Shamo ritorna?

Il primo articolo da me pubblicato si intitola Che fine ha fatto Shamo?. È un pezzo dedicato al bellissimo manga di Akio Tanaka e Izo Hashimoto, la cui pubblicazione si è interrotta senza preavviso nel 2007.

Attack no 1: Recensione Komixjam

Chi non ha almeno una volta visto anche solo un episodio di Mimì e la nazionale di pallavolo? La bellezza di 104 episodi incentrati sulla vita di Mimì Ayuhara, il suo amore per la pallavolo e la dedizione che (credo) solo un giapponese può dimostrare.

Nodame Cantabile

Dovevo scegliere un manga per l’articolo di questa settimana, quando mi sono accorta che nessuno ha ancora parlato di Nodame cantabile di Tomoko Ninomiya. Dei manga che colleziono in corso di pubblicazione è probabilmente il mio preferito. Da settembre 2010 l’opera è edita da Starcomics, che la pubblica sulla collana Up con cadenza mensile (attualmente siamo al numero 9 di 23, la serie è già conclusa in Giappone).

Black Butler – Il maggiordomo diabolico

Ormai sono molti i fumetti dalle tinte dark che si sono affermati sia tra gli shonen che tra gli shojo, basti pensare a opere come D-gray man di Katsura Hoshino o a Vampire Knight di Matsuri Hino (entrambi alla seconda ristampa), e come non ricordare Letter Bee di Matsuri Hasada, ambientato in un mondo senza sole? (Forse potrei citare manga più famosi, ma questo è uno dei miei preferiti!). Colori scuri, disegni dal taglio gotico e scenari da Inghilterra vittoriana… dal 28 aprile c’è un nuovo manga che rispetta tutti questi requisiti: Black Butler – il maggiordomo diabolico.

Novità Seinen per la primavera 2011

Salgono a cinque le collane Starcomics dedicate ad un pubblico maturo: quest’anno sono infatti nate MUST e MAHNWA. La prima nasce a gennaio e per ora ospita una sola serie, Uchu Kyodai – Fratelli Nello Spazio, la seconda è dedicata a fumetti coreani (come lascia intendere il nome) ed è destinata ad ospitare il seinen Aflame Inferno.

Che fine ha fatto Shamo?

In genere leggo un po’ di tutto (shonen, shojo, seinen), ma al di la della storia mi piacciono i manga con scene di una comicità stupida e banale qua e là. Per darvi un’idea: avete presente nel primo numero di Bleach, quando Rukia non riesce ad aprire il succo di frutta? Ecco, questo genere di cose… Perché dire tutto ciò? Perché oggi ho deciso di trattare un manga decisamente più impegnativo del mio solito. Tutto è iniziato quando cercando un argomento per questo articolo ho ripreso in mano fumetti abbandonati da tempo. Tra questi ho ritrovato Shamo – nato per combattere.

Rileggendolo ho scoperto una cosa: sono passati esattamente cinque anni dalla pubblicazione del primo numero in Italia, edito da Planet Manga. Un anniversario che non potevo ignorare, ma che non possiamo neanche festeggiare, dato che la serie è sospesa da diverso tempo.

Vi chiederete (o magari già lo sapete) come mai non va avanti.

Ma facciamo un piccolo passo indietro. Nel lontano 1998 un dipendente Panini, è a Okinawa in viaggio di lavoro…quand’ecco che tra centinaia di manga più o meno dozzinali s’imbatte in qualcosa che trova “speciale, capace di infiammare al primo sguardo”. Otto anni dopo scrive una sentita introduzione al primo numero della serie…in breve dice che è stato difficile, ma ci siamo riusciti: Shamo – nato per combattere verrà pubblicato in Italia!

Shamo - Nato per combattere