Katanagari, il nuovo anime dai romanzi di NisiOisin

 Sono certa che così a freddo, il nome NisiOisin vi dica poco o niente. In effetti nemmeno io ho realizzato di chi si stesse parlando finchè non ho trovato nell’articolo che questa autrice studio è la stesso che ha scritto il romanzo da cui è stato tratto il recentissimo anime di Bakemonogatari.  Quanto a questo, vi consiglio di vederlo, dato che il nostro Mu è prodigo di lodi nei suoi confronti (per leggere le sue recensioni andate qui).

Ebbene, spendiamo qualche parola per questo Katanagari. Innanzitutto ci tengo a dire che i visi dei personaggi, soprattutto quello del protagonista, mi ricordano quelli di “siamo fatti così”. Ma fermarsi a questo non sarebbe da veri appassionati d’anime, quindi andiamo avanti nella visione.

I più ferrati tra voi potrebbero già sapere che la parola “katanagari” significa

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Shiki: da manga horror ad anime

 Spesso e volentieri mi sono chiesta: ma è mai possibile che un fumetto sia davvero horror? Insomma, senza sulla togliere a dylan dog, per me un fumetto non ha tutti gli ingredienti che occorrono per fare paura. Innanzitutto, non ha un sottofondo musicale, e senza quello, almeno per quello che mi riguarda, gran parte dell’effetto “paura” se ne va a farsi benedire.

Detto questo, si potrebbe aprire una disquisizione du cosa sia, in ognuno di noi, a scatenare la paura che un buon horror dovrebbe comunque far provare a tutti. Ma non credo proprio sia questa la sede, capitemi, o il buon dena mi manda a lucidare le scarpe del resto dello staff… 😀

Dicevo, appunto, che questo manga, intitolato apunto Shiki, appartiene al filone dei manga horror. Da qui tutto il blaterio di cui sopra. Di che cosa parla questo manga? In realtà la trama è piuttosto banale, è pur vero che qualsiasi fan del genere mi confermerà che non sanno più cosa inventarsi e ripropongono sempre la solita minestra sempre più riscaldata, ma in formati diversi. Insomma, questa cosa del manga horror per me è abbastanza una novità. Trovo molto più logica la scelta di farne un anime, dove almeno tra musiche, colori, voci e quant’altro si può avere un coinvolgimento a 360° di chi guarda.

Il manga parla di

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Legend of Koizumi: ecco il cast

Chi di voi non ricordasse il favoloso progetto di trasformare in un eroe degli anime l’ex primo ministro giapponese Junichiro Koizumi, può rinfrescarsi la memoria qui. Il ciuffuto ex premier non si è fermato al doppiaggio, (come ricorderete dalla sua performance in ultraman) ma è riuscito a diventare il protagonista per una battaglia per il possesso del mondo intero. Pesante, eh?

Comunque, io la prendo sul ridere, ma per i produttori la faccenda è tutt’altro che poco seria. Basta dare un’occhiata alla lista dei doppiatori confermati per rendersi conto che il progetto non punta certo ad essere un lavoro di nicchia.

Tra le voci confermate, finora, abbiamo nientepopodimeno che

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Keroro: il quinto film arriva assieme al gioco per DS

 Arriva keroro, una rana con il cuore d’oro, cantava giorgio vanni (e canta ancora). Insomma, da quando è arrivata, questa rana con il cuore d’oro ne ha fatta di strada, sia in giappone che in italia. Basti pensare che in giappone, come vi ho già detto nel titolo, il ranocchio più rotondo dell’universo sta uscendo al cinema col suo quinto film. Niente male davvero. D’altronde, come si fa a resistergli? è così rotondo e tenero… *_*

Ok, mi ricompongo e passo a darvi qualche info più concreta: il titolo sarà ???? ????????!????? ???????????!!, da leggersi Ch? Gekij?-ban Keroro Guns? Tanj?! Ky?kyoku Keroro Kiseki no Jik?jima de Arimasu! Facile, no? XD in italiano il titolo si può tradurre pressappoco con:

Luminous Arc: da videogame ad anime

 Cari lettori, care lettrici, ecco qua il momento che tanto aspettavate: la zia fa il suo ritorno su queste pagine con i suoi articoli pieni di cavolate e qualche news seria ogni tanto. Non vi tedierò con le mie vicissitudini, ma vorrei che sappiate che se non ho scritto per parecchio i motivi ci sono. Andiamo gente, ho scritto anche quando ero in giappone, quindi spero mi perdonerete se stavolta non ce l’ho fatta.

