One Piece 706, Bleach 534 – Recensione

Due capitoli abbastanza lineari ma non per questo poco interessanti questa settimana. L’assenza di Naruto (dovuta, secondo alcune voci, ad un impegno lavorativo di Kishimoto, ma più probabilmente dettate da qualche strategia “commerciale” atta a giocare sull’attesa dei prossimi eventi) viene ampiamente colmata da alcune “introduzioni” di Oda e da un magistrale colpo di scena da parte di Kubo.

One Piece 706 – Non riderò di te. Come accennavo un paio di articoli fa’, leggere One Piece ora come ora è diventato molto complesso: Oda continua, senza remore, ad introdurre nuovi personaggi (la carrellata di “nomi” fatta per presentare i componenti dei vari “gruppi di lottatori” è un pugno nello stomaco) e a riportare in auge vecchie conoscenze. Il fatto più interessante è che il 90% di tutti questi nomi, in relazione alla storia e al suo sviluppo, rimarranno tali, dopo la Battle Royale che vedrà trionfare solo 4 personaggi su questo fottio di individui. Sono un po’ deluso dalla presentazione di Bartolomeo: mi aspettavo di vedere qualche “vecchia conoscenza” assurta a nuovi ruoli, e invece  si tratta proprio di una nuova “stella emergente” che, per certi versi, pare una brutta copia di Kid con la faccia di Duvall dopo la cura “calci volanti” di Sanji. Considerata l’efferatezza, magari si tratta di Killer sotto mentite spoglie (e senza la maschera) ma lo trovo estremamente improbabile. Ma ancor più orenda mi è sembrata la “presentazione” di Bellamy, il quale pare non essere cambiato di una virgola dopo la punizione del suo beneamato DoFlamingo: certo è che, molto probabilmente, la Iena riceverà una batosta da Bartolomeo (o almeno, così sembrerebbe), però sarei curioso di sapere cosa diavolo abbia trovato a Skypeia il fruttato a molle e cosa intenda con le sibilline parole che rivolge a Rufy/Lucy prima di entrare nell’arena. Vorrei spendere due parole sui vari gruppi: in quello di Rufy, i personaggi presenti non mi dicono niente, a parte il vecchietto cinese Don Chin Jao, che potrebbe dare del filo da torcere al nostro eroe. Nel gruppo “D” sia Cavendish che Rebecca sembrano essere due personaggi importanti al fine dello sviluppo della saga, per cui sarei curioso di vedere come Oda risolverà lo scontro. La cosa che mi colpisce di più è, però, proprio questo gruppo “B”: Oda ci infila buona parte dei personaggi che, fino ad ora, ha presentato degnandoli di un minimo di attenzione in più rispetto ad altri e, inoltre, prende proprio una manciata di questi e li mette, alleati, contro Bellamy (e non mi pare che Bartolomeo faccia parte di tale gruppo). Probabilmente, almeno credo, Bellamy spazzerà via questa temporanea alleanza, ma mi piacerebbe sapere se, oltre alla logica di “facciamo fuori quello più forte e poi ci scanniamo a vicenda” non ci sia altro dietro questo gruppetto variegatamente assortito.

Bleach 534 – Everything but the Rain Op.7-Hole of Reproach. Il colpo di scena centrale di questo capitolo, il “buco da Hollow” che si apre nel petto di Masaki, merita un plauso a mio parere: dopo averci illuso della “sparizione” dell’Hollow paurosamente somigliante alla forma “arrabbiata” di ichigo, Kubo ci mostra una “infezione” (e probabilmente una gravidanza!) in perfetto stile horror-fantascientifico (non ditemi che non avete pensato ad una analogia con Alien o con altre creature simil-parassitarie!) che riapre le ipotesi sul come sia nato Ichigo e su cosa egli sia effettivamente. La presenza finale di Urahara, osservatore silenzioso e “cosciente” dell’evolversi degli eventi, il suo apparire quasi per caso in uno scontro che potrebbe avere dell’epico (da una parte uno shinigami, responsabile del ferimento di Masaki, dall’altra l’ultimo vero discendente dei Quincy di sangue puro nonché promesso sposo (???!!!) di Masaki), il suo parlare senza giri di parole, riguardo al come e cosa fare per salvare la vita della giovane pone, una volta di più, l’accento sull’importanza di questo personaggio quasi sempre defilato nella storia, a volte “muto”, eppure onnipresente e, se non fondamentale, almeno “necessario” per alcune azioni principali nell’evolversi della narrazione. Due questioni riguardo la famiglia Quincy: in tutto questo trambusto, dove si trova il padre di Ryuken (nonno di Ishida)? E, inoltre, qual è il vero rapporto che lega il giovane Ryuken alla cameriera Katagiri? Ora non ci resta che ascoltare quali sono le scelte che i due dovranno fare per salvare Masaki… e scoprire, finalmente, la verità su Ichigo, gli esperimenti di Aizene, forse, sull’origine stessa delle “razze” presenti in questo manga.