Tecniche spazio-temporali e dislocazioni – Sulle tracce di Naruto (19)

Negli ultimi due capitoli vediamo all’opera due delle tecniche spazio-temporali più potenti ed interessanti del manga, mi sembra doveroso approfondire l’argomento.
Innanzitutto, cos’è una tecnica spazio-temporale in “Naruto”? Un Jutsu di questo tipo deve consentire di spostarsi nello spazio in tempi infinitesimali (Raikage) o addirittura nulli (Minato). Grazie a questa iniziale distinzione, credo si possa dividere questa macrocategoria in due gruppi più piccoli e di livelli differenti: Tecniche Spazio-Temporali vere e proprie (Jikukan Ninjutsu) e Tecniche di dislocazione istantanea (Shunshin no jutsu).

Una tecnica spazio-temporale permette di distorcere lo spazio in funzione del tempo consentendo di spostarsi da un luogo ad un altro in intervalli praticamente nulli. Siamo a conoscenza di sole cinque tecniche di questo tipo nel manga.

Jutsu spazio-temporale di Tobirama“: di questa tecnica ancora non si conosce nulla, ma Minato parla delle tecniche di Tobi e le descrive come più avanzate sia delle proprie che di quelle del Secondo Hokage. Probabilmente questa tecnica era addirittura superiore a quella del Quarto Hokage, per come Minato ne parla. Pensando ad essa però viene subito un dubbio: perchè Orochimaru non ha forzato Tobirama ad usarla contro Hiruzen? A mio parere è possibile (se non probabile) che essa richiedesse sigilli, armi o accessori (come i Kunai di Minato) che Orochimaru non possedeva o non era stato in grado di recuperare nè di replicare.

Volo del dio del fulmine” (“Hiraishin no Jutsu”): questo è il nome della celeberrima e potente tecnica del Quarto Hokage. Essa consente, tramite un sigillo tracciante, di compiere balzi spazio-temporali in un tempo pari a zero. Di questa tecnica conosciamo due varianti o “livelli”: il primo livello permette di imprimere il sigillo tramite le proprie mani ed in seguito utilizzarlo per avvicinarsi al nemico all’improvviso; il secondo livello fa uso di Kunai con il sigillo applicato sul manico. C’è sicuramente un’evidente riferimento alla tecnica del richiamo in quanto Minato sembrerebbe semplicemente auto-richiamarsi nel punto in cui si trova il sigillo, funzionamento molto simile al “Richiamo inverso”. Ci sarebbe un’altra ipotesi che è quella che io preferisco: Minato può tramite la sua tecnica teletrasportarsi a suo piacimento finchè l’obbiettivo è all’interno di un raggio piuttosto breve (come fa per salvare Naruto da Tobi), quando però la distanza supera un certo limite deve fare uso di “sigilli traccianti” per sapere dove teletrasportarsi con precisione (altrimenti potrebbe finire dentro un muro o un albero?). Questa ipotesi potrebbe essere suffragata anche dal primo incontro con Ay e Bee: nel momento in cui Minato schiva il pugno del Raikage e si appoggia sull’albero, Ay non è vicino ad alcun Kunai nè al sigillo di Minato, ma quest’ultimo compie comunque il balzo.

Dono degli dei” (“Kamui”): l’abbiamo visto all’opera più volte ormai. Lo sharingan ipnotico di Kakashi è in grado di puntare un obbietttivo e mettendolo a fuoco (stessa modalità di funzionamento di Amaterasu) spedirlo in un’altra dimensione. Fin’ora non abbiamo mai conosciuto il luogo in cui conduce il vortice del Kamui. Visto l’ultimo capitolo, non escluderei che questo potere riservi delle altre sorprese ed abilità, ad esempio Kakashi potrebbe essere in grado di “ripescare” dall’altra dimensione ciò che vi ha inviato posizionandolo a seconda del punto in cui guarda in quell’attimo.

