Gli Inguardabili – Mila e Shiro il sogno continua

di Regola 9

 

Io vi ringrazio tantissimo per il tempo passato insieme, ma mentre state leggendo queste righe dovrei essere su un aereo che mi porterà in Sud America, un posto sicuramente più felice e lontano da eventuali ripercussioni per la mia scelta di stroncare senza pietà alcuna questa serie: Mila e Shiro il sogno continua (New Attacker YOU!). Perchè so benissimo che esistono nostalgici che non capiranno e sono disposti a giustificare i più orrendi abomini solo perchè portano un titolo carico di ricordi e sentimenti: non m’interessa, di solito sono rispettoso delle opinioni altrui, ma difendere questo prodotto significa essere guerci con una cataratta sull’occhio buono.

 

Bei tempi…

 

Un pò di storia: il primo Mila e Shiro (quello bello, per intenderci) era tratto da un breve manga che ispirò una serie animata di 58 episodi la quale servì soprattutto ad attirare l’attenzione sulle oramai prossime Olimpiadi di Seul (1988), ma la serie anche dopo l’evento ha sempre riscosso successo, e il sottoscritto l’annovera tra le preferite di quel periodo. Nel 2008 le Olimpiadi si dovevano tenere a Pechino e un gruppo di criminali dell’animazione decise di produrre una nuova serie per promuovere l’evento: risultato un aborto che mai avrebbe dovuto vedere luce, trasmesso in Cina ma non in Giappone dove è stato solo distribuito sul mercato DVD con pessimi risultati. Nel 2011 è stato comprato e trasmesso su Italia 1 con uno staff di doppiatori valido che considerato il tumore che si sono trovati davanti sono riusciti a fare un lavoro che definirei “pienamente sufficiente“. Credo sia la prima volta che un doppiaggio italiano non rovina una serie. Mila e Shiro il sogno continua fa schifo, e fa schifo tutto quello che tocca, tutto! Il televisore, il portatile, i miei occhi, questa recensione: io faccio schifo dopo aver visto solo 15 dei 52 episodi che compongono la serie (o perlomeno così mi sento).

 

N.B.: vi sfido a guardarla tutta… perchè soffrire a tal punto quando c’è gente che l’ha già fatto e riassunta?

 

Io non ho detto niente… ma lo stiamo pensando tutti.

 

Tralasciamo, per carità, tutte le incongruenze cronologiche; l’idea di fare una nuova serie per le Olimpiadi è anche carina, ma l’anime avrebbe dovuto intitolarsi “Glin e Orsetto l’incubo non termina“, perchè Mila è poco più che una comparsa. Da qualche parte avevo letto che avevano incentrato la storia sulla squadra e non sulla protagonista, ma la verità è che centrali sono i personaggi di origine cinese, perchè la storia è ambientata in Cina per le Olimpiadi cinesi: mi pare giusto. Orsetto è il super-cane acrobata del marmocchio di turno. Immergiamoci in questa serie fatta di affermazioni sconclusionate, discorsi che non hanno un minimo di coerenza cronologica nell’ordine degli enunciati… è come se vi chiedessi se volete una birra e cominciaste a elencarmi cosa avete fatto in prima media! Che poi per tutta la serie si parla di portare le Dragon Ladies (la squadra dove militano le protagoniste) alle Olimpiadi… ora, non ritengo di essere uno sciocco, ma ho avuto la sensazione che a volte intendessero portare proprio il club. Poi mettono su questa squadra fatta di relitti umani, Mila stessa è reduce da una rottura del tendine d’Achille e nessuno sembra volerla ingaggiare… il problema è che nella ricerca di giocatrici ammettono in squadre alcune pallavoliste brave, ma per il resto si tratterà di reliquie circensi che in una settimana di allenamento potranno giocare a livello professionistico. Quindi ne risulterà che il kung-fu e il sumo della Mongolia, come pure la danza classica e la tortura medievale sono propedeutiche alla pallavolo. Io sono un appassionato di Capitan Tsubasa, dite che mi prenderanno come allenatore di qualche squadra di Serie A? Poi non ho capito l’affermazione di una giocatrice professionista di ventotto anni che sosteneva di dover smettere di giocare perchè oramai grande… AARGH!

 

Orsetto e il suo padrone… i due tossici a destra sono la coppia che si occupa di cucinare per la squadra.

