Daken: Dark Wolverine – Approfondimento

di Rorschach 8

Un saluto a tutti i lettori di Komixjam! Oggi voglio parlarvi non di una storia in particolare ma di un personaggio specifico, fornendovi bene o male la storia editoriale e dandovi un mio giudizio.
Il personaggio in questione è questo bell’uomo qui:


Trattasi di Daken, il ‘figlio degenerato’ di Wolverine. Creato dallo scrittore Daniel Way e disegnato da vari artisti, da Steve Dillon ai nostrani Giuseppe ‘Cammo’ Camuncoli e Mirco Pierfederici.
Daken è apparso per la prima volta sul mensile ‘Wolverine:Origins’, testata di cui è praticamente diventato il coprimario; in occasione dell’evento ‘Dark Reign’ il personaggio è diventato uno dei protagonisti di ‘Dark Avengers’ ed ha addirittura usurpato la testata del paparino (divenuta Daken:Dark Wolverine), su cui è rimasto fino alla chiusura della stessa, negli States alla fine del 2011, qui in Italia il mese scorso.

Una delle prime apparizioni del personaggio. Disegni di Steve Dillon

Leggerne le avventure nel nostro Paese è stato relativamente semplice: quasi tutte le storie del personaggio sono state pubblicate sul mensile Wolverine, se si eccettuano un paio di albi speciali e la serie ‘Dark Avengers’, che ha trovato spazio su ‘Iron Man & gli Oscuri Vendicatori’.
Akhihiro, questo il suo vero nome( e che molti considerano il suo cognome), è il figlio del nostro canadese ipertricotico preferito e di una delle (tante, innumerevoli) donne di cui si è innamorato, di nome Itsu. I due si sono conosciuti e sposati alle Cascate del Gelsomino, una sorta di paradiso idilliaco dove Logan ha cercato per un periodo di lasciare alle spalle il suo sanguinario passato.
Il piccolo non ha mai conosciuto i suoi genitori:la madre è praticamente morta dandolo alla luce, e il padre è stato ricatturato dai suoi aguzzini(niente meno che dal Soldato d’Inverno). Come risultato, è stato cresciuto da genitori adottivi, e gli è stato affibbiato dai suoi coetanei il soprannome di Daken(in giapponese, Bastardo). Successivamente il ragazzo è stato preso ed allevato da Romulus, che detto in breve è un pò’ l’eminenza grigia che si è scoperta essere responsabile di molte delle disgrazie accadute a Wolverine. Romulus ha preso e addestrato Daken, per renderlo un arma allo stesso modo simile e differente rispetto al papà.
Simile perchè ne condivide l’indole bestiale, l’attitudine al combattimento e i poteri(artigli, sensi sviluppati e fattore rigenerante).

Nonchè l’attitudine alle pessime capigliature

Differente perchè Daken non si fa problemi a commettere efferatezze, a uccidere o a manipolare, se questo lo porta a raggiungere i suoi obiettivi. Il personaggio utilizza ogni mezzo a sua disposizione…persino se stesso. Un altro dei suoi poteri, infatti, è l’utilizzo di feromoni che gli permettono di controllare le pulsioni di chi gli sta intorno. Daken può quindi generare nei suoi bersagli rabbia, tristezza o addirittura amore e desiderio sessuale…nelle donne come negli uomini.

Il bacio con Bullseye, che ha fatto discutere e scatenare orde di fanart…

La bisessualità manifesta del personaggio è stata infatti oggetto di svariate critiche o battute, ma non è niente più di un’altra arma, un altro mezzo per arrivare al suo fine ultimo, la conquista ed il mantenimento del potere: non a caso uno dei cicli di storie di Daken si chiama ‘Il Principe’, come l’opera di Machiavelli(e nella storia stessa ne vengono citati alcuni passi).

Va detto,almeno si veste meglio del papà…

Fino a qui si potrebbe pensare “Va bè, alla fine vuole fare come tutti gli altri cattivi”; in realtà l’approccio alla conquista di Daken è quanto mai singolare, e ci viene spiegato nel dettaglio storia dopo storia: per Daken il modo migliore di arrivare alla conquista è rimanere nell’ombra, e dall’ombra controllare tutti: d’altronde il film ‘I Soliti Sospetti’ ci insegna che il più grande trucco del diavolo è far credere al mondo che lui non esiste.
Se Wolverine viene spesso paragonato ad un onorevole guerriero samurai, il figlio è quanto di più simile ad un ninja io riesca ad immaginare: ogni suo gesto è ponderato, calcolato nel minimo dettaglio. Anche eventuali debolezze, come la natura bestiale, eredità del padre di cui Daken quasi si vergogna, vengono usate nel momento del bisogno.

