Credo che fra le novità annunciate durante lo scorso Lucca per il 2014 dalla casa editrice Star Comics, Terra Formars sia stata quella che più ho gradito come lettore: conoscendo già in parte il manga e il successo che sta riscuotendo in Giappone (seinen più venduto del 2013 con circa tre milioni e mezzo di copie, decimo in classifica generale) speravo arrivasse da noi. Anche per movimentare un po’ il mercato. Terra Formars, che sin dal suo primo annuncio è entrato immediatamente nella mia wishlist, è attualmente in corso, pubblicato dalla casa editrice Shueisha dal 2011 sulla rivista Weekly Young Jump, realizzato dalla coppia Sagusa Yu (sceneggiatore; opera d’esordio) e Tachibana Kenichi (disegnatore; Lucky Seven Star, VS); i capitoli fin’ora prodotti sono stati raccolti in otto volumi. Recentemente, inoltre, è stato registrato il sito terraformars.tv, cosa che fa ben sperare per un futuro adattamento animato.
Terra Formars è ambientato in un futuro lontano nel tempo, ma non troppo nelle tematiche: nel ventunesimo secolo un gruppo di scienziati, per poter superare il problema della sovrappopolazione sul pianeta Terra, e la conseguente diminuzione delle risorse, progettò di terraformare Marte (gli appassionati di fantascienza non sono estranei a questo termine, che indica un complesso processo il cui scopo è quello di rendere un pianeta abitabile per le specie terrestri). Nella seconda metà del 2500 il processo di trasformazione del pianeta rosso è completo, e i primi esploratori vengono inviati per controllare se effettivamente tutto si è svolto secondo i piani degli scienziati, per scoprire che in realtà le cose sono andate troppo bene. Gli scarafaggi inviati sul Marte come parte del processo di terraforming in poco meno di cinquecento anni hanno visto forzata la loro evoluzione, fino a diventare dei mostruosi esseri bipedi dotati di forza, agilità e resistenza aumentate in modo proporzionale alla loro taglia. E come sapranno anche gli appassionati di una certa fantascienza post-apocalittica (qualcuno di voi ha mai giocato a Paranoia o Fall Out?) gli scarafaggi sono una specie particolarmente resistente alle avversità. Ad aiutare il genere umano a combattere queste misteriose piattole bipedi ci saranno, tuttavia, quattro secoli di progressi nell’ingegneria genetica…
Terra Formars è un manga raccontato su più livelli: la storia non è una semplice successione di mortali combattimenti contro insettoidi mostruosi, troverete tanti elementi che completano e complicano le vicenda, costruendo quello che probabilmente è il manga splatter più interessante degli ultimi anni. Alcuni di voi, nel modo violento, rapido, quasi fanservice di uccidere potranno riconoscere alcuni aspetti del lavoro di Hiroya Oku con Gantz (che rappresenta un po’ il seinen splatter con cui i titoli Shueisha devono confrontarsi), ma i due autori non si sono fermati a quello, hanno lavorato e calcato la mano sulle mille forme dell’essere umano, sulle motivazioni che possono portare a scelte e atti moralmente opinabili. Tutto sembra essere costruito a dovere, come i parallelismi tra gli scarafaggi e gli uomini, che nel loro prosperare e sopravvivere ad ogni costo si somigliano particolarmente; ma c’è spazio anche per le tematiche umane, per i sentimenti quali dubbio, inadeguatezza, indecisione, per riflessioni magari ispirate dalla lettura di Kafka: a volte, infatti, avere un aspetto mostruoso non basta per perdere la propria umanità.
Trovate Terra Formars già nella vostra fumetteria di fiducia (224 pagine, con sovracoperta, al prezzo di 5,90€) con la copertina in due varianti: la versione bianca, fedele alla versione giapponese, e la versione nera proposta nell’edizione francese del manga. Caldamente consigliato.