Black Butler – Il maggiordomo diabolico

Ormai sono molti i fumetti dalle tinte dark che si sono affermati sia tra gli shonen che tra gli shojo, basti pensare a opere come D-gray man di Katsura Hoshino o a Vampire Knight di Matsuri Hino (entrambi alla seconda ristampa), e come non ricordare Letter Bee di Matsuri Hasada, ambientato in un mondo senza sole? (Forse potrei citare manga più famosi, ma questo è uno dei miei preferiti!). Colori scuri, disegni dal taglio gotico e scenari da Inghilterra vittoriana… dal 28 aprile c’è un nuovo manga che rispetta tutti questi requisiti: Black Butler – il maggiordomo diabolico.

Ciel e Sebastian

L’opera, pubblicata in Giappone sulla rivista Monthly Gfantasy di Square Enix, è frutto della mente e della penna di Yana Toboso (già autrice di opere yaoi con lo pseudonimo di Yanao Roku) che nel manga racconta la storia di una coppia particolare: il dodicenne Ciel Pahntomhive e il suo maggiordomo Sebastian Michaelis.

In realtà nessuno dei due è ciò che sembra. Ciel è l’erede di una nobile casata, che da generazioni si occupa di svolgere il lavoro “sporco” per conto del Governo (motivo per cui viene definita “il cane da guardia della Regina”). Anche se ci viene detto che ha 12 anni, diventa difficile leggendo il volume ricordarcelo: certo come molti ragazzini ama i dolci ed è appassionato di videogames, ma la vita è stata dura con lui (i genitori sono morti, è un nobile al servizio della Regina ed è a capo di una grande azienda che commercia, guarda un po’, dolciumi e giocattoli…un sacco di responsabilità, insomma) tanto da spingerlo ad invocare un demone cui promette l’anima in cambio dell’aiuto a raggiungere i suoi obiettivi.

Sebastian, il maggiordomo, in realtà è proprio il demone invocato…e ciò spiega come sia capace di fare tutto. Assolutamente impeccabile nella cura della casa e dei dettagli, si rivela anche un’abile guardia del corpo e si occupa del suo padrone in tutto e per tutto.

Sebastian

Una cosa che ho apprezzato è che la storia non viene anticipata tutta nel primo volume e quindi non intendo raccontarvela. D’altronde in un manga, la trama non è che l’inizio….. la caratterizzazione dei personaggi, la sapiente miscela di attimi di tensione e spunti leggermente comici, i disegni e tanti altri fattori concorrono alla buona riuscita dell’opera.

In Black Butler i personaggi sono ben caratterizzati, in particolare i protagonisti, anche grazie alla contrapposizione con tre spalle da non sottovalutare: lo chef, la cameriera e il giardiniere che definirei….candidi. Si impegnano molto, ma combinano un sacco di disastri e sono capaci di passare un intero pomeriggio a chiedersi se possano mangiare una torta. La loro vita “luminosa” fa risaltare il cupo che circonda i protagonisti ed è un’ottimo espediente per inserire qualche gag qua e là. Per quanto riguarda la grafica, l’autrice non ha nulla da invidiare ad altri disegnatori: le sue vignette sono curate, chiare anche nelle scene di combattimento e sempre molto accattivanti (sarà la sua precedente esperienza con gli yaoi manga che le permette di dare ai personaggi maschili quell’aria maliziosa e ambigua? Non temete: non assisteremo a scene yaoi).

Insomma dopo il successo giapponese (per darvi un’idea, in Giappone Black Butler ha ispirato un anime -prima e seconda serie prodotte da A-1 Pictures-, due musical, un videogame per Nintendo DSBlack Butler: phantom & ghost, ovviamente prodotto da Square Enix– e due libri) staremo a vedere se conquisterà anche il pubblico italiano.

[Fonte | Wikipedia]

[Fonte | Black Butler n. 1]