Uno dei suoi costumi ricorda infatti quello di un ninja. Disegno di Giuseppe Camuncoli, che ha creato il suddetto costume.

Il personaggio ha avuto anche una grossa fortuna(o chissà, forse era tutto programmato…): è stato creato quando la nemesi storica di Logan, Sabretooth, era caduto per mano dell’artigliato canadese, lasciando quindi libero il posto di ‘nemico di Wolverine numero 1’. E Daken ha colto al volo questa possibilità: si è rivelato mellifluo, sfuggente, sempre un passo avanti al padre che non sapeva nemmeno come affrontarlo e che ha sempre esitato a colpire il suo stesso figlio, magari sperando in una sua redenzione che non è mai arrivata.

L’ultima cover della serie…l’espressione di Wolverine spiega molte cose sul rapporto che ha col figlio

Avevo grandi aspettative quando lessi che Daken sarebbe entrato a far parte della versione ‘distorta’ dei Vendicatori, i Dark Avengers: gli ‘Eroi più potenti della Terra’ erano supercriminali travestiti da supereroi famosi.

Vederlo col costume di Logan fa un certo effetto…

Queste mie aspettative sono state parzialmente deluse, dato che Daken nei Vendicatori ha fatto poco o nulla: una possibile scusante sta nel fatto che i personaggi di quella serie (di cui magari un giorno o l’altro vi parlerò) erano molti, e il figlio di Wolverine era relegato ad un ruolo secondario; questo evento di storia ha comunque permesso di leggere alcuni tie-in interessanti, come il già citato arco del Principe, e sopratutto questa:

Una delle più belle ed intense storie del Punitore che abbia mai letto. Prendi questo, Garth. (probabilmente ve ne parlerò più nel dettaglio in futuro)

In definitiva, ho adorato a dire poco questo personaggio, anche se un pò meno quando diretto da autori diversi dal suo creatore Daniel Way; e mi è dispiaciuto vedere la sua testata cancellata, anche se devo dire che gli ultimi due numeri sono stati davvero intensi.
Ora il personaggio è morto. Ma è la Marvel, si sa, e i morti non rimangono morti troppo a lungo. O forse chissà, forse è proprio un suo piano per far credere a tutto il mondo, lettori compresi, che ‘il diavolo non esista’… di sicuro, sarebbe da lui.

Commenti (8)

  1. si per� l’artiglio che gli parte da sotto � antiestetico XD

    1. In effetti si, anche se dipende dal disegnatore, in alcuni casi l’effetto � carino…

  2. Non seguo le X testate, mi potete riassumere com’� morto?

    OT
    La saga dei Dark Avengers era un’idea geniale sfruttata malissimo, ma vi immaginate che figata, se Osborn fosse stato un vero palidino, e non un pirla?

    1. Okay, metto un bello SPOILER ALERT:
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      Detto in breve, una droga ricavata dal sangue di un superumano lo stava uccidendo, avendogli spento il fattore rigenerante(n.b. questa storia l’ho detestata). Perso per perso, ha deciso di andarsene col botto, tenendo sotto scacco la popolazione di supereroi con la minaccia di alcune bombe sui civili, e ‘fregando’ un ultima volta suo padre.
      E’ ricomparso in Uncanny X-Force, dove dovrebbe morire definitivamente per mano di Wolvie, ma in Italia la storia ancora finisce.
      Per Dark Avengers, a me � piaciuto alla fin fine…ma ci scriver� un articolo in retrospettiva.

      1. Interessante, sapresti dirmi gli albi americani in cui si dipana questa storia, che cos� gli do una letta.

        Grazie.

  3. Allora, per quelli della sua ‘prima’ morte, gli ultimi numeri di Da ken: Dark Wolverine..qui in Italia sul mensile Wolverine(i numeri non li ricordo, ma se vai sul sito trovi i riassunti delle storie e ti puoi orientare)…per la storia di X-Force, il mensile americano � Uncanny X-Force(la saga Final Execution), ma non so dirti i numeri…la storia � iniziata in Italia sul numero di gennaio(o febbraio, ora non ce l’ho sottomano) di Wolverine e gli X-Men…un mese o due e dovremmo averla tutta anche qui!

    1. Ok, andr� a consultare google 😉

  4. “O forse chiss�, forse � proprio un suo piano per far credere a tutto il mondo, lettori compresi, che �il diavolo non esista�� di sicuro, sarebbe da lui.”
    Ohoh!! >:D
    Adoro l’ultima immagine…

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