Quello di oggi sarà un articolo un po’ strano e che esula dai normali articoli che mi propongo di scrivere, è incentrato infatti su una mia fantasticheria ma conseguentemente a ciò parlerò anche dei possibili sviluppi futuri prendendo spunto dall’opera cinematografica in questione. Ci sono davvero delle analogie tra Naruto e Star Wars? Quali potrebbero essere le evetuali implicazioni?. Premetto che non sono un grande cultore dell’opera di Lucas ma ho visto tutti i sei film più volte, in ogni caso se dovessi commettere errori o avere dimenticanze, vi prego di correggermi.
Innanzitutto, trovo incredibili similitudini tra molti personaggi ed esse si ripercuotono ovviamente sulle vicende del manga: tali similitudini sono chiaramente solo parziali, sono possibili ispirazioni od influenze che Kishimoto potrebbe aver subito nella sua carriera. L’ultimo capitolo in particolare mi ha spinto a scrivere questo articolo che avevo in mente da tempo: Tobi è, almeno in parte, dedito alla vendetta poichè influenzato dalla morte di Rin o da quell’episodio specifico. Pensando a Star Wars, mi viene istantaneamente l’idea di associare questo episodio al rapporto Anakin-Padme. Le analogie però partono da molto prima, dalle basi stesse su cui poggia tutto il ciclo di Star Wars, andiamo quindi per ordine.
Senju-Uchiha/Jedi-Sith: i primi sfruttano il lato chiaro della forza, i secondi il lato oscuro, non vi ricordano qualcuno? Non è certo la prima volta che assistiamo a due schieramente uno l’opposto dell’altro, da una parte il bene e dall’altra il male; pensando però al rapporto Senju-Uchiha, alle parti Yin e Yang del chakra, mi viene subito da pensare alla celebre dicotomia tra i due schieramenti di Star Wars. Come nell’opera cinematografica anche in Naruto però ci sono angeli tra i demoni: come Mace Windu anche Itachi si rivela una figura ambigua, un personaggio buono che sfrutta però poteri indiscutibilmente oscuri e pericolosi. Ancor più evidente è il sottile e comune velo che divide i buoni Senju dai cattivi Uchiha, basta un passo falso per cadere nell’odio ma anche una flebile scintilla di speranza può accendersi nell’anima più nera. Mi riferisco nel primo caso al Naruto di molto tempo fa, pur essendo il suo clan legato indissolubilmente ai Senju, pur avendo ereditato la volontà del fuoco dai suoi antenati, Naruto ha più volte rischiato di cedere alla sofferenza ed alla solitudine, un passo che anche Luke Skywalker sembrerebbe rischiare di compiere come fece suo padre prima di lui. Però la vendetta può attenuarsi anche per i più malvagi, qui mi ricollego per la prossima analogia, Tobi ed Anakin.
Tobi/Anakin: indossa una maschera, ha diversi arti ricostruiti artificialmente, è profondamente corrotto dalla perdita della sua amata, combatte col suo ex-maestro (con esiti opposti), ad un certo punto della narrazione si converte al “lato oscuro” e viene accolto da una nuova guida, infine si rivela di fronte ad una persona a lui molto legata e cara. Sto parlando di Tobi/Obito ovviamente, le similitudini sono innegabili. Guardando la situazione narutiana da questo punto di vista, credo che si possano aprire nuovi scenari: l’input scatenante la follia di Obito è probabilmente la morte di Rin, ma dietro ci potrebbe essere la pesante mano di Madara. Come Palpatine riesce a plasmare ed a convertire la mente instabile di Anakin così Madara potrebbe aver agito su un Obito molto provato mentalmente, convincendolo a seguire la sua via. Sarebbe da spiegare come abbia fatto Obito, dopo un solo anno, a ristabilirsi e potenziarsi tanto da riuscire a dare scacco ad un intero villaggio, ma se pensiamo che dietro le sue azioni c’era il leggendario Madara la questione potrebbe essere più comprensibile. Prendendo come esempio Anakin ed i suoi trascorsi, sarebbe possibile assistere ad una conversione finale di Obito? Potremmo vederlo opporsi a Madara come Darth Fener ha fatto con Palpatine? Ammetto che, se ben gestita, una situazione simile potrebbe essere molto promettente.
