Miyazaki rinunciò a ritirare l’oscar per la guerra in Iraq

Notizia fresca e “apparentemente” leggera per accompagnare i lettori durante l’ultimo weekend di Luglio 2009.

Come forse non tutti sanno alla premiazione degli oscar del 2003 la categoria “Miglior Film D’animazione” venne vinto per la prima volta nella storia da un anime e non uno qualsiasi ma da Spirited Away, meglio conosciuto da noi come La città incantata del regista, sceneggiatore, scenografo, produttore Hayao Miyazaki (noto in patria fin dal suo esordio ma famoso nel resto del mondo solo dopo la vittoria agli Oscar).

Non penso occorrano le credenziali di questo brillante uomo ma se proprio qualcuno volesse capire quanta importanza riveste Miyazaki nel mondo degli anime/manga basta dire nomi come Lupin (la serie e il grandissimo film Lupin – il castello di Cagliostro), Heidi, Anna dai capelli rossi, Nausicaa della valle del vento, Conan il ragazzo del futuro e non ultimi in importanza La città incantata, il castello errante di Howl e Ponyo sulla scogliera.

 La vittoria di un anime su film d’animazione del calibro di “L’era Glaciale” della Dreamworks e “Lilo & Stitch” della Disney doveva ricevere tutti gli onori del caso e non per niente Miyazaki era stato invitato alla cerimonia di premiazione per il suo primo vero incontro con l’industria cinematografica mondiale ma inaspettatamente a ritirare il premio non fu il grande regista e fino a questo venerdi il motivo per cui Miyazaki non volle ritirare il premio rimase nell’ombra…almeno fino all’arrivo del Comic-Con di San Diego.

Questo venerdi la fiera ha visto l’ingresso in scena del grande regista che ha così dichiarato in merito alla premiazione 2003:

“La ragione per cui non ero qui per l’Academy Award è stato perché non ho voluto visitare un paese che è stato responsabile dei bombardamenti in Iraq. Al tempo, il mio produttore mi ha chiuso la bocca sulla questione e non mi ha permesso di dirlo, ma non vedendolo qui intorno oggi….A proposito: il mio produttore condivideva la mia scelta.”

Il vero motivo per cui Miyazaki non volle partecipare fu dunque il bombardamento (ancora oggi con ingiustificata motivazione) degli Stati Uniti comandati da un texano di nome George Bush Jr. al regime totalitario e apparentemente inoffensivo (in quel momento perlomeno) di Saddam Hussein. Che la scelta del regista fosse fondata o meno, essendo passata in sordida senza allertare il benchè minimo pensiero, si può dire che fu un’occasione sprecata, sia di protesta che di festeggiamento per il suo lavoro riconosciuto finalmente anche all’estero con tutti i fasti dell’occasione.

 Hayao ha inoltre dichiarato che è approdato in America dopo 6 anni da quell’esperienza in segno della profonda amicizia con il direttore creativo della Disney Pixar John Lasseter (anch’esso regista premio Oscar per Toy Story), il regista de “La Principessa Mononoke” ha quindi superato le ostilità con gli Stati Uniti solo per omaggiare e finalmente incontrare in patria il suo caro amico Lasseter.

Voi che ne pensate? Ha fatto bene Miyazaki in quell’occasione a rifiutare la premiazione? O è stato un modo sbagliato per condurre una protesta? perdipiù perdendo l’occasione di ricevere personalmente il merito dell’Accademy Award per il suo lavoro. Aspetto vostri commenti.

[Fonte: Comic-Con International]