Finalmente mi sono dedicato alla lettura di quest’albo che è tanto stato osannato dalla critica e che per ora tiene in trepidazione tutti gli appassionati di questa saga per via della imminente realizzazione del film. Fare una vera recensione della Graphic Novel onestamente è un’ impresa abbastanza ardua e francamente mi sembra quasi irrispettosa nei confronti dell’opera stessa. Watchmen non è semplicemente un “fumetto” è un opera intrisa di filosofia e misticismo, che ha preso forma, per citare lo stesso Moore, dalla sua voglia di scrivere qualcosa sui super eroi sebbene l’unico “vero” super eroe sia il Dottor Manhattan che ha molto di super e poco di eroe. L’opera di Moore è un mondo che vive pulsante sotto le mani del lettore che riesce a respirare l’aria malsana della new york dell’ucronico 1985 dipinto da Gibbons attraverso gli occhi dei vigilantes ormai desueti e fuorilegge a causa del decreto Keene e illumina punti oscuri grazie alla storia della storia, i racconti del vascello nero. La lucida follia di personaggi come Rorschach fautore della giustizia sempre a comunque anche a costo di decadere moralmente; la mente superiore di Ozymandias che vede oltre i semplici concetti dell’uomo comune, la cinicità del Comico, l’umanità di Spettro di seta e del Gufo Notturno contrapposti all’assoluta alienazione di Doc Manhattan collimano perfettamente dando una visione a tutto tondo del mondo stesso. Solo dopo aver letto questa immortale opera ho capito perchè un coro di fan sia inorridito all’idea della realizzazione del film, visto che qualcosa di tanto maestoso messo nelle mani sbagliate potrebbe perdere ogni suo senso, radicato nell’uso delle parole e nelle evocative immagine utilizzate con maestria per lo stato di grazia di Gibbons. Onestamente non mi rimane che augurare buona lettura a tutti perchè nessun amante dell’ottava arte deve esimersi, secondo me, dalla lettura di questa geniale; un’opera che ad oltre vent’anni dalla sua pubblicazione rimane attuale e visionaria.
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