One Piece Pirate Warriors 2 (la recensione completa) – Blogger per un giorno

di bila 1

Per lo spazio Komixjam Blogger per un giorno oggi, come annunciato ad inizio settimana, pubblicheremo la recensione di One Piece Pirate Warriors 2 fatta da TVRX T-T.

allarme spoiler e approfondimento

Ben ritrovati cari lettori. Se siete qui vuol dire che avete letto il mio precedente articolo, (spero) e quindi volevate sapere qualcosa in più riguardo a OPPW2. Allora, incominciamo.

C’è bisogno di presentarveli?

Premesse: dividerò la recensione in più punti:

  • Storia e modalità di gioco;
  • Gameplay, rooster e trasposizione personaggi;
  • Grafica, animazione, suoni e dialoghi;
  • Commento finale

In fondo ad ogni sezione, ci sarà un breve riassunto dei pro e dei contro che ho riscontrato in esse.

La storia

In questo capitolo fa la sua comparsa la Dream Story, ovvero una storia di fantasia, connessa più o meno alla storia vera, (ossia quella mostrataci dal manga). Ritroveremo i nostri eroi tutti insieme dopo il timeskip che li ha visti allenarsi intensamente per due anni. Fra i tanti scenari, come Skypea, Thriller Bark e il nuovo arrivato, quello di Punk Hazard, i Mugi dovranno salvare il mondo da una nuova minaccia: la Grande alleanza pirata, capitanata dai peggiori pirati di sempre, mai apparsi nel Grande Blu. Sto parlando di alcune vecchie conoscenze di Rufy, come ad esempio il divino Eneru, l’eccentrico Buggy e lo spietato Crocodile. E come se non bastasse, saranno braccati dai membri della Marina, sia essa rappresentata dal risoluto Smoker, oppure dalla leggenda vivente, il vice ammiraglio Garp. Ma i Mugi in tutto questo non saranno soli: al loro fianco troveremo i potentissimi pirati di Barbabianca, (compreso lui, l’uomo che fa tremare il mondo), e alcuni dei più pericolosi membri della Flotta dei sette, (il chirurgo della morte Trafalgar Law; lo spadaccino più forte del mondo Mihawk e l’impassibile Orso Bartholomew). Procederete imperterriti, (fra ossa che si rompono e denti che saltano), in lungo e in largo per il mondo, circondandovi di potenti alleati sino a raggiungere il gran finale, (o forse no?).

Detto questo, non ho gradito più di tanto questa storia: sarà perché mi piace quella originale, (composta da saghe che ho adorato, chi di più, chi di meno). Sarà che non hanno inserito la prima saga post-timeskip, (e mi chiedo perché). Sarà che non capisco perché creare questa storia, contravvenendo fra l’altro ad alcuni degli episodi “canonici” del manga, in primis la morte di Barbabianca e Ace, andando a creare artificialmente delle amnesie inspiegabili, che contraddicono gli avvenimenti presenti nel gioco stesso: vi scontrerete, lungo il vostro percorso, con vecchi avversari, ma sembrerà che li affrontiate per la prima volta. Per esempio, (ve ne faccio uno per non spoilerare troppo), Rufy ancora si chiede come mai i pugni di Garp gli fanno male, nonostante si stia divertendo ad applicare l’Haki dell’armatura su ogni parte del suo corpo per massacrare gli avversari. Pugni troppo forti quand’era piccolo? E ce ne sarebbert tanti altri, ma non posso dirveli.

Insomma, come avrete non rivivrete molti momenti della storia di Oda, ma solo alcuni di questi, estrapolati dalla storyline generale, e appiccicati a qualcosa di diverso.

Modalità di gioco

Diario principale e partita libera: sono praticamente la stessa cosa, e si dividono in Episodio principale, ossia un evento legato alla nuova trama; e in Episodio alleato, ossia una breve sfida che vi costringerà ad affrontare i vari personaggi, (siano essi giocabili oppure di supporto). Come vi dicevo, le modalità risultano essere pressoché uguali, (grazie alla prima, potrete ottenere, in determinati casi, alcune ricompense, mentre con la seconda, potrete utilizzare i personaggi che avrete sbloccato senza tabù). Peccato, perché queste due modalità rappresentano il fulcro del gioco, (è come avere due piedi sinistri, insomma).

