The Howl of Owl, capitolo 1 – Recensione Manga Project

di Regola Commenta

Salve a tutti, qui è Regola per l’ultima recensione di questa edizione del Komixjam Manga Project. Il lavoro che sto per presentarvi oggi, tuttavia, sebbene partecipi al concorso non può essere votato ai fini di eleggere il vincitore di quest’edizione per un ritardo nell’iscrizione: ciononostante è stato comunque distribuito per essere letto.

 

Il primo capitolo di The Howl of Owl, il lavoro presentato dalla coppia di autori (scrittore e disegnatore) che si firma Fukesuka è composto da 13 tavole e copertina, un pò poche ma comunque sufficienti per farsi un’idea del tipo fumetto e di storia che hanno intenzione di portare avanti. In queste tavole ci presentano il protagonista Owl durante scene di vita quotidiana, in quello che potremmo definire l’ultimo giorno della sua vita normale: per ragioni ancora ignote qualcosa in lui si “risveglierà” e lo porterà ad uccidere i suoi genitori, che scopriamo essere adottivi.

 

Per quanto riguarda la storia, non c’è molto da dire: mi permetto comunque di speculare inquadrando il fumetto (pescando nei cassetti della mia esperienza). A primo acchitto si ha a che fare con un seinen, un fumetto per un pubblico adulto, e gli elementi vengono comunicati al lettore non tramite i dialoghi ma con sguardi, frequenti inquadrature e primi piani del protagonista che lasciano trasparire angoscia e confusione. È una scelta rischiosa, quella di Fukesuka, poichè spesso è già difficile comunicare a parole: ma è anche questo il pregio delle storie “disegnate”. Sulla natura dei poteri di Owl ancora non sappiamo niente e sebbene gli occhi cambino nelle situazioni di “risveglio” non possiamo essere certi che questi siano legati alla vista. Leggendo The Howl of Owl non ho potuto fare a meno di pensare a un anime di successo di qualche anno fa, Darker Than Black, in cui persone improvvisamente sviluppano poteri e nessuna remora a usarli per uccidere: mi chiedo se questo lavoro abbia in qualche modo influenzato gli autori.

 

Per quanto riguarda l’aspetto artistico siamo di fronte a un fumetto ben disegnato: nel senso che ci sono margini di miglioramento (ci sono sempre) ma i continui primi piani in cui si evidenziano tanti particolari del protagonista sono molto chiari e ben disegnati; gli ambienti sono ben strutturati, sebbene non si armonizzi con la presenza di figure umane in alcune tavole. L’unica pecca, forse una scelta stilistica, ma comunque a che non sono riuscito ad apprezzare è l’assenza sulle tavole di tanto inchiostro: tutto appare troppo luminoso, poco tetro anche quando le scene lo sono (come il doppio omicidio di Owl).

Ricordo a tutti che oramai l’edizione di ottobre del contest è quasi finita, potete votare sulla nostra pagina di Facebook (accorrete in tanti!), mentre potete scaricare The Howl of Owl e gli altri fumetti in concorso qui.

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