Lucca Comics & Games 2012 – Report [Kirisuto]

di Kirisuto Commenta

Bene bene, a fiera finita è tempo di report e articoli specifici sugli eventi tenutisi. Regola ha già aperto la strada e io lo seguo a ruota. Preciso subito che, a differenza dei miei due colleghi, non ho partecipato ad eventi particolari. Quelli a cui ero davvero interessato li ho persi per orari fuori la mia portata; quando si parla di fortuna eh…

Quindi mi concentrerò sui vari aspetti generali della fiera facendo confronti con le 3 edizioni precedenti, quelle a cui ho partecipato.

 

Trasporti e Servizi di collegamento:

Ho passato a Lucca le notti dell’1, del 2 e del 3 Novembre. Ho viaggiato l’1 mattina e il 4 pomeriggio in treno. Entrambi i giorni erano festivi, quindi i collegamenti minori di numero, ma per quanto riguarda l’andata ciò non ha influito troppo: difatti sono partito da Treviso alle 5 del mattino. I treni hanno cominciato ad affollarsi solo a Prato, ma solo poche persone han dovuto viaggiare per l’intero viaggio in piedi. Non ho modo di sapere come fosse la stessa tratta in orari diversi da quelli da me percorsi o le condizioni delle tratte differenti, ma possiamo dire che non c’era motivo di lamentarsi. Diverso è stato il ritorno. Non voglio pensare a chi si se lo sia fatto in auto, ma anche in treno non si scherzava. Treni colmi oltre misura e persone che han perso due treni di fila per via di quant’eran piene le vetture; almeno avessero funzionato alla perfezione. Grazie a Dio non ci son stati ritardi di sorta tali da perdere le varie coincidenze, ma una porta si e una no (e non metaforicamente) non funzionavano. Ora, si va a parare sempre lì: questa fiera c’è da anni, decenni e ancora non si pensa ad intensificare il traffico ferroviario per quei giorni. Anzi, vi dirò di più: non servirebbe “intensificarlo” ma fare in modo che i giorni festivi abbiano lo stesso numero di treni in partenza che i giorni feriali. Visto soprattutto che il Lucca Comics (d’ora in poi LC) cade sempre su un week-end vicino al giorno dei Morti. Già questo ridurrebbe un po’ le rogne.

 

 Sono arrivato in treno e il mio B&B era vicino alle mura, quindi mi son sempre mosso a piedi. Leggendo in giro pare che il grande parcheggio fuori dalle mura messo a disposizione per il LC e servito di navette non sia stato usato più di tanto. Posso ipotizzare i motivi per cui sia “fallita” l’idea: costo del parcheggio, distanza, numero effettivo delle navette. C’è però da dire che questo tipo di servizi sta andando via via intensificandosi nel corso degli anni per evitare soprattutto la congestione del traffico nell’anello attorno alle mura. Le linee pubbliche di autobus risentivano del problema dei treni nei giorni 1 e 4 (pochi collegamenti causa festività).

 


Organizzazione Generale e Padiglioni:

Quest’anno vi sono state alcune modifiche nella disposizione dei padiglioni, infatti in piazza S. Michele non trovavamo più lo stand con gli editori al suo interno che occupava tutta la piazza, ma un piccolo spazio coperto dedicato ad Assassin’s Creed. Il padiglione in questione è stato spostato in una piazza dietro piazza del Giglio. La Citadel si è ingrandita: si potevano trovare diversi stand lungo il tratto di mura che collegava la Citadel e il palco. Arene per il combattimento con la spada, negozi di gadget vari (dallo steampunk al gothic), lo stand dell’Umbrella Corporation che, vista l’uscita del nuovo film, quest’anno si è presentata in grande stile. E altri stand utili ai cosplayer con accessori e abiti vari. Il Japan Palace non è cambiato di una virgola. Al piano terra bancarelle di tutto il ben di Dio possibile immaginabile in fatto di gadget, action e static figures, artbook originale, cd di OST, manga originali e tanta altra roba, al primo piano stand dedicati ai disegnatori, sale per conferenze in materia di Sol Levante e ciò che lo riguarda, mostre (tra cui una dedicata al Lucca Project) e stand dedicati ai cosplayer. Ah, e, ovviamente, erano presenti pure bancarelle di negozi italiani che vendono oggetti importati direttamente dal Giappone. Ed è proprio qui al Japan Palace che io, Bila e Regola abbiamo fatto spesa; ma non per noi. Ci saranno sorpresine, oh sì. Sorpresine belle.

