Lo sapevo… Brutto segno quando un anime inizia a piacermi sul serio. Bruttissimo segno. Il desiderio di possesso del manga diventa folle, ed ecco che mi precipito su Amazon.co.jp, totalmente incurante del fatto che adesso l’unico tipo di spedizione che effettuano è quella super veloce che costa un occhio… E dunque eccomi qui, pochi giorni dopo la mia follia da MAS – Manga Acquisition Syndrome – mentre, stremato dalla giornata di studio, mi calo nell’ormai irrinunciabile lettura di Nabari no Ou… Ovvio, Nabari no Ou, che pensavate?!
Ora. Sappiate che io non sono affatto un intenditore. Nel senso che a me non interessa poi tanto andare a ricercare serie sconosciute da veri esperti di manga, nè tantomeno ricordo a memoria nomi di autori e relative “bibliografie”. Io mi affido all’unica vera regola che ritengo valida in questo campo: “Leggi quel che ti pare”, il cui corollario è “Basta che piaccia a te”.
Ora, è sicuramente vero che Nabari non è uno shounen manga mainstream. Prima di adocchiare l’anime su MTV era solo un titolo che avevo sentito di sfuggita da qualche amico/a. Mi era stato descritto come un manga interessante e con ottime potenzialità – e in effetti, qualsiasi manga con personaggi palesemente emo e scarsamente eterosessuali ha grandissime potenzialità…
E quindi me lo sto leggendo tutto d’un fiato, forte anche del fatto che non si tratti di un manga particolarmente difficile da leggere in giapponese – e menomale, perchè con Bakuman stavo sclerando abbastanza ultimamente. Devo dire che l’impressione generale è molto buona. L’anime, per forza di cose, è un tantino “affrettato” in certi contesti della storia, e momenti magari fondamentali o comunque importanti sono stati compressi eccessivamente, come spesso accade. Tra l’altro, può essere interessante notare che trama dell’anime non corrisponda pedissequamente a quella dell’anime: in particolare, le abilità e i ruoli dei personaggi sono leggermente diversi. Lo stesso Miharu, per esempio, è in grado di combattere utilizzando il ninjutsu nel manga, cosa che nell’anime non accade. Ci sono poi alcune differenze non secondarie circa la timeline degli eventi, che nell’anime è stata talvolta ri-arrangiata… Nonostante queste discrepanze, il succo è sostanzialmente lo stesso, e Nabari no Ou è soprattutto la storia dell’amor – ehm… amicizia, volevo dire – tra Miharu e Yoite. Devo dire che l’impostazione sempre piuttosto tendente alla suggestione dello shounen-ai non è per niente sgradevole: non trasuda, come invece accade in altri manga, quella sensazione di volgare fanservice fine a sé stesso. Nel caso di Nabari, i momenti “commoventi” sono veramente tali, sono ben gestiti e perfettamente integrati nell’economia di un manga che si configura fondamentalmente come un shounen atipico: devo quindi concludere che la Kamatani sta portando avanti un ottimo lavoro. Per quel che mi riguarda, Nabari è un manga al quale mi sono affezionato subito. Oggettivamente parlando, è
uno shounen assolutamente onesto: non vi cambierà la vita ma leggerlo vi divertirà. Una nota a mio parere molto piacevole è l’ambientazione. Non ci sono riferimenti geografici ben precisi circa la città di Miharu e dei suoi amici, ma a me ha ricordato molto Kamakura, una cittadina sul mare a una mezz’oretta di treno da Tokyo, famosa perchè un’epoca della storia giapponese porta il suo nome e per i suoi splendidi monumenti. Quindi, ho pensato di postarvi una foto fatta da me per permettervi di fare il confronto.
Onestamente trovo che somigli molto a certe inquadrature che nell’anime si vedono spesso.
Bene, finita la sviolinata su Nabari, passerei a Kure-Nai. Come vedete ci siamo dati anche noi alla causa dei mensili. Perchè? Beh, fondamentalmente perchè Kure-Nai ci è piaciuto. E’ un manga tutto sommato poco conosciuto, tratto da una serie di Light Novel abbastanza popolari in Giappone, e proprio per questo forse non immediatamente comprensibile a chi è completamente digiuno della trama. A questo proposito non posso che consigliarvi la visione dell’anime che, oltre ad essere una stupenda opera d’animazione sotto ogni profilo, è anche utile per prendere confidenza con la trama e i personaggi: trovo che per me sia stato molto utile pervenire al manga solo dopo aver fatto conoscenza con l’anime che, comunque, non è un’esatta trasposizione del manga, essendo praticamente “indipendente”, quasi un prequel. Vi ricordo che il nostro Fet ne aveva già parlato.
Insomma, Kure-Nai è semplicemente un bel manga, qualcosa di piuttosto differente dalla media dei manga che girano in questo momento. Non per niente, pare che stia riscuotendo un successo non indifferente in Giappone, probabilmente anche trainato dal meraviglioso anime – a mio modesto parere uno dei meglio realizzati degli ultimi due o tre anni.
Parlando di Bakuman, la storia mi lascia sempre più perplesso. Onestamente è la prima volta che vedo mettere tanta carne al fuoco in soli 14 capitoli. Beh, ovviamente non ci si poteva aspettare diversamente da un manga che comincia con una promessa di matrimonio…! Attualmente non riesco a capire quale sia il punto: adesso che i ragazzi hanno finito le scuole medie sostanzialmente non dovrebbero più vedersi: ma sarà veramente così? Oppure Saikou e Azuki sono destinati a incontrarsi anche prima della realizzazione dei loro sogni, magari con la complicità di Miyoshi e Shuujin? Una cosa che mi sta un po’ infastidendo, devo dire, è l’eccessiva preponderanza delle “coppiette” in questo manga. In un certo senso, gli autori stanno contravvenendo alla regola non scritta dei mangaka che insegna che per assicurarsi un fandom prospero è necessario limitarsi a disseminare “hints” (indizi) circa la possibile esistenza di coppie – possibilmente shounen-ai, che fa vendere di più XD Voi che ne pensate?
Intanto, a Konoha, quel poveraccio di Kakashi è ancora là a terra, tra vita e morte… Bah… Certo che ce ne sarebbero di cose da dire…! E allora vi dico: continuate a dire la vostra, la prossima settimana l’Angolo sarà ovviamente dedicato a Naruto. Vi propongo anche una sorta di scambio: io mi sono presentato e praticamente sapete quasi tutto di me… Che ne dite di presentarvi anche voi, adesso? Provenienza, età, cosa fate nella vita… Sarebbe carino, anche perchè mi permetterebbe di capire meglio chi sia il pubblico di Komixjam, e magari di stabilire se esistano dei minimi comun denominatori e quali siano.
?????