 

Quindi Mila Van Basten e le sue amiche (compaiono anche Nami e Kaori) si rilanciano in questa sfida di fantapallavolo dove vinci se uccidi il tuo avversario con la schiacciata tonante o qualunque cosa la mente malata di uno sceneggiatore senile possa aver ideato. E dato che è una seconda serie e sono passati ventiquattro anni dalla prima le nostre eroine hanno dimenticato i fondamentali, quindi saranno costrette a ricominciare dalle basi ed essere allenate come fossero delle novelline che non hanno mai calcato un campo (e noi a seguire interminabili episodi di solo allenamento). Che poi i cattivi sono Daimon e la sua squadra: l’allenatore orco che nella prima serie ti dava tre cinghiate per punto preso, anche se avevi vinto, il quale in una partita le sue giocatrici vengono liquidate con un “bravissime avete dato il massimo“, data l’inevitabile sconfitta. Daimon che dice una cosa del genere? Deve essere colpa del Millenium Bug… anche perchè la sua arma vincente è, oltre a giocatrici disumane create con le stesse tecnologie che l’Unione Sovietica ha usato per Ivan Drago, un supercomputer che studia le avversarie e trova modi per contrastarle. Ma a quanto pare il supercomputer non può contrastare il sumo della Mongolia, le errate intepretazioni del regolamento internazionale della pallavolo e soprattutto il modo in cui le leggi della fisica vengono ignorate. Ah, dimenticavo, il gioco di squadra.

 

Sulle punte di piedi col bilanciere, niente di meglio per il tuo tendine d’Achille.

 

Che poi la storia è un ecatombe, piena di infortuni e giocatrici che si ritirano, ma tutto questo prende senso quando, informandomi, ho scoperto che il capo regista di tutto questo delirio fu Tomoharu Katsumata. Immagino che non lo conosciate, ma quest’omino si è occupato della prima serie di Hokuto no Ken (non chè della prima si Saint Seiya, Capitan Harlock, Cyborg 009…) e quindi la moria di personaggi è più che giustificata… ma non lo è il fatto che costui non si sia ritirato dalla professione, perchè essere a capo di un progetto che a dato vita a un prodotto del genere come minimo richiede Seppuku. Se sei il responsabile principale di un gruppo di lavoro è compito tuo anche vigilare su quello che i vari membri del tuo staff stanno facendo! È vero che tante volte non c’è tempo di correggere degli errori, ma in questa serie ho assistito a imprecisioni dovute a vere e propria negligenze e disinteresse nei confronti del proprio lavoro. Non smetterò mai di sostenere che un anime può essere bello anche se prodotto con pochi soldi, se riesce a trasmettere la passione e l’impegno di coloro che vi hanno lavorato. Invece no, si assiste non solo a disegni che sarebbero stati pessimi negli anni ’70, ma anche a scambi di posizione dei personaggi nella stessa scena, pose improbabili e movimenti impossibili il tutto condito da animazioni peggiori di quelle che farei io con un blocco di fogli A4. L’unica cosa che si salva, perchè la stessa della prima serie, è la colonna sonora.

 

Mila ci delizia con la Tecnica della Moltiplicazione.

 

I personaggi sono talmente tatto piatti e inutili da essere riusciti a deprimermi più volte: Mila non ha niente a che vedere con quello che era il personaggio della prima serie, ma ha alle spalle un brutto infortunio… Nami e Kaori addirittura svolgono spesso la funzione di carta da parati, e non hanno un briciolo del fascino e testardaggine che le contraddistingueva. Shiro poi, se non fosse per la scena in cui fa gli occhi dolci a Mila (ma in anni non sei riuscito a farti avanti ndRegola) e quando viene allontanato dalla panchina è un personaggio inutile presente solo per ripetere quello che dice il direttore tecnico come un pappagallo. Inoltre io non ho mai visto professionisti affermati (come alcuni dei personaggi che compaiono) con così poca cura della loro condizione fisica, disposti a sottoporsi ad allenamenti disumani che qualunque fisioterapista confermerebbe essere più dannosi che altro per il fisico. Poi, come accade spesso in anime/manga sportivi da quattro soldi ti trasmettono un’idea del tifoso sbagliata e irritante: visto solo come incasso, che perde l’interesse nella squadra alla prima difficoltà… però la tendenza a credere ai miracoli devo dire di averla trovata alquanto realistica.

 

Mila e Shiro di ritorno dal parrucchiere.

