Quicksilver e la ‘zona grigia’ dei cinecomics

Un nostro sogno di nerd si è avverato quando film sui supereroi hanno cominciato ad uscire. Un altro, quando sono cominciati i crossover tra i personaggi dei fim (nella Marvel, culminando in Avengers, ed ora anche nella DC).

E per gli appassionati Marvel ne rimane solo uno: vedere tutto l’universo narrativo trasposto su pellicola.

Come probabilmente saprete però questo non è possibile, dato che i diritti dei personaggi sono in mano a case di produzione differenti, e che tornano alla Marvel solo  se non viene prodotto nulla sul personaggio, come è accaduto con Daredevil (che tra l’altro potrebbe essere al centro di importanti novità, ma preferisco aspettare che i rumors vengano confermati prima di esporvele).

Però…c’è un però. Ci sono personaggi, infatti, che risiedono in una vera e propria ‘zona grigia’ e non si capisce quale casa produttrice ne abbia i diritti. Un esempio?

Il velocista Pietro Maximoff alias Quicksilver

Più ‘borderline’ di Quicksilver non si può: il personaggio è infatti sì figlio di Magneto (e quindi appartenente al franchise degli X-Men, quindi della Fox), ma è anche un’importante membro dei Vendicatori (Marvel, come casa di produzione).

E come ciliegina sulla torta, sia Joss Whedon(regista di Avengers: Age of Ultron) sia Bryan Singer (regista di X-Men: Days of Future Past) faranno apparire il personaggio nei film sopracitati (Per X-Men si conosce anche l’attore, Evan Peters).

Vista così, sembra un bel macello (che probabilmente verrà risolto facendolo apparire in due versioni differenti). Ma i presupposti per una battaglia legale ci sono tutti (e chissà, forse trasmetteranno anche quella).

In ogni caso la questione di Quicksilver fungerà da precedente per quando ci si troverà nuovamente in situazioni del genere…pensate solo a Namor (anche lui infilato sia nelle storie dei Vendicatori sia degli X-Men), o a Scarlet, sorella di Quicksilver (e quindi con gli stessi problemi)…staremo a vedere.