Modalità online: stessa cosa, ma online. Non ho avuto il piacere di giocarci, ma avendo giocato in multiplayer, oserei dire che non ci dovrebbero essere problemi di sorta, (se non per il fatto che i nemici, giocando in due, si dimezzano).

Sfida: sono due, e tutte abbastanza complicate. Vi consiglio di affrontarle con il vostro personaggio preferito, (o quello che sapete usare meglio), dopo averlo portato ad un buon livello (50 minimo).

I pro e i contro – riassunto

Storia: peccato per l’occasione persa. Il primo capitolo della serie, per quanto non fosse perfetto, (anzi), aveva il pregio di seguire la storyline originale, donandoci video e scontri a dir poco epici, (Rufy vs Lucci, ancora mi commuovo); mentre questa storia non mi ha dato nessun brivido, nessuna emozione, (forse, proprio perché so come sono andate veramente le cose). Essa non è proprio fluida, (dovrete riaffrontare gli stessi avversari decine e decine di volte, correndo da una parte all’altra del mondo in cerca di alleati e baraonde), e forse è un po’ scontata. Manca all’appello la saga di Fishman Island, (come scenario intendo). Inoltre, (penso che non sia successo soltanto a me), dalle premesse avevo letto che avremmo potuto vestire i panni di un membro delle tre fazioni in gioco: alleanza Mugi-Barbabianca; Marina e Grande alleanza pirata, trovando per ognuno di essi un punto di vista diverso della stessa storia, e invece niente. Per me, dunque, è insufficiente, anche se mi ha tenuto impegnato per un po’ di ore, (30 ore per il platino, ma io sono un caso disperato).

Modalità di gioco: semplici e comprensibili, anche se le modalità Diario e Partita libera sono davvero troppo simili.

Gameplay

Da questo punto di vista, ragazzi, lasciamo stare: l’all-musou, non l’ho mai digerito. Potrei capire se questo gioco ti facesse massacrare in questo modo solo gli scagnozzi e i capitani, ma quando ogni singolo avversario, compresi i boss, deve essere menato nello stesso modo, allora è l’inizio della fine. A mio avviso, un gioco d’azione che prende spunto da dei Comics oppure da dei manga, se ha dei boss, li deve far sconfiggere grazie ad una boss-battle. Nel primo capitolo, (per quanto fossero blande), c’erano, ed erano contornate da azioni-scenario, (ossia mosse che prevedevano l’utilizzo di elementi presenti nella mappa per indebolire il boss di turno), da momenti in cui era necessario spostarsi nelle varie zone della mappa, e alla fine un video apposito, (e soprattutto legato alla storia originale). Qui oltre al musou, non c’è niente! Sarete costretti a correre per ore in certe mappe, massacrando d’un continuo nemici fatti con lo stampino, conquistando così i loro territori, (sembra una frase da bronx, lo so). Magari arriverete davanti al cancello, (chiuso), del boss, per essere costretti a ritornare da dove siete arrivati perché i vostri alleati stanno per essere sconfitti da un Capitano (e si annientano in un attimo). All’infinito. Raccoglierete le tanto odiate monete, (che questa volta, però, vengono consegnate con un minimo di logica). Fra l’altro, non potrete più personalizzare il moveset, (al quale arriverò fra poco), come una volta: niente scelta delle combo, e niente scelta delle mosse speciali. Entrambe verranno sbloccate mano a mano che il vostro personaggio diventerà più forte. Per ottenere le abilità speciali, invece, dovrete fare bingo, realizzando dei vari tris sulle schedine che troverete percorrendo la storia, usando come “ceci” alcune delle monete che troverete.

Sanji colpisce il pavimento che ha fatto inciampare Nami

Trasposizione dei personaggi

Ma non preoccupatevi, perché questo gioco è ispirato ad un manga pieno di gente che combatte in maniera spettacolare, e per fortuna i move-set ne risentono positivamente. Ecco, qui non ho nulla da criticare: le varie combo dei personaggi sono pressoché fantastiche. Mostrano perfettamente quelli che sono i colpi che ci hanno fatto balzare dalla sedia durante questi anni, (dal Red Hawk di Rufy passiamo al Ground Death di Crocodile, per poi incontrare l’Imperatore di Fiamme di Ace e per finire, il Franky Radical Beam!, e tanti altri). Le varie combo, come già detto, sono molto variopinte, passando attraverso attacchi d’area e attacchi sul singolo uomo, ma soprattutto sono tante, (grazie alle combinazioni Quadrato Triangolo/X Y). Alcune vi permetteranno di caricare speciali barre dell’energia, alcuni rigenereranno il vostro stile, (adesso c’arrivo), ma tutte vi permetteranno di riempire gli slot degli attacchi speciali, (che sono devastanti):

Inoltre, fa la sua comparsa il tasto R1, che permette di entrare in modalità Stile: questa modalità vi permette di fare parecchie cose:

  1. incrementare le vostre statistiche per un breve lasso di tempo
  2. richiamare, (dopo un certo numero di k.o.), il vostro alleato, che potrete usare per una mossa speciale di coppia. Egli sparirà poco dopo, oppure, (se si tratta di un personaggio giocabile), potrete utilizzarlo, anche se per poco tempo
  3. modificherà le vostre combo, rendendole più lunghe e letali
  4. ottenere alcune ricompense

Il tasto R2, invece, permette di utilizzare alcune mosse speciali, (come il Fresh Fire per Franky post-timeskip), oppure azioni difensive o di recupero, (come la sostituzione della Cola per Franky pre-timeskip). Peccato per non aver trovato qualcosina per il tasto L2.

Roster

Ed eccoci al parco personaggi. C’è da dire che rispetto al primo capitolo, sotto questo aspetto OPPW2 è oro colato: 37 personaggi contro i soli 13 del primo episodio; e ben altri 19 personaggi di solo supporto. Va detto che fra i 37 personaggi giocabili, però, ben 18 posti sono occupati solo dai Mugi, (pre e post-timeskip), che purtroppo hanno un move-set praticamente identico fra loro. Ma non è questo che mi fa storcere il naso: se fra i 19 nuovi personaggi possiamo ammirare gente come Kizaru, Akainu, Ener, Marco la fenice, eccetera, eccetera, rimango allibito dalle assenze. Andando con ordine: Arlong? Creek? Wapol? Bibi? Mr 1? Gan Foll? Foxy? I CP9? Moria? Le super-nove? Magellan? I pirati di Barbabianca? Alcuni di questi ci sono, si, ma sono solo di supporto, (e sono pure sprecati). Ho paura che arrivati con un piede nel Nuovo mondo, in futuro potrebbero non fare la loro comparsa, e rimanere dunque solo dei miseri boss, (perché in queste condizioni di combattimento sono miseri).

E poi viene da chiedersi: ma perché mi metti Perona, (addirittura post-timeskip), e non Moria, che nella storia è uno degli antagonisti principali? Una risposta ce l’avrei, ma sono un cavaliere. Per quel che riguarda i costumi, niente di eccezionale, onestamente penso che si sarebbero potuti impegnare un po’ di più per alcuni personaggi, come i Mugi pre-timeskip, (uno dei particolari di One Piece è che i personaggi cambiavano spesso gli abiti).

I pro e i contro – riassunto

Gameplay: ripetitivo fino alla nausea. Nemici fotocopia, che siano soldati o che siano capitani. Solo i boss si differenziano, ma solo perché hanno un nome. Correre, uccidere, correre, prendere moneta, massacrare il boss di turno. Ecco, vi ho riassunto 30 ore di gioco. Si sono fatti dei passi indietro, da questo lato, rinunciando a fare un minimo di boss-battle e di esplorazione in cambio di una overdose di musou, senza poi contare l’assenza delle personalizzazioni presenti nel primo gioco. Ma tocchiamo ferro, e speriamo che per il 3, (dato che ci sarà), si inventino qualcosa di meglio.

Trasposizione dei personaggi: Buona. Forse è l’unica parte inattaccabile del gioco. I move-set sono fantasiosi grazie alle loro combo; gli attacchi speciali sono devastanti e le innovazioni, (tasto R1 e alleato), aiutano a far scomparire, se pur momentaneamente, il senso opprimente di noia che un all-musou ti lascia.

Roster:

Sicuramente migliorato, ma c’è ancora tanto da fare, (se nel prossimo non ci sono Magellan e i CP9, non lo compro, statene certi).

Grafica e animazione

Premetto: non sono molto esperto di componenti tecniche e non padroneggio termini come aliasing, texture o cell shading, quindi non riuscirò, almeno da questo punto di vista, a darvi un commento “tecnicamente” preciso. Posso assicurarvi, però, che il comparto tecnico è migliorato rispetto al primo capitolo, compiendo dunque un bel passo avanti. L’animazione delle battaglie è buona, anche se incomincia a zoppicare quando ci sono troppi elementi in gioco, (i vostri attacchi, se uniti a quelli nemici, potrebbero far “balbettare” la visuale), mentre invece diventa fluida quando gli spazi si allargano. Per quel che riguarda i video, non li considero niente di speciale: le animazioni risultano legnose, e anche i disegni raffiguranti i personaggi non sono dei migliori, (Moria su tutti).

