Kubo è certamente uno dei “big” del Weekly Shone Jump insieme a Eiichiro “One Piece” Oda e Masashi “Naruto” Kishimoto, firmando un titolo di grande successo e longevità come Bleach. Come i suoi due colleghi, è un mangaka abbastanza giovane, basti pensare che la serializzazione di Bleach è iniziata quando aveva 24 anni. Tuttavia quello che non sapevo è che a distinguerlo è il fatto che per lui questa non è la prima esperienza sulla rivista Shueisha ma aveva già conosciuto le fatiche della serializzazione portando avanti, a partire dal 1999, un altro titolo: Zombie Powder.
La serie a dire il vero in Giappone non ebbe molto successo concludendosi di fatto al capitolo 27 con un totale di 4 volumi che però non offrono un vero e proprio finale ma vedono la storia interrompersi bruscamente senza troppe spiegazioni.
Mediaset, tra il ritorno di Naruto, l’arrivo di Goldrake e altre “vecchie novità”
Goldrake??? Si, lo so che l’ho già nominato nel titolo, ma ribadisco il concetto per far capire quanto sia sorpreso. “Eppure si muove…” disse qualcuno, eppure sembrano non esserci motivi per considerarla una bufala o un errore visto che non lo sto inventando io o il blog di Antonio Genna, da cui riprendiamo la notizia, ma la fonte sarebbe proprio Publitalia, la concessionaria pubblicitaria di Mediaset.
Dovendo vendere spazi, naturalmente l’azienda ha dovuto rilasciare anticipazioni su quelli che saranno i prodotti con i quali le reti della famiglia Berlusconi intendono attirare telespettatori. Bene, spulciando i palinsesti, tra una serie televisiva e l’altra, è impossibile non notare lo strano nome “Goldrake” che campeggia altisonante nella programmazione prevista per Italia 1 dal 9 gennaio al 26 marzo 2011 nella fascia del primo pomeriggio, quella una volta occupata dagli anime e ora invasa da sitcom di vario genere (cosa che a dire il vero non è che mi sia dispiaciuta visto che adoro My name is Earl :D). Ecco cosa dovrebbe accadere:

