Review della nuova mini serie Spider-Men


Qualche mese fa la Marvel con uno dei suoi, tanto “criptici”,  teaser annunciava una nuova miniserie ragnesca della quale, però, non si riusciva a capire bene il contenuto. Tempo dopo il contenuto fu annunciato al pubblico: la serie si sarebbe chiamata Spider-Men , Uomini Ragno. Un gesto intelligente quello di sfruttare una assonanza della lingua inglese, cambiando il titolo (e il suo significato) semplicemente sostituendo una vocale.

Una volta svelato il titolo a tutti è stato chiaro il perché di un teaser tanto particolare (l’immagine rappresentava due marchi di spider-man in uno, quello della testata “normale” e quello di “Ultimate”), infatti come qualcuno aveva intuito la mini serie, in 5 volumi, avrebbe affrontato un cross over tra i due universi e, di conseguenza tra i due Ragni… la particolarità dell’evento è che, solo pochi mesi fa, nell’universo Ultimate, Peter Parker è morto ed ora è Miles Morales a fare le sue veci.

Il primo volume si apre nella continuity che vede ancora Parker svolazzare in giro per i grattacieli della sua New York, quando una strana luce cattura la sua attenzione. Siccome Peter Parker non è mai stato uno che si fa i fatti suoi (altrimenti non avrebbe fatto il super eroe), decide di andare a dare un’occhiata.

Nel palazzo Parker, avvertito dai suoi sensi di ragno, trova Mysterio col quale inizia a combattere. Questa zuffa, più che un vero combattimento, porta ad un imprevisto che fa allargare il fascio di luce inglobando lo stesso Spider-man facendolo scomparire. Come sempre in questi casi, il protagonista ignora quanto accaduto e si focalizza sul perché si trova in pieno giorno (quando l’incontro con Mysterio era avvenuto di notte). Nella sua testa però ritornano delle parole, apparentemente prive di senso, che il villain aveva detto durante lo scontro, circa l’essere mancato alla prima morte di Parker.

Peter decide così di tornare sul luogo della lotta, per scoprire però che c’è un appartamento abitato al suo posto. Qualcosa non torna (come conferma la presenza del Triskelyon dello Shield nella baia) e, dopo aver sventato un’aggressione, ne ha la conferma quando gli viene fatto notare che è di cattivo gusto il suo costume visto che è uguale a quello che indossava Peter Parker.

Parker abbastanza confuso va dove meglio gli riesce: tra i grattacieli di New York, ed è proprio lì che avviene “l’incontro”. I due Spider-man sono l’uno di fronte all’altro entrambi, apparentemente, molto confusi.

Ovviamente ci troviamo davanti ad un primo numero, però ci sono già buone basi. Certo poteva essere un po’ più corposo come primo numero, ma chiudere con l’incontro e con il “ NO WAY!” (tradotto: “non esiste!”) di Miles Morales quando vede con i suoi occhi l’altro Uomo ragno, è un’ottima chiusura. Brava la nostra Pichelli che, come sta dimostrando ormai da un pezzo, ha davvero un grande futuro; per la sceneggiatura poi c’è Bendis… credete che serva dire altro?!

Vediamo come si evolverà la storia e, sinceramente non vedo l’ora di vederla tradotta e pubblicata in Italia, magari in un solo volume. Aspettiamo.

[ Fonte | Marvel]