Jutsu spazio-temporale di Tobi“: finalmente cominciamo a capire qualcosa in più sui poteri di questo personaggio. Kakashi afferma con certezza che intangibilità ed il vortice spazio-temporale siano dipendenti dalla un’unica tecnica. Probabilmente con la prima egli invia nell’altra dimensione la propria essenza lasciando un ologramma e spostandosi in essa sembra che nella dimensione corrente attraversi gli oggetti; con l’altra funzione invece invierebbe oggetti solidi e corporei direttamente in quello spazio. Sembra inoltre ormai acclarato che le dimensioni di Tobi e Kakashi siano la stessa, ciò cosa potrebbe significare? Secondo me ci sono due sole opzioni possibili: la prima è che i loro occhi appartengano allo stesso individuo, ovvero Obito. Tobi potrebbe semplicemente essersi impiantato l’occhio destro del defunto ninja della foglia, non si spiegherebbe però perchè impiantarsi il suo e non quello di qualunque altro Uchiha morto nella strage, oltre al fatto che non si capirebbe come abbia potuto risvegliare, in tal caso, lo sharingan ipnotico. L’altra ipotesi è che la tecnica gemella del Kamui e tutte le tecniche del Mangekyou siano accessibili ad altri Uchiha (e quindi Ssharingan) simili e che siano poteri condivisi: infatti Sasuke utilizza Amaterasu (Itachi ha predisposto in lui solo il “Sigillo di confinamento: Amaterasu” che si attiva alla vista dell’occhio di Tobi e non Amaterasu stessa), Tobi e Madara sembrano poter usare Tsukuyomi e tutti gli Uchiha con due Mangekyou sembrerebbero possedere Susano, oltre al fatto che sia il Susanoo di Madara che quello di Itachi usano le Gemme di Yasakani. Le tipologie di poteri potrebbero quindi essere limitate e non uniche per ciascun Uchiha.

Tecnica del Richiamo” (“Kuchiyose no jutsu”): è la più comune, celebre e semplice tecnica spazio-temporale conosciuta, e potenzialmente anche la più sfruttabile. Tramite i sigilli corretti è possibile richiamare all’istante creature, cose e persone, con un tempo di transizione pari a zero. Sasuke si serve di questa tecnica e del corrispondente vortice dimensionale per sfuggire al CO di Deidara evocando Manda.

Veniamo infine alle Dislocazioni istantanee, che molti confondono cone le rarissime tecniche spazio-temporali del manga. Una Shunshin no Jutsu è semplicemente uno spostamento a velocità molto elevata.

Shunshin apparente“: ogni ninja esperto di ogni paese sembrerebbe riuscire ad utilizzare una Dislocazione che io definirei “apparente”. In questo caso lo spostamento è si molto veloce e coadiuvato dal chakra sui piedi, ma è anche e soprattutto camuffato da foglie, sabbia, nebbia, acqua, fumo o qualsiasi altra cosa serva ad illudere l’avversario e far apparire lo scatto più rapido di quanto in realtà non sia.

Shunshin reale“: quando il Raikage Ay utilizza l’Armatura del Fulmine (“Raiton no Yoroi”) al livello massimo è in grado di potenziare enormemente la sua Dislocazione rendendo i suoi spostamenti praticamente istantanei. Riesce senza alcuno sforzo a sfruggire al puntamento di Amaterasu, segno che la sua Shunshin ha effettivamente raggiunto livelli di velocità quasi assimilabili ad un teletasporto (anche se in quest’ultimo caso non si parla neppure di velocità). Anche Gai e Lee, quando aprono le porte superiori alla quinta, raggiungono velocità tali da essere non più identificabili nemmeno con lo Sharingan; possiamo tranquillamente affermare che anche loro effettuano in tali casi delle Dislocazioni istantanee.

Invio celeste” (“Tenso no Jutsu”): questa possiamo considerarla come una Shunshin no Jutsu su vasta scala. Mentre le Dislocazioni “tradizionali” agiscono su tratti piuttosto brevi o comunque quantificabili, la tecnica di Mabui sembrerebbe agire anche su distanze molto elevate e senza alcun limite in tal senso, come il “Volo del dio del fulmine” di Minato. L’unica vera limitazione è legata all’alta velocità anche all’interno della tecnica stessa, cosa che non permette a persone comuni di essere inviate.