Insomma, basta con le parole al vento, e dedichiamoci invece alla news, che, concedetemi un parere personale già ora, mi rende particolarmente felice.

Non credo che la serie di rpg per nintendo DS che risponde al nome di Luminous Arc sia nota a molti, almeno a giudicare da quanti, chiedendo, rispondevano: e che è? se magna? bho, non lo so, mai sentito, ecc ecc. Insomma, il deserto totale. Ero arrivata anche a chiedermi se esistesse in italia. E invece, girovagando qua e là per la rete, trovo non solo che il gioco in italia c’è eccome, ma anche che raccoglie ottime recensioni anche da siti importanti. Eccone ad esempio una qui, ed un’altra qui.

Chiariamoci, io non intendo di certo indurvi a comprare luminous arc, eh XD La tiritera di cui sopra era un’introduzione al fatto che, dopo i primi due capitoli della saga,

Clive Barker e Ryuhei Kitamura insieme per un anime horror

 Nessuno resiste al fascino del giappone, noi mangofili, animofili e appassionati di figures lo sappiamo bene. Tuttavia, ci sono anche persone da cui non ci si sarebbe mai aspettata una passione per il mondo del sol levante. Capiamoci, ognuno è libero di coltivare le passioni che preferisce. C’è chi costruisce gundam da 3000 pezzi, chi fa cosplay (come la sottoscritta) chi non si perde una ricetta di suor germana, e via dicendo, ma ci sono persone dalle quali proprio non te lo aspetti. O almeno, per me è stato così.

Infatti un autore americano come Clive Barker, che scrive romanzi horror e thriller, non è il tipico esempio di scrittore che si rivolge al mondo degli anime per portare i suoi personaggi e le sue storie fuori dalla carta stampata. E invece, puff, eccolo qua a conversare amabilmente con niente meno che Ryuhei Kitamura, un regista assolutamente valido e apprezzato.

A quanto dice barker, in un’intervista che trovate in fondo all’articolo, l’idea di trasformare i suoi ibri in anime viene da numerosi fattori, uno dei quali è

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Semaforo verde per gli oav di saiyuki gaiden

 E insomma, questo manga non fa in tempo a finire che già arriva la notizia che al più presto saranno realizzati gli oav. E la notizia non viene dal primo che passa, ma da una fonte che più autorevole, almeno al riguardo di questo manga, non si può: è stata a stessa autrice, Kazuya Minekura, a rivelarlo pochi giorni fa. La mangaka ha infatti presenziato al Saiyuki festa 2009, evecnto svoltosi proprio in questi giorni, e ha detto che molto presto arriveranno gli oav di Saiyuki Gaiden.

Tuttavia le perplessità rimangono. Si tratterà di un solo oav o di una serie? la storia ricalcherà quella del manga o prenderà una piega diversa? Chi si occuperà di realizzare il progetto? Insomma, le domande fioccano, e le risposte, purtroppo, si fanno ancora attendere. Bisogna dare tempo al tempo, evidentemente, ma la mia personale e sicuramente discutibile opinione una cosa del genere si chiama lanciare il sasso e nascondere la mano. Se si vuole dare un annuncio simile almeno si dovrebbe dare qualche dettaglio in più, insomma, almeno dire chi ha dato l’autorizzazione, chi vuole sobbarcarsi l’onere del progetto. A me sembra quasi un tentativo di ricreare l’interesse attorno ad un manga che, appena finito, già aveva perso mordente tra il pubblico. Ovviamente posso sbagliarmi, ma la prima impressione è questa. Voi che ne dite?

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Un maniaco fra le squadre antimaniaci a Tokyo

 Ovviamente una cosa simile poteva succedere solo in giappone no? asd (si lo so che ci sono varie teorie che possono dirmi il contrario ma qua si vuole ridere e cogliere l’aspetto ironico della cosa quindi non gettiamoci subito nella sconfortante realtà).

Dunque, premessa: forse non tutti sanno che in giappone le misure prese contro i chikan, ovvero contro maniaci e molestatori, qua da noi potrebbero far sorridere, anche se le intenzioni sono del tutto serie. Ad esempio, vi sono vagoni della metropolitana accessibili soltanto alle donne nelle ore di maggiore affollamento, e ai piedi di molte scale mobili un grazioso adesivo vi ricorda, se indossate una gonna, a fare attenzione che nessuno dai gradini sottostanti vi stia riprendendo o fotografando la biancheria intima. Inoltre le donne, soprattutto quelle giovani, vengono sempre invitate a non stendere la propria biancheria intima troppo in vista e a tagiuzzarla per bene al momento di gettarla nella spazzatura.

