Lord of Burger – Il Giardino delle Spezie

di Manuel 2

[Nuovissimo articolo del NEO-blogger Querion. Buona lettura!]

Quando gli hamburger non sono cose da americani.

Questa volta ho intenzione di spostarmi dal mondo americano e fare una piccola escursione in un simpatico fumetto francese piuttosto accessibile rispetto ai normali cartonati.

Si tratta di Lord of Burger, una simpatica commedia dai deliziosi disegni, dalla farcita sceneggiatura e i gustosi dialoghi. Come avrete capito dai miei insensati aggettivi parlo di un fumetto dal soggetto culinario sceneggiato da Christophe Arleston e AudreyAlwett e disegnato, almeno per questo primo volume, da Balak e Rachel Zimra che seguono il character design ideato da Alessandro Barducci. Per le povere bertucce che non sanno cosa voglia dire, con Character Design (tecnica usata soprattutto nell’ambito dell’animazione) si intende l’ideazione dei caratteri grafici dei principali personaggi e di uno stile complessivo dell’opera a cui i disegnatori che si avvicenderanno nel fumetto dovranno attenersi, ottenendo in tal modo una continuità grafica maggiore.

La storia si focalizza inizialmente sul Giardino delle Spezie, uno dei più rinomati ristoranti parigini con persino tre stelle, il massimo della valutazione, nella Guida Rossa Michelin. Suo proprietario è Alessandro Caprese, geniale chef  ma anche burbero con i suoi dipendenti (avete presente Hell’s Kitchen?). Purtroppo il caratteraccio dello chef ha di fatto allontanato i suoi due figli, Ambre ed Arthur, che non sembrano interessati a continuare la conduzione familiare del ristorante.

Arthur, orgoglioso e allegro giovanotto, è fin troppo simile al padre e dopo l’ennesima litigata sembra aver abbandonato il ristorante e ha trovato lavoro nel Fast-Do (un locale di fast-food in cui i dipendenti indossano ridicole orecchie da coniglio) dove il principale ama assegnarli straordinari non pagati e vessarlo come può. Qui il povero Arthur ha però trovato l’ispirazione per la sua idea di cucina, ovvero la semplicità migliora tutto e con il suo talento e un paio di spezie riesce a fare gli hamburger migliori della città.

Qui i due fratellini

Ambre, una splendida e vivace figliola, invece lavora col padre aiutando in sala sebbene la sua vera passione siano le sculture di ghiaccio che realizza con superba maestria con una serie di lame. La sua abilità è tale che si dirigerà in Giappone per imparare i segreti della forgiatura.

Purtroppo in circostanze ancora da scoprire il padre viene ucciso da un misterioso assassino che lo imprigiona fino alla morte per assideramento nella cella frigo del ristorante.
Con la morte del padre i due fratelli scoprono che il padre, per allargare l’attività, si era indebitato fino al collo. E ora che non c’è il Giardino delle Spezie rischia di finire in mano alle Banche.
I due fratelli dovranno quindi trovare un modo per far funzionare nuovamente il ristorante, al tracollo vista la scomparsa del suo maggior chef, per tenere buone le banche e trovare al contempo i soldi necessari.

Ovviamente il cast di personaggi non si limita qui e facciamo presto la conoscenza del viscido Philippe Berdieux, abbronzato e spregevole esattore delle banche che si rivelerà essere una spina nel fianco per i fratelli Caprese.
Quindi Viktor, uno dei più giovani e talentuosi pasticcieri francesi che assume il classico ruolo di affascinante, quanto approfittatore, playboy e il buono e volenteroso Oscar, chef che ha trovato il copro del maestro Caprese e tra i pochi a rimanere nel Giardino delle Spezie per aiutare i fratelli a sostenere il ristorante e permetterne una futura rinascita.

Qui potete ammirare una pagina a matite

Tra equivoci, situazioni assurde, personaggi originali e dialoghi frizzanti la vita nel Giardino delle Spezie cerca di andare avanti.

Lo stile di disegno evoca in più punti ed omaggia lo stile manga, cosa che si nota maggiormente nelle numerose piccole gag. Lo storyboard è normalmente fissato su tre strisce ma viene trasformato con oculatezza per far esprimere dinamicità, disordine, evocazione alle scene quando necessario.
I personaggi sono anatomicamente corretti, espressivi e godono di estrema cura per ogni movimento o capo d’abbigliamento indossato.

I colori sono usati con giudizio in tocchi delicati esaltando il leggero stile brioso del disegno.

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E qui alcune a colori:

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Qui uno dei primi schizzi per Ambre

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Inoltre c’è una piccola e simpatica prefazione di Carlo Cracco, noto e famoso cuoco di Vicenza.

Il primo volume di Lord of Burger è edito dalla Bao Publishing in un’elegante volumetto dalla costina semirigida e dall’ottima carta che riesce a rendere perfettamente i disegni e i colori all’interno. Il tutto per la modica cifra di 10 Euro.

Commenti (2)

  1. Niente male : )

  2. ho letto il primo volume ^^ � molto carino e scorrevole.

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