Per quel che riguarda, invece, gli scenari, cadiamo un po’ in basso: risultano molto anonimi, e in alcuni casi davvero distanti da quelli ideati da Oda, (ritengo che le ambientazioni di OP, siano uno dei suoi punti di forza).

Musiche e dialoghi

Anche se riciclate dal primo capitolo, le musiche donano un sottofondo molto piacevole; mentre i dialoghi sfoggiano il doppiaggio originale giapponese. Durante la traduzione italiana, in ogni caso, spuntano qua e la errori tipici di tale procedura, (Nico Robin a volte si definirà un uomo, per fare un esempio).

I pro e i contro – riassunto

Grafica e animazioni: i miglioramenti si vedono, ma queste due componenti sono ancora imperfette, ben lontane dai traguardi raggiunti in altri giochi picchiaduro. Sono sulla buona strada in ogni caso, anche se mi aspetto netti miglioramenti riguardo ai video e agli scenari.

Musiche e dialoghi: buoni, inoltre il doppiaggio originale è sempre una cosa apprezzabile.

Ener fa la sua comparsa in OPPW2, ma
viene brutalmente malmenato fin da subito

Commento finale

One Piece Pirate Warriors 2 è un gioco che mi ha lasciato con l’amaro in bocca. Per quanto spettacolari possano essere i move-set e fedeli le trasposizioni dei personaggi, la storia l’ho trovata, (se pur plausibile), molto confusionaria e piatta. Le ambientazioni restano troppo distaccate da un gameplay che risulta ripetitivo oltre modo. Questa caratteristica è tipica dei giochi all-musou, e purtroppo incurabile senza qualche innesto, (boss-battle, momenti di interazione con lo scenario, video che non risultino essere un copia e incolla). Il rooster è quasi triplicato, (anche se bisogna contare due volte i Mugi), ma i personaggi da inserire sono ancora tanti, (partendo dagli esordi, arrivando alle ultime saghe). Buone le musiche e i dialoghi.

Se dovessi dare un voto, direi 5.

Spero che il plausibile OPPW3, contenga tutto ciò che non abbiamo trovato nei precedenti capitoli della serie, (una grafica ottimale e un rooster completo, per quel che riguarda il primo capitolo; un gameplay meno ossessionato dal musou e la storia originale per quel che riguarda il secondo).

 Concludo qui la mia recensione: spero che vi sia piaciuta e che vi possa anche aver chiarito le idee riguardo a questo secondo capitolo, e se per caso avete qualcosa da dirmi, commentate pure qui sotto.

Un saluto, e perché no, un augurio di rivederci con la prossima recensione (se mai ci sarà).

Ringraziamo TVRX T-T e Vi ricordiamo che se siete interessati a scriverci: potete mandarci una mail a questo indirizzo[email protected] con all’interno un articolo che vorreste pubblicare. [bila]

Commenti (1)

  1. Hm, la prima parte della recensione l’ho scritta davvero male. La prossima volta vedr� di fare meglio.

    Scrivo qui perch� l’altro giorno ho avuto l’occasione, (da un mio amico), di giocare on-line e ad uno dei DLC appena usciti, (non mi ha voluto ascoltare quando gli ho detto di non comprare questo gioco a prezzo pieno).

    Il DLC in questione riguarda lo scontro fra voi, (i Mugi) contro Smoker e Law. Quando ne avrete battuto uno, (scegliendo uno fra i due), l’altro diventer� un vostro alleato, e vi ritroverete a combattere contro l’avversario precedentemente sconfitto. Niente di speciale, (il livello richiesto � il 10, il che rende questa sfida facilerrima, non facilissima), e l’ambientazione � una delle peggiori, a mio avviso, ovvero PH. La modalit� on-line, come gi� detto, non � niente di che: � pari pari a uno scontro in multigiocatore.

    PS: 0 commenti ci stanno per una recensione che non da un voto sufficiente ad un gioco, in fondo. Ero meravigliato del fatto che la scorsa ne avesse presi 6. Va b�, la prossima volta cercher� di recensire qualcosa di pi� bello.

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