 

Certe volte vorrei che fosse tutto un brutto sogno, oppure uno scherzo di dipendenti sottopagati che hanno architettato una forma di protesta veramente innovativa… invece no. Nessuno ci chiederà scusa per il tempo perso, per i neuroni uccisi e le notti in bianco passate sconvolti da quanto in basso potesse scendere un titolo solo perchè già garantito il suo successo. Io non ci sto, e continuerò a non ammettere, o chiudere un occhio su cose del genere, e per questo potete stare sicuri che finchè avrò forze ci saranno Gli Inguardabili a denunciare questi scandali. Perchè nessuno ci vieta di guardare tutto, ma almeno come spettatori dovremmo avere un minimo di criterio.

 

Io non sono un esperto di pallavolo, ma questo non è contro il regolamento?

 

Avrei voluto pertanto sviscerare tutti i 52 episodi che compongono questa serie, facendo un elenco ben fornito di tutti gli errori che potevano essere evitati con un minimo di cura, o di supervisione, ma sarebbe risultata un’operazione troppo noiosa e sofferta per il sottoscritto. Spero questa ricostruzione vi basti per farvi un’idea del prodotto in questione, e vi saluto, a mercoledì prossimo con un altro scempio dell’animazione nipponica.

Invece di disegnare il pubblico hanno filmato un tabellone di “Indovina chi?”.

Commenti (9)

  1. questa me la guster� infinitamente…ho avuto la sfortuna di assistere a qualche puntata quando diedero questa schifezza su italia 1… era il periodo delle porcate sportive tra questo e quell’altra cagata sul calcio (tral’altro odiosissimi i riferimenti al milan)…brrrrr

  2. Ahahahah, non avrei mai immaginato che una simile chiavica d’anime avrebbe portato a creare una recensione cos� divertenteXD,posso tranquillamente dire che questa � la cosa pi� bella che ho visto collegata a quest’anime che ho provato a guardare a suo tempo spinto appunto dalla bellissima serie originale ma che ho lasciato perdere senza rimpianti neanche alla decima puntata quando ho notato che, oltre alla storia povera e senza senso, persino la serie originale con tutti i suoi sfarfalii stile anni ’80 aveva un’animazione migliore di questa. Comunque faccio i complimenti a chi � riuscito ad interessarsi alle Olimpiadi dopo aver visto quest’anime, io avrei abolito lo sport credo.

    Ps: L’unico appunto, il doppiaggio italiano non ha mai rovinato un’anime ^_^, al massimo l’adattamento…

    1. Ti � mai capitato di comprare VHS doppiati da amatori o professionisti poco dotati negli anni 80/90? Se la risposta � si capisci a cosa mi riferisco…

      1. Dipende tutto da chi sono i doppiatori, chiaro che se non ci sono i big il doppiaggio � un parto per le orecchie.
        Comunque recensione molto divertente e hai usato immagini azzeccatissime per far capire ancora meglio lo scempio di questa serie.

      2. Se il doppiatore � scarso il risultato sar� rovinato per forza, ma questo vale che sia italiano, giapponese, francese, americano o quel che sia credo…anche se alcune voci originali sono inimitabili questo s�, ma sono casi rari…

  3. Concordo con Mirokusama sulla questione doppiaggio: spero tu intendessi l’adattamento!

    Hai stilato una recensione perfetta e veritiera (anche i fans pi� sfegatati del vecchio “Attacker YOU!”, proprio perch� tali, converrebbero nel dire che questa sorta di sequel � una ca*ata pazzesca)! Ho seguito poco la storia poich� non ho retto la grossolanit� dell’animazione; mi son vista giusto quella manciata di episodi in croce per poi non accendere pi� la tv nelle ore pomeridiane in cui la serie veniva trasmessa. Ricordo anche che, durante alcune puntate, scambiavo addirittura sms con un mio amico per sfottere le mosse dai nomi improbabili e la poverissima animazione.
    Per quanto mi riguarda preferisco far finta che questa serie non esista, rimanendo con la mente al solo, unico ed originale capolavoro degli anni ’80.

    1. Comunque si. Mi riferisco all’adattamento… che di media viene anche gestito dai doppiatori (o dai responsabili dello staff).

      Pi� che altro penso sia anche un lapsus dovuto al fatto che per questa serie sono stati contattati doppiatori presenti anche nella prima serie.

  4. ahahahah ogni recensione � sempre divertente…… ma anche triste fa capire come anche i Big del mondo manga possono finire male se in mani sbagliate

  5. Bellissimo articolo, me lo sono letto fino alla fine ridendo per come hai descritto ( in modo schifato) questo scempio di anime, che ha rovinato la memoria della serie originale.

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