Un saluto sudaticcio dal Blurry!
L’appuntamento di questa settimana merita un incipit tuonante, fulminante e concitato. Perchè? Perchè è di polemica che si tratta, cari signori. Anzi, sapete cosa facciamo? Istituiamo un vero e proprio processo, con tanto di imputati, giudice, giuria e testimoni! L’angolo del Blurry si sposta nel palazzo di giustizia!
Sono pazzo? Forse. In tal caso, comunque, penso proprio di essere in buona compagnia.
Sì, un processo dunque. “ E chi è l’imputato?” mi chiederete. “Masashi Kishimoto” rispondo io.
Shock. Ma come? Masashi Kishimoto? E cosa avrebbe fatto per meritarsi di comparire di fronte alla giuria? Ma soprattutto, chi è che l’ha citato in giudizio? Questa è l’unica risposta che ho, quella più sconvolgente e insensata: i suoi stessi fan! Sì, proprio loro! La vicenda si fa sempre più intricata. Vedo già le vostre facce incredule, mentre il povero Kishimoto entra nell’Aula a testa bassa, in manette, scortato da due agenti. Di quale crimine orrendo si è macchiato? Perchè i fan di Naruto lo vogliono in croce?
Diamo una risposta anche a questo questito? Proviamoci: ha fatto andare Naruto ad allenarsi con un ranocchio equivoco che ha parlato di cose oscene e volgari: l‘energia della Natura!
Scherzi a parte, ragazzi, l’ultimo capitolo ha suscitato in moltissimi una vera e propria nevrosi che personalmente non condivido neanche un po’. La cosa forse più assurda che sia stata detta è che questa altro non è che la brutta copia dell’allenamento di Goku ai tempi della Genkidama, anch’essa – mah -costituita dall’energia della natura. E’ stato detto che lo stratagemma dell’allenamento è banale e scontato. D’accordo che ognuno ha le proprie opinioni, ma facciamo lo sforzo di essere equilibrati nei giudizi che diamo.
Anzitutto, Naruto è uno shounen manga. Uno shounen manga particolare, con personaggi ben caratterizzati, con molta introspezione, con un impianto concettuale ben costruito, ma resta pur sempre un manga il cui scopo di fondo è mostrare le avventure dei protagonisti tra un comabattimento e l’altro. Uno stratagemma narrativo a cui ogni shounen manga ricorre ciclicamente per consentire al personaggio di turno di raggiungere un livello di forza e abilità adeguato a quello, crescente, dei suoi avversari, è quello dell’Allenamento. Può sembrare banale, può sembrare una soluzione poco nobile e poco avvincente al livello di spettacolarità, ma spesso è proprio l’unica soluzione effettivamente praticabile quando è oggettivamente necessario ripristinare un equilibrio di potenza tra i personaggi. Quello che stupisce maggiormente, in questo frangente, è constatare che le stesse persone che stanno criticando aspramente Kishimoto per la scelta dell’allenamento di Naruto e per la – presunta – banalità e scarsa originalità di questo espediente, sono poi assoluatamente entusiaste di Bleach e degli allenamenti di Ichigo & soci – grottesche sedute in cui il personaggio di turno si dedica alla distruzione di un paio di montagne blaterando frasi improbabili e uscendo poi immensamente potenziato da questa simpatica vacanzina che si è preso dalla trama principale. Dopodichè, ovviamente, torna a combattere e sgomina i nemici continuando a blaterare frasi che fanno impallidire anche i più squallidi cliché da shounen manga.
Gli allenamenti in Naruto hanno due caratteristiche che li distinguono neattamente da quelli presenti in altri manga: 1) Sono spiegati e motivati; 2) non fanno miracoli. Proprio sul secondo punto credo sia necessario riflettere: in Naruto l’allenamento non è mai garanzia di riuscita. Basti pensare a Naruto, che per adesso non ha mai seguito un allenamento andato a buon fine, tra imprevisti e sfighe varie. Il caso di Sasuke è diverso, perchè lui è un personaggio creato per i fan boys che non concepiscono che un personaggio possa avere dei limiti, e dunque viene potenziato con un andamento sempre crescente proprio per poter “pownare” qualsiasi cosa si muova e far contenti i fanboys che non leggono i manga, bensì guardano i personaggi che “pownano” e “ownano” – e infatti molto spesso non hanno neppure un’idea di chi siano gli altri characters del manga in questione.
