Komixjam intervista Gabriele Dell’Otto (seconda parte)

di bila 5


Eccoci alla seconda parte dell’intervista a Gabriele Dell’Otto, spero vi sia piaciuta la prima e, allo stesso modo, spero vi godiate questa. (la prima parte la trovate qui)

B: A proposito di collaborazioni: che ci puoi dire del Michael Kane Studio?

Gabriele inizia la risposta con una risata di cuore

GDO: Io non posso parlare del Michael Kane Studio (MKS) in assenza del MKS, se no direi solo cose belle e chi mi sente potrebbe dire: “Che fai tiri l’acqua al tuo mulino?”. Diciamo però che è il più bell’ambiente lavorativo in cui uno possa lavorare. E’ uno studio nato dall’esigenza di “pagare bollette”, uno studio fatto di amici che hanno dato una mano ad un amico (io) che ai trovava in pessime condizioni economiche, quindi ho chiamato prima Pontrelli, poi Dell’Edera, poi Fuso… e a turno mi hanno detto: “noi veniamo, però conta che a me mi piace lavora’ ” – tutti hanno detto la stessa cosa – “quindi facciamo una prova, però conta che se non va, io, me ne vado”. In pratica sono quasi due anni che stiamo lì, e la cosa che mi stupisce è che, ogni volta che qualcuno viene da noi (ultimo esempio il Recchioni, che un mese fa è venuto dicendo: “ma un posticino qui dentro per me?”; tenete conto che siamo 6 esseri umani, anzi 7, dentro 30 metri quadri), è ispirato a restare. Quindi diciamo che il Mks è un gruppo di amici che si aiutano, stanno insieme e che in pratica: convivono. Uno scambio, a livello creativo, non indifferente. Io non avevo mai immaginato di condividere lo studio con altri e invece, dopo aver iniziato questa esperienza, ho capito quanto le ingerenze possano essere utili… e poi sono sempre, almeno nel nostro caso, a fin di bene, cosa che (non dico che siamo l’unico esempio, però…), nel nostro campo, è rara.

B: Fuckland, che ho avuto modo di acquistare a Lucca a novembre, è qualcosa di nuovo per il mercato italiano, come sta reagendo il pubblico e a quando il prossimo numero?

GDO: Il pubblico ha reagito bene, il problema è che noi abbiamo fatto Fuckland un po’ come è accaduto per il nome dello studio, perché Antonio un giorno è venuto e ha fatto: “ma perché non diamo un nome a sto studio? Visto che tutti se la tirano e fanno i fighi, perché non diamo anche noi un nome al nostro studio, invece di dire vado a studio?”. Gli rispondemmo che ci avremmo pensato e lui: “ma io ce l’ho già un nome, ci chiameremo Michael Kane Studio”; la cosa ci fece ridere, tanto che, dopo un paio di giorni, abbiamo scelto questo nome.

B: Lo avete scelto con la K però.

GDO: Con la K, sì, perché ad un certo punto abbiamo avuto tanta,tanta… tanta paura che ci arrivasse una querela, quindi abbiamo deciso di metterlo così.

B: Sai che esiste un attore che si chiama Michael Kane con la K? Ha fatto “i 3 giorni del condor”.

GDO: Sì però sarà molto molto meno famoso… e poi sarà morto? – Ride Gabriele – Avrà l’età di Robert  Redford… e poi… è un omaggio.

B: Tornando a Fuckland?

GDO: Sì, in realtà era prevista l’uscita per Lucca di quest’anno, però, per non cannibalizzare le vendite, stiamo pensando di posticipare l’uscita ad una delle fiere successive. Questa è un’idea di massima, perché in realtà tutti vorremmo pubblicare un altro volume, con un’altra veste grafica, un’altra concezione. Questo perché il prodotto, così come è stato realizzato, è molto diverso da come lo avevamo idealizzato, nel bene e nel male. Voglio dire: siamo molto contenti di come sono andate le cose, però era un’altra tipologia di cosa quella che volevamo fare… vedremo, le idee e i presupposti ci sono.

B: Anche perché i lettori sono rimasti soddisfatti e incuriositi… soprattutto dalla coscienza del gabbiano.

GDO: Il gabbiano è la coscienza di tutti quelli che sono assopiti nel torpore… perché in realtà lui fa una cosa pensando che Darko sia uno che non riflette, che non pensa… un po’ una critica, o meglio, una visione “da vecchio” della società moderna. Quando in realtà poi, il gabbiano, fa un gesto del tutto naturale che però è un atto gravissimo. Pensa di risvegliare Darko facendo qualcosa che per lui è un atto naturalissimo… è un po’ lo Yin e lo Yang… in realtà – qui Gabriele inizia a ridere – non ha senso, tutta sta cosa me la sono inventata adesso.

B: Sul blog del Mks ho trovato divertente, a parte le vignette, questa scelta un po’ alla Ramones, nel senso che nella sezione dei lavori, si parla di lavori dei Kane, come foste una famiglia, Antonio Kane, Werther Kane, Stefan Kane… siete davvero così uniti?

GDO: Siamo davvero molto uniti.

B: Ormai sono 10 anni che i tuoi lavori fanno faville oltre oceano, a quando il tuo primo Eisner Awards?

GDO: Eh sì!… Potrei rispondere alla barese, come farebbe Werther (Dell’Edera) ma sarebbe offensivo, però dico: in realtà, e non voglio fare il piacione, non mi interessa niente. Anzi ci tengo a dire una cosa ai ragazzi che vogliono fare questo lavoro: “Fate questo lavoro con passione, perché piace a voi, perché è il vostro sogno; se lo fate perché volete diventare famosi, allora, siete con l’incipit sbagliato per fare questo lavoro. il successo non serve a niente. Dovete fare cose che rimangano per voi stessi, per quelli che seguiranno… se riuscirete a fare qualcosa che possa essere d’aiuto a quelli dopo di voi, allora avrete fatto tanto”. Questo è ciò che mi auguro, non l’Eisner; mi piacerebbe che, quando sarò morto, qualcuno possa dire: “però, Sex & violence lo potrei prendere come modello per fare un mio lavoro…” quella sarebbe una gran cosa. In fin dei conti è quello che fa un disegnatore con i grandi autori del passato. Di solito nelle scuole di comics, i ragazzi hanno quel pudore che li porta a pensare: “io non vorrei copiare da…” il problema è che non ci si rende conto che tutto è una copia, più o meno consapevole, di ciò che è stato fatto. L’importanza è recepire, e fare proprie, le cose che hai visto in modo da realizzarle con uno spirito diverso, con un tuo stile. Ad esempio io qualche mese fa ho scoperto che tre dei miei autori di riferimento si sono ispirati allo stesso autore, di conseguenza io stesso, per transitività e senza saperlo, mi sono ispirato a lui. Vorrei dire ai ragazzi che: non è possibile fare questo lavoro, senza fare proprio quello che è stato fin ora questo lavoro.

B: Gabriele ti ringrazio per la tua disponibilità e la tua simpatia. Un grazie da parte di mia, dai lettori e da tutto lo staff di Komixjam.

GDO: Grazie e ciao a tutti.

[youtube gene09Gc4kM]

Commenti (5)

  1. Grazie Sig.Dell’Otto!!!! Grazie Bila85!!!
    Grazie per i consigli!!!
    E’ stata un’intervista bellissima!!! :heart:

    1. ti ringrazio di nuovo, ho cercato di fare domande che non fossero usuali ma, soprattutto, ho trovato dall’altra parte un artista, anzi meglio dire: un uomo davvero alla mano e cortese, che ha saputo risposto sempre con il sorriso e si � messo a nostra disposizione nonostante stesse disegnando per tutto il tempo.

      1. Grazie infinite ad entrambi!!! ^^

  2. p.s. all’articolo: uno dei presenti alla domanda di grabriele: “che cosa volete che disegni? no nper forza i solito super eroi”
    ha risposto:
    “ti faccio un provocazione, perch� non disegnare nel tuo stile un incontro tra Einstein e Newton?!”
    ora potete immaginare il misto tra risate e incredulit�, ma la cosa pi� bella � stata vedere Gabriele scherzare chiedendo a noi chi l’avesse fatto entrare al “provocatore” e intimando a noi di cacciarlo… il tutto condito da risate e da: “Dai, sto a scherza’, per� seriamente puoi chiede’ na cosa del genere”

    1. Ahah!!! :biggrin: per� sarebbe stato forte l’incontro tra Einstein e Newton!! 😆

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>