Naruto 658, One Piece 731 – Recensione Komixjam

Capitoli settimanali, quelli di Naruto e One Piece, che a mio parere segnano il “tipico punto di svolta”, in maniera differente, certo, ma comunque accattivante. Ho apprezzato entrambi, anche se motivazioni totalmente diverse: leggete di seguito!

Naruto 658 – I Bijuu contro Madara. Permettetemi di glissare totalmente la discussione degli eventi di questo capitolo: alla fin fine assistiamo all’antipasto di uno scontro che potrebbe rivelarsi epico (sperando che non risulti ridicolo, ma questo è un altro discorso) per cui, discutere il fatto di come i Bijuu affrontino il loro rivale, di come Naruto e Bee si infilino nella mischia e di come Madara, nonostante sia ancora non proprio al pieno delle sue forze, riesca a rimetterci solo un braccio, subito sostituito dal pronto arrivo di Zetsu, mi sembra inutile, in quanto cadremmo in una banale “cronaca” dei fatti avvenuti. Vorrei, invece, soffermarmi sul motivo che mi ha fatto apprezzare il capitolo: la scena di chiusura. Il Rinnegan che “torna” al suo padrone non solo rappresenta un punto di svolta nella storia, suggerendo, neanche tanto velatamente, che da questo momento le azioni di Madara risulteranno ancor più estreme e violente di quanto non siano state sino ad ora, ma permette di fare congetture di vario tipo sul motivo per cui Madara stesso tenga gli occhi chiusi, dopo la sua “reale resurrezione”. Se al destro va il Rinnegan, al sinistro va lo Sharingan, molto probabilmente, e questo porterebbe Madara, come già Obito prima di lui, ad assurgere al ruolo di nuovo “Eremita”, tra l’altro con la buona probabilità che stavolta possa incorporare dentro di sé tutti e nove i mostri con la coda (non so se si è capito, ma la vede male per l’ottocoda e Kurama!), divenendo così un avversario ben peggiore di quello che è potuto essere Tobi. Non ricordo chi auspicava in uno scontro fatto più di “battaglia” vera e propria che di sfoggio di tecniche simil-supereroistiche: ho idea che la prima fase del combattimento che Kishimoto ci mostrerà, invece, si baserà su una continua escalation di poteri fino a giungere ad un apice inaspettato, magari l’attuazione del piano di cui ormai parliamo da anni, che riporterà tutto virtualmente a zero e permetterà di assistere ad uno scontro finale fatto, davvero, solo di pugni (situazione che spesso e volentieri ha caratterizzato buona parte dei duelli cruciali in questo manga). Io, a questo punto, sono se non altro rincuorato dal fatto che Kishimoto possa, d’ora in poi, sbizzarrirsi e farci vedere qualcosa di davvero cruento, stile Naruto VS Gaara e mi auguro che, con questo ulteriore “power-up” di Madara, anche se forse non è proprio il termine giusto con cui definirlo, si apra una fase finale degna di tale nome.

One Piece 731 – Operazione Dressrosa SOP. Lasciatemelo dire: Oda sa davvero come inserire un colpo di scena e mantenere alta la tensione! L’ingresso in scena di questo personaggio appartenente ai Rivoluzionari (lo conferma il dialogo che ha, al termine del capitolo, lo stesso, mentre indossa i panni di Lucy, con la giovane Koala) è sicuramente qualcosa che tutti aspettavano, e la presenza dei Rivoluzionari, oltre a tutti i personaggi che già sono stati “presentati” aggiunge un qualcosa di “definitivo” a questa saga di Dressrosa: ho idea che tra un anno, staremo ancora a parlare di queste vicende, magari concentrati proprio sullo scontro definitivo tra Doflamingo e colui che sarà il suo avversario definitivo (lo so, è molto probabile sia Rufy, eppure vista la piega degli eventi, non mi stupirei di assistere a qualche scontro tra “titani” che non ci si aspetta). Dicevo che l’introduzione di Sabo (perché se non è lui, può solo essere Ace resuscitato!), in questo contesto, dona alla vicenda un che di definitivo: la sensazione che ho provato, vedendo il suo ingresso, è quella dei “grandi cambiamenti”, quelli, per inciso, che conducono verso le fasi finali e le rivelazioni fondamentali di una storia articolata come può essere One Piece. Badate bene, non credo che dopo Dressrosa il manga si avvierà alla conclusione, anzi mi aspetto ancora tanti e tanti capitoli, eppure ho il sentore che durante i prossimi scontri verranno rivelate così tante informazioni, tanti segreti verranno svelati, da rendere la storia ancor più godibile e ricca di spunti per portarla, un giorno, alla conclusione. Spero vivamente, tuttavia, che da questo momento in poi Oda decida di “linearizzare” un po’ al narrazione: i continui cambi di scena, l’effetto “Soap Opera” che, sin dall’Isola degli Uomini Pesce, ha caratterizzato la narrazione del “nuovo corso” di One Piece, per quanto emozionante, a volte, e fondamentale per far comprendere la complessità della trama, inizia a risultare disturbante e non permettere di comprendere bene ciò che effettivamente sta accadendo. Mi auguro di assistere, da questo momento in poi, a scontri “duri” e carichi di rivelazioni, non semplicemente fini a se stessi, e spero che Oda non faccia l’atto di lanciare il sasso e nascondere la mano, mettendo giù una serie di combattimenti infiniti che non rivelino, alla fin fine, niente più di ciò che già sappiamo.