E poi, non mi si venga a dire che il concetto di “energia della Natura” è stato copiato da Dragonball… Questo è ridicolo. In Naruto questa “energia” ci è stata presentata come un concetto che sarà spiegato, chiarito, al quale sarà dato un impianto teorico – come quasi sempre accade in questo manga! In Dragonball è persino ridicolo parlare di “concetti”. In Dragonball le cose accadono “perchè sì”, senza una spiegazione o un perchè. Il fatto che la Genkidama venga creata con l’energia della Natura rimane per tutta la serie un’idea buttata lì, senza spiegazione, semplicia parole vuote di ogni significato. In Naruto esiste un impianto teorico e concettuale che richiede coerenza interna, e dunque ogni cosa viene spiegata e inserita in questo contesto. Dunque, direi che siamo di fronte a cose ben diverse l’una dall’altra.
Un’altra cosa che mi fa davvero sbellicare è l’incoerenza di moltissime persone. Si passa con estrema disinvoltura dal dire che Naruto è il miglior manga sulla faccia della terra al completo linciaggio di Kishimoto e della sua creazione. Molte persone gridano al capolavoro per un capitolo e dicono che Naruto è il peggior manga mai visto non appena esce il capitolo successivo: giudizi che si ribaltano da un capitolo all’altro! Insomma, un minimo di equilibrio nei giudizi non farebbe certo male, soprattutto quando poi queste stesse persone vanno pazze per shounen manga di una banalità sconcertante.
Ho come l’impressione che molta gente soffra di quella che io chiamo la “sindrome del fan perennemente insoddisfatto“. Vogliono un manga d’azione ma anche di strategia, introspettivo ma con dialoghi brevi, personaggi caratterizzati bene ma anche solo combattimenti, scontri spettacolari ma anche verosimili, una trama ben approfondita ma senza capitoli di passaggio, un manga lungo ma anche breve, personaggi straforti ma anche realistici. Insomma, come si suol dire, la botte piena e la moglie ubriaca. E’ chiaro che tutto non si può avere.
A maggior ragione, deve poi essere chiaro che Naruto è e rimane uno shounen manga. Ergo, non ci si può aspettare che si discosti troppo da questo genere e che non ne utilizzi mai i tipici cliché. Anzi, forse dovremmo addirittura ringraziare Kishimoto per essere così abile a sfruttare tali clichè reinterpretandoli in modo nuovo ed originale, arrivando addirittura a crearne di nuovi che saranno usati dalle generazionai di mangaka a venire. Naruto è uno shounen che ha il grande pregio di riuscire a coniugare aspetti narrativi molto diversi, miscelandoli in una “zuppa” dal sapore unico ed originale, dove i singoli ingredienti non si riconoscono più essendo completamente integrati gli uni con gli altri. Ovviamente, per ottenere questo risultato non si può eccedere troppo con i singoli ingredienti, altrimenti si rischierebbe di spezzare l’equilibrio e rovinare irrimediabilmente il sapore del tutto. Naruto fa bene quello che Kishimoto ha descritto come il suo dovere; al di fuori di questo, al di fuori del contesto di uno shounen manga come tanti altri è inutile lamentarsi perchè Naruto è carente in certi aspetti: semplicemente è così che deve essere, e al momento è oggettivamente difficile dare torto a chi lo definisce un manga rivoluzionario, innovativo, visionario per certi aspetti. Insomma, è oggettivamente un gran bel manga, con buona pace dei critici dell’ultim’ora che magari lo leggono solo per vedere Sasuke che powna l’Hachibi.
Sia chiaro: questa è la mia personale opinione. Con ciò, non voglio offendere nè accusare chicchessia. Semplicemente, mi è sembrato giusto esprimere il mio parere circa certe sparate che sono state ubiquitarie negli ultimi tempi. Nessuno si senta attaccato da ciò che ho scritto, non è mia intenzione e neppure mi interessa. Come vi avevo detto, in questa rubrica esprimerò sempre il mio parere senza censurarmi, come penso sia giusto.
Infine, non pensate che prima di giudicare questa fase del manga dovremmo permettere a Naruto di cominciare almeno l’allenamento, dato che ancora non ha mosso un dito? Scommettiamo che poi i giudizi escono fuori meno affrettati?
PS: E basta con ‘sta storia del dialetto, io l’ho spiegato mille volte perchè sia necessario usarlo. Se poi un’ vi garba, un’ so proprio icchè farvi! XD