Madara/Palpatine: come ho detto in precedenza, trovo ci siano diverse analogie anche tra Madara e Palpatine. Oltre al suo ruolo come guida per Obito, oltre ad essere il capostipite degli Uchiha e quindi della discendenza “malvagia” [dell’Eremita], un’altra similitudine potrebbe essere utile a comprendere maggiormente questo personaggio e le sue azioni: Palpatine riuscì ad infiltrarsi all’interno del Consiglio come Senatore e poi come leader, non vi ricorda il ruolo di Madara come Mizukage infiltrato nel Villaggio della Nebbia? Se davvero quello dovesse essere stato lui, non si spiega ancora come sia possibile che Kisame ne riconosca il viso in Tobi, ovvero nel redivivo Obito. Ci sono però diverse possibilità per risolvere questa situazione: quello che controllava il Mizukage Yagura potrebbe essere stato semplicemente Obito ed egli potrebbe essersi spacciato per Madara, non sappiamo in quanti conoscessero il volto di Madara nè se Kisame stesso lo conoscesse. Obito però, per spacciarsi come Madara con tutti e rendere le sue promesse credibili, ha dovuto coprire il suo volto per non essere riconosciuto, ad esempio dallo Tsuchikage od altri ninja anziani. In alternativa Tobi, nell’occasione in cui si rivela a Kisame, potrebbe essere stato sostituito da uno Zetsu bianco che avrebbe preso le sembianze del defunto Madara.
Rin/Padme: l’ho anticipato nell’introduzione dell’articolo, questa è secondo me il parallelismo più evidente, non tanto tra i due personaggi in sè quanto al loro ruolo di miccia nello sconvolgimento della vita e del credo di Anakin ed Obito. Rin muore ed Obito cede al dolore, incrementato come ho supposto prima da Madara. Se fosse andata realmente in questo modo, quale potrebbe essere questa leva? Ritengo che la morte di Rin sia solo l’elemento destabilizzante per Obito e non il fattore chiave, ma ancora dobbiamo conoscere la vicenda per intero. Palpatine promette ad Anakin un potere inimmaginabile, un’abilità tale da poter vincere anche la morte. Tobi, parlando con Zetsu della morte di Nagato, rimane interdetto dall’accaduto, non tanto per la sconfitta in sè ma perchè il leader di Akatsuki è morto utilizzando il Gedou Rinne Tensei, tecnica di resurrezione che Tobi avrebbe voluto usare per i suoi scopi. Quali potrebbero essere questi scopi? Se avesse voluto resuscitare Madara, come penso fosse nei piani originali, credo che lo avrebbe fatto alla prima occasione. Io credo che la promessa fatta da Madara a Tobi sia stata quella di dargli una possibilità di resuscitare Rin. Per fare ciò avrebbe avuto bisogno del Rinnegan, ma non solo, ritengo ci sia dell’altro. Nagato disse di non poter resuscitare chi era morto prima dell’attacco a Konoha, Jiraya in particolare, perchè erano passati diversi giorni. Un Madara vecchio e senza forze, benchè munito di Rinnegan, forse non sarebbe riuscito a mantenere personalmente la parola data e con una promessa futura potrebbe aver convinto Tobi a seguirlo, a recuperare i Biju ed a risegliare l’infinita forza del Juubi, potere forse necessario e sufficiente a far risorgere anche persone morte da diverso tempo. Anakin vive la sua intera esistenza con un pensiero fisso, acquisire un potere sufficiente per resuscitare la sua Padme, potrebbe essere questa una futura, ulteriore similitudine tra Naruto e Star-Wars?