Naruto 600, One Piece 680, Bleach 506 – Recensione

Bene, ve lo posso dire: io sono ufficialmente allibito! Non tanto per la rivelazione “molto poco scioccante” dello scorso capitolo di Naruto, ma piuttosto per l’affermazione di questo!

Naruto 600 – Perché fino ad ora… Hai rotto le palle? (potremmo continuare in maniera più che certa!) Scerzi a parte, dovete sapere che io sono un gran romanticone e un appassionato di storie d’amore (se, se, ridete!), soprattutto di quelle di taglio “cavalleresco”, con il buono che si batte per la sua bella e amata a costo della vita, spinto da quel sentimento così strano ed emozionante chiamato Amore. Però, Kishimoto, fattelo dire: la faccenda del tizio che si vendica di un intero mondo solo perché il suo rivale/miglior amico non gli ha salvato la ragazza… non se po’ sentì! Ora, mi auguro che in realtà il buon Kishimoto abbia ancora qualche asso da giocare: mi ha lasciato infatti un po’ stranito l’affermazione di Obito riguardo al fatto se egli stesso sia vivo o meno. Mi sto chiedendo se in realtà Obito non sia, lui stesso, una marionetta nelle mani di qualcun altro, forse quel fantomatico qualcuno a cui si riferiva Orochimaru (e se fosse Orochimaru stesso… sarebbe un intrico alla Death Note!). L’altra cosa che mi ha lasciato perplesso è il subitaneo arrivo di Madara: richiamato da Obito o spedito lì da qualcun altro (e sempre qui si torna, vero?) al fine di mettere fine alla guerra? Sinceramente non so cosa pensare: la costruzione della storia di Kishimoto mi ha sempre affascinato, ho sempre pensato che ci fosse tanto dietro le sue rivelazioni che dovessimo ancora scoprire, ma così mi pare quasi aver voluto concludere in fretta la faccenda. Spero solo non sia così!

Bleach 506 – The fire 2. Questo manga mi intriga sempre di più: vedere Yamajii incenerire con un solo colpo il suo avversario, ridare speranza al Gotei 13 ed essere pronto a distruggere uno per uno gli invasori mette su una certa eccitazione, non trovate? Ancor più forte considerando che l’imperatore Juha Bach (il nome è tutto un programma!) sembra aver avuto facilmente la meglio su Kenpachi Zaraki, quasi fosse l’ultimo degli shinigami e non quello che si fregia del titolo del più forte. E poi vedere Yamamoto-san che riesce, con facilità, a crearsi una breccia nella difesa di un nemico che pare conoscere molto bene (e la cosa sembra reciproca) spinge a pensare che qualcosa accadrà (anche se può sembrare un copione simile allo scontro con Aizen… ma qui non c’è l’Arrancar pazzo psicopatico di nome Wonderwise!). E infine, una scena finale per questo capitolo che pochi si sarebbero aspettati, visto il modo subdolo di combattere degli Sternritter: la più potente Zanpakuto di fuoco, nonché la più antica tra tutte quelle possedute dagli shinigami del Gotei 13, viene rilasciata nella forma Bankai. “Zanka no tachi” – “La spada delle fiamme eterne”, un bankai che annuncia il suo arrivo risucchiando tutte le fiamme prima sprigionate e creando una pace e una calma tali da far presagire ad una tempesta dirompente.

One Piece 680 – Il Capitano della Base della marina G5 “Takechiku Vergo”. Bel capitolo devo ammetterlo… però incasinatissimo! Cominciano tuttavia a delinearsi le situazioni degli scontri: dopo una rapida (neanche tanto) presentazione di Vergo (un altro marine che strozzerei con le mie mani… devono avere uno stampo speciali per questi str..ani comandanti!), ecco Sanji scendere in campo per salvare la miserrima Tashigi (che io dico: ma come te lo sei guadagnata il tuo ruolo che ti fai sempre mettere sotto come se fossi l’ultima arrivata?). Sinceramente non avrei mai pensato a questo tipo di scontro: Vergo non sembrava un “karateka” (o comunque uno che lotta a mani nude) per cui mai avrei accostato questo personaggio a Sanji. Eppure quella tecnica delle ditate veloci tipo colpo di pistola mi fa pensare a due possibilità: 1)  che il tizio abbia fatto parte del CP9; 2) che comunque qualche frutto questo lo ha mangiato, perché forse dietro la tecnica c’è qualcosa di più! Tra l’altro, anche l’arrivo di Sanji è particolare: come ha “sentito” il pianto di Tashigi? Che anche in questo caso lo haki abbia avuto il suo ruolo? Notevole il finale con Rufy che corre talmente veloce da lasciare fuoco e fiamme dietro di sé: ma ancor più sconvolgente la rapidità con cui attacca Caesar senza dargli tempo di fiatare (e dopo quell’uppercut credo che difficilmente il poveretto riprenderà aria!). Infine, una piccola parentesi sulla strana affinità che si è creata tra Zoro e il samurai, che risultano davvero molto simili (a parte la zozzaggine del secondo!): lo scambio di gag sul dorso di Barbabruna mi ha strappato un sorriso tipico dell’ironia nonsense. E ora, vediamo come se la caveranno contro il draghetto di Caesar!