Come promesso oggi parliamo di Dark Avengers/X-Men: Utopia. L’albo affidato alle matite di Marc Silvestri ed all’estro creativo di Matt Fraction si rivela sin da subito un rpodotto di discreta qualità ma sicuramente funzionale alla trama che deve portare a termine nell’arco di quattro numeri che introdurranno mutanti nel Dark Reign. La storia si basa principalmente sulla marcia organizzata “pacificamente” da Simon Trask sino a San Francisco, ormai casa degli X-Men, ma ben presto si capisce che la marcia altro non è che un pretesto per cominciare l’ennesimo atto di razzismo nei confronti dei mutanti. La situazione degenera per due fattori principali, il primo è che effettivamente il popolo mutante sembra un senza un vero leader che riesca a tenere in pugno la frenesia dei più giovani e meno esperti, specie con Ciclope lontano, mentre il secondo aspetto che porta alla degenarazione è proprio l’intervento strategico dei Dark Avengers che invece di sedare la situazione, come naturalmente è portata a crede l’opinione pubblica, riescono per certi versi ad aumentare i tumulti anti-mutanti. Sullo sfondo di quanto accade naturalmente ci sono le macchinazioni di Norman Osborn e della sua Cabala con Emma Frost in prima linea, ma sebbbene la storia sia asservita ad essere un preludio senza troppe pretese alla fine abbiamo un interessante spunto nel momento in cui Iron Patriot presenta al mondo mutante quello che secondo lui dovrebbe essere il loro leader naturale, e come avrete intuito stiamo parlando del Professor X. Il particolare che sfugge alla folla ed ai mutanti stessi è che il vero Charles Xavier si è messo in comunicazione con Bestia, tenuto in stato di fermo dalla polizia, per spiegargli che gli è accaduto qualcosa e che stanno usando i suoi poteri mentre lui si trova rinchiuso e sanguinante, o forse solo molto malandato con macchie sparse qui e lì. Intanto una Emma nero-vestita sembra cominciare a prendere la situazione in mano seguendo un nuovo piano. La storia siscuramente non è di quelle esaltanti, ma il periodo in casa Marvel non è dei migliori, ma siamo d’altra parte davanti ad un capitolo iniziale che deve presentarci una mini-saga e comunque la qualità rimane discreta, mentre per quello che riguarda i disegni non si capisce come si possa passare da tavole di ottima fattura ad altre veramente mediocri, specie se paragonate allo standard di Silvestri, e da quella che è la mia esperienza potrebbe essere anche colpa di una inchiostrazione fatta in maniera frettolosa specie nelle scene di massa dove la qualità scade. Siamo così giunti al preludio dell’ennesimo cambiamento mutante, sembra che il Dark Reign non risparmierà nessuno resta solo da capire quanto saranno stabili questi cambiamenti.
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