 

 Ho sentito persone criticare la disposizione degli stand all’interno dei padiglioni: troppo stretti i passaggi è il problema più riscontrato in assoluto. Analizziamo bene la questione: quest’anno ci sono state più di 180.000 persone in totale (se ricordo bene i dati 50 mila, 56 mila, 58 mila e 16 mila… migliaio più migliaio meno). Un nuovo record rispetto alle 155.000 dell’anno scorso. E’ vero che con numeri del genere aggirarsi per il padiglione degli editori in piazza Napoleone e l’area Games è molto molto difficile. Non impossibile, ma sicuramente poco agevole. Soprattutto quando si è tutti con uno zaino o una borsa. Quindi che fare? Meno stand per padiglione, più padiglioni e il gioco è fatto direte. Giusto, ma il numero delle piazze non è infinito. Allora si facciano dei padiglioni enormi come quello dell’area Games fuori dalle mura. Questa è una soluzione fattibile, ma è davvero pratica? La situazione corrente non è perfetta, sono d’accordo, ma al momento è la migliore che riesca a pensare restando nell’ottica del LC come fiera cittadina. Infatti se si volesse fare una mera fiera del fumetto, come tante ce ne sono in giro per l’Italia (Torino e Roma per dirne due) si potrebbero organizzare diversi padiglioni enormi, mettere tutti gli stand assieme e saremmo a cavallo. Ma Lucca non è diventata la seconda più grande fiera a livello europeo (e la terza a livello internazionale sorpassando quella di San Diego) perchè “c’ha più roba”. Almeno non solo per questo: ci sono mostre tenute in palazzi storici, la possibilità di usufruire degli esercizi della città per ampliare la fiera stessa (penso all’area Movie che quest’anno ha portato proiezioni parecchio interessanti e in buona dose), insomma, io penso, il fatto stesso che si tenga a Lucca con tutto ciò che ne comporta. In definitiva, ci sono diversi margini di miglioramento della condizione attuale, ma qualsiasi altra soluzione ho idea non renderebbe altrettanto; quantomeno io non riesco a pensarne nessuna che sia tale. Non mi pare io abbia altro da aggiungere in merito all’organizzazione della fiera. Beh ogni casa editrice ha portato novità in numero limitato che verranno poi serializzate da Novembre. Io mi sono fiondato su Godeath della J-Pop; annunciato da tanto di quel tempo, ormai, che quasi m’ero dimenticato fosse in lista tra le serie da iniziare.

 

 Cosplay:

Last but not least, i cosplayer. Ora, tutte le considerazioni che seguono sono personali e dipendono da quanto ho potuto vedere in questi giorni di fiera. Un’opinione complessiva. I cosplay quest’anno sono stati di più: più dell’anno scorso, in cui c’era stato un calo, e tanti quanti due e tre anni fa. Mettendo in un angolo chi si mette addosso una semplice casacca dell’Akatsuki o un cappello di Ace, devo dire che la varietà sta man mano aumentando. Non ci sono stati temi predominanti, ma cosplay che prima d’ora non s’erano mai visti hanno dato nell’occhio; tra questi possiamo mettere i Deadpool: spuntavano come funghi e alcuni di questi avevano proprio l’indole dei casinari, i Pokémon umanizzati: quest’anno andavano parecchio e primo tra tutti, a parte Pikachu, troviamo Umbreon, ed infine: steampunk. Già l’anno scorso, nel giorno di massima affluenza, avevo scorso due o tre cosplayer vestiti in stile steampunk, ma quest’edizione ce n’erano un sacco e alcuni con dei livelli di cura per i dettagli incredibili. Tanto che, oltre alla parata della ormai nota 501° Legione e alla parata dell’Umbrella Corp., a LC2012 c’è stata la prima (spero di una lunga serie) parata steampunk. La qualità generale dei cosplay mi è parsa buona, con alcuni picchi d’eccellenza e/o originalità. Non ha piovuto e ciò ha dato modo di portare anche cosplay “leggeri”, oltre che elaborati (se piove ti sfido a portare le ali di Erza di Fairy Tail). Almeno per quel che ne so io avrebbe dovuto piovere domenica, ma fino alle 14 il tempo ha retto.

 

Tutto sommato una fiera a cui vale sempre la pena andare, visto che tutti i vari disagi vengono sempre ripagati. A maggior ragione se si trova bel tempo.

Io vi lascio, ma continuate a seguirci perchè sia bila che Regola hanno approfondimenti per voi!

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