L’Angolo del Blurry – Arrivederci!

… Quando si ama davvero qualcuno si diventa capaci di sostenere qualsiasi sacrificio, si acquista la forza di intraprendere anche la strada più dolorosa pur di lasciare all’altro la libertà di essere ciò che è, vivere, crescere, svilupparsi ed essere felice.

E’ così ragazzi: questo potrebbe essere il mio ultimo post su Komixjam. A lungo avevate chiesto un nuovo Angolo del Blurry, e mi dispiace molto ricambiarvi con quella che a tutti gli effetti è la dichiarazione della mia dipartita.

Nella mia testa questo finale doveva essere diverso; avrei tanto voluto riuscire a tradurre per voi ogni parola di Kishimoto, fino all’ultimo capitolo. E avrei voluto, in quell’occasione, scrivere un lunghissimo post in cui vi avrei raccontato tutte le emozioni e le gioie che ho tratto dall’accompagnarvi settimanalmente, per tre, quattro anni, alla scoperta di quello che definirò sempre e comunque uno dei migliori manga della storia. A quanto pare, questo non accadrà.

Il problema, amici miei, è che la mia vita adesso diventa ogni giorno più complicata e si allontana sempre di più da quello che ho potuto fare negli ultimi anni. Non che questo mi faccia saltare di gioia, ma è pur sempre la vita professionale – e anche “sociale” – che ho scelto, e di questa scelta rimango fermamente convinto.

Non prendiamoci in giro: tre anni fa, quando sono approdato su Komixjam, ero poco più che un ragazzino borioso e pieno di sé che reclamava a gran voce un ruolo, un riconoscimento. Come Naruto desidera diventare Hokage per dimostrare a tutti il suo valore, io volevo provare a tradurre, meglio di chiunque altro, più di chiunque altro. Con il tempo sono cresciuto: sono rimasto convinto di certe mie idee, di certi valori ai quali ho sempre dato importanza, ma ho anche capito che nessuno a questo mondo ci può dare la certezza di ciò che valiamo. Possiamo diventare i più grandi in tutto ciò che vogliamo – impegnandosi si può fare quasi tutto – ma finché non sentiremo la soddisfazione provenire da dentro di noi, e non dall’apprezzamento altrui, ci sentiremo sempre fallimentari e non riusciremo a levarci di dosso il bisogno spasmodico di dimostrare chi siamo.

Nella vita ci vogliono elasticità e dolcezza. L’elasticità serve per essere capaci di adattarsi a qualsiasi cosa ci accada intorno, ed è una qualità che ci rende l’esistenza molto più facile. C’è chi la possiede innata, c’è chi deve lavorare sodo per arrivarci, e c’è chi non ci arriva mai. La dolcezza serve per apprezzare dei lati di sé che altrimenti tenderemmo ad escludere, a negare. E’ un po’ quella che Naruto usa per mettere a tacere la propria parte malvagia. Ognuno di noi, quotidianamente, può fare una cosa del genere. Credo sia molto importante. Ognuno di noi, in fondo, ha un Kyuubi in fondo al proprio cuore e cerca di controllarlo, di incanalarlo in qualcosa, di usarlo per ricevere una forza che nient’altro può dare.

Non credo di avere molto da insegnarvi: anche sul giapponese, eheh, sono un po’ arrugginito, e tradurre diventava sempre più difficile e il dizionario mi faceva sempre più spesso compagnia. Di questo non mi vergogno: nella vita ho scelto di fare tuttaltro, e per realizzare il mio obbiettivo devo necessariamente rinunciare a qualcosa. E, guardate, non è che io mi aspetti chissà cosa dalla vita… Farò il medico, forse il ricercatore, vorrei avere una famiglia, degli amici fidati sempre intorno, e la capacità di rimanere sempre onesto intellettualmente. Credo moltissimo nell’importanza di riuscire a diventare esseri umani degni di questo nome per poter formare una nuova generazione, ed è quello che raccomando a tutti; viviamo in un mondo che i nostri predecessori ci consegnano mezzo devastato: esattamente come Shikamaru dobbiamo capire che difendere il “Re” è la cosa più importante che ci sia.

Se penso a questi anni passati con voi, vedo innanzitutto le bellissime esperienze fatte con Dena, Cipo, Alex, Echoes, Akito e tutti gli altri: momenti di divertimento vero, libero, incontro con persone che si sono fatte conoscere e hanno reso possibile la creazione di uno splendido rapporto. Questo è il più grande valore che mi porterò dietro da questa esperienza, e non solo per i prossimi due o tre mesi, ma finché il mio cuore continuerà a battere. Ringrazio soprattutto Dena per aver sempre creduto in me e per aver tollerato così tante volte la mia incostanza. Molto spesso la gratitudine che i fan hanno mostrato verso di me sarebbe tutta da inoltrare a te.

Poi ragazzi, io ringrazio voi che mi avete letto per tre lunghi anni e anche qualcosa di più. E’ stato un onore, un privilegio poter entrare nelle vostre case e nelle vostre teste. Ci siamo incontrati ovunque, a Lucca, all’università, in giro… E ogni volte mi avete coperto di complimenti e di gratitudine. In realtà, però, sono davvero soltanto io quello che dovrebbe esservi grato: senza di voi, senza la vostra intelligenza, senza la vostra volontà di ascoltare anche le mie dissertazioni meta-linguistiche, questa esperienza non avrebbe avuto il minimo senso. E invece così vale oro. Non dimenticherò mai il padre di un ragazzino che a Lucca si avvicinò a me e mi disse: “Da quanto legge le tue traduzioni vuole imparare il giapponese… Sei diventato il suo mito”. Amici, io non ho fatto niente e non mi sento creditore di niente, ma se quello che ho fatto, se le parole che ho scritto, se i miei sforzi per rendere ciò che scrivevo sempre migliore sono serviti anche solo un pochino per farvi capire che i sogni esistono e che si possono realizzare, beh… allora posso davvero iniziare a pensare di aver fatto qualcosadi buono, al di là di tutto.

La vita che abbiamo è questa, e pare che sia una sola. Io adesso andrò e mi avvicinerò alla realizzazione dei miei obiettivi, forte di tutto il bagaglio che ho accumulato in questi anni. Voi, però, dovete credere in ciò che volete. E se pensate di non volere nientedi particolare, beh, forse allora dovreste davvero cominciare a cercare qualcosa per la quale valga la pena vivere. I sogni hanno un senso, le passioni sono il nostro motore: usate la vita per essere felici, usatela per credere nelle vostre passioni, non crediate mai che siano troppo stupide o che voi non siate abbastanza bravi da realizzare i sogni che avete. Naruto ci insegna proprio questo: tutti, anche chi sulla carta parte anni luce lontano dagli altri, alla fine può diventare grande: ed essere grande significa soprattutto riuscire a realizzarsi, e nessun sogno è mai insignificante. Nella vita si cambia idea centomila volte, no? Verissimo… Però ragazzi, se mi guardo indietro, sono felice di aver dedicato tutto questo tempo al giapponese, alla musica, allo sport… Sento che la mia vita non è mai stata vuota, e spero che anche voi capiate quanto questa ricchezza interiore sia importante.

Ci rivedremo? Magari sì… Resterò da queste parti, questo è sicuro. Non sarò mai troppo lontano da non riuscire a dire la mia, e magari la mia forma tornerà per un capitolo ogni tanto. Questo, però, vuole essere comunque un addio. E che dire di più? Vi ho lasciato la mia “eredità” spirituale, quelle due cavolate che penso di aver capito. Tempo di andare, ragazzi, spero che vi siate divertiti quanto mi sono divertito io.

Credete nei sogni!

Blurry