Bene, oltre a tutti questi accorgimenti, per proteggere le proprie cittadine il governo giapponese ha anche avviato delle campagne di

The cup of tears: samurai in cg made in ireland

 Come potete immaginare già dal titolo, questo non sarà, con somma gioia da parte della sottoscritta, il solito articolo sull’ultimo anime, manga o live action in uscita. Non fraintendete, sono sempre felice di darvi le notizie che mi arrivano al riguardo, ma qualche volta fa anche piacere trovarsi a guardare un progetto innovativo, originale e sorprendente come quello di cui vogio parlarvi oggi. Certo, si spera che anche a voi ogni tanto piaccia uscire dal giro delle “solite” news XD

Allora, tanto per cominciare voglio dirvi che questo progetto ha in sè varie caratteristiche che a cui il pubblico medio di film d’animazione non è assolutamente abituato. Innanzitutto, è il primo film di samurai che so essere prodotto in irlanda,  utilizzando tra l’altro la tecnica della computer grafica.

A guardare il trailer, si ha quasi l’impressione di essere catapultati in un anime con le atmosfere di

Inubaka, in arrivo il live action

 Era da un pò che non giungevano su queste pagine notizie relative ai live action tratti da manga o anime, quasi cominciavo a sentirne la mancanza. E voi? asd.

Insomma, siamo di nuovo in aria di “sotto a chi tocca”. E a chi tocca stavolta, zia? Mi chiederete voi, cari rampolli. Ebbene, stavolta tocca a tale Inubaka, che tradotto in italiano significa appunto “matta/pazza per i cani”. A quanto pare, questo manga in fondo aveva già tutte le caratteristiche di un perfetto dorama, serviva solo che arrivasse il suo turno. E direi che al giorno d’oggi, con il boom di live action, soprattutto quelli in forma di dorama, trovare una collocazione per una storia di questo tipo dovrebbe essere tutt’altro che difficile. Allora, mi chiedo, perchè hanno scelto di farci un film e non un dorama? Bah, misteri.

Dunque, andiamo ad analizzare un pò nel dettaglio le caratteristiche di questo manga,

Suiiki, il nuovo manga dall’autrice di Mushishi

 Probabilmente non tutti voi conoscono questa autrice di cui nulla è stato pubblicato in italia, ma se siete mangofili incalliti è probabile che il suo Mushishi vi sia capitato tra le mani.

Ma andiamo con ordine. Lei si chiama Yuki Urushibara e in giappone è famosa per il suo manga Mushishi. In effetti, ho cercato le scans online e devo dire che mi è piaciuto davvero molto, sia come stile di disegno, non eccessivo ma comunque femminile e abbastanza delicato, sia come idea alla base della storia. Questa, appunto, si concentra sui mushi, che non sono forme di vita come le conosciamo noi: non sono nè

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Toriko: il manga copia uno dei mostri di dragon quest?

 Nulla è mai certo in casi come questo, lo sapete meglio di me (certo, tranne quando si parla di copie cinesi XD – per chi non capisse a cosa mi riferisco, ecco qui l’articolo al riguardo). Insomma, da una parte è vero che le immagini parlano da sole, ma dall’altra c’è sempre il beneficio del dubbio e della buona fede del “copione”.

Il caso ha voluto che l’ultimo capitolo uscito di Toriko, manga di punta della sueisha, fiore all’occhiello di shonen jump, sia attualmente sotto i riflettori proprio per questo motivo. Certo è che i sospetti di plagio non sono una buona pubblicità, nè per l’autore, nè per la casa editrice, quindi speriamo davvero che la situazione venga chiarita al più presto.

Ma cosa è successo esattamente? Bene, è semplice. Vedete l’immagine qui a lato? Ecco, raffigura un mostro che nel manga di Mitsutoshi Shimabukuro si chiama Grand Shark. Come potete vedere, è un cucciolotto a quattro zampe che sembra avere parecchio appetito. Vi sembra familiare? se la risposta è sì, allora probabilmente avete giocato a uno qualsiasi dei titoli che appartengono alla serie dragon quest, perchè il nostro amico fa spesso e volentieri la sua comparsa tra i vari titoli.

Allora, direte voi,

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