Hidashi no Gen bandito dalle scuole di Matsue

di Silvia Letizia Commenta

Nella città di Matsue, a sudovest del Giappone, è stato deciso, a Dicembre dell’anno scorso, di eliminare dagli scaffali delle biblioteche delle scuole elementari e medie tutte le copie del manga Hidashi no Gen di Keiji Nakazawa. La decisione è stata presa in seguito ad alcune lamentele espresse riguardo il modo in cui il manga storico descriveva i modi violenti delle truppe Imperiali dell’Armata Giapponese. In particolare è stato detto che “i bambini avrebbero avuto un’idea distorta di quanto è successo dal punto di vista storico, perché il manga descrive atrocità compiute dalle truppe giapponesi che non hanno mai avuto luogo.”

Il manga contiene, infatti, episodi durante i quali le truppe giapponesi decapitano e pugnalano cittadini di altri paesi dell’Asia. Eventi storici, come il Massacro di Nanchino, e altri crimini di guerra compiuti dalle truppe giapponesi nel corso della Seconda Guerra Mondiale sono contestanti periodicamente dai nazionalisti giapponesi e dai revisionisti che negano che tali eventi abbiamo mai avuto luogo.

La commissione che ha decretato la rimozione delle copie del manga dalle biblioteche delle scuole della città di Matsue, si è appellata più ai contenuti violenti del manga stesso che non a in accuratezze storiche. La vedova di Keiji Nakazawa, Misayo Nazakawa, ha detto che tutti gli eventi violenti descritti nel manga erano invece stati descritti in maniera più lieve proprio per renderne possibile la lettura ai più giovani.

Hidashi no Gen è stato pubblicato inizialmente nel 1973 sulla rivista Weekly Shonen Jump della Shueisha. La storia ha per protagonista Gen Nakaoka, un personaggio basato sulla vicenda personale dell’autore stesso. Nakazawa aveva sei anni quando il bombardamento di Hiroshima uccise duo padre, le sue due sorelle e suo fratello. I dieci volumi totali che compongono la serie di Hidashi no Gen hanno venduto più dieci milioni di copie e sono stati tradotti in Inglese, Russo, Coreano, e molte altre lingue.

Tomoko Watanabe, il fondatore del gruppo ANT-Hiroshima, ha dichiarato “Il manga descrive certamente delle scene brutali, ma i bambini sono intrinsecamente in grado di cogliere l’essenza della storia – e cioè che le persone devono vivere nonostante le difficoltà. Dobbiamo fidarci dei bambini e lasciargli leggere quello che vogliono leggere.” Inoltre, la commissione per l’educazione della città di Hiroshima l’anno scorso ha aggiunto Hidashi no Gen al materiale scolastico per gli studenti del terzo anno delle scuole elementari come parte di un progetto per l’educazione alla pace. Un gruppo di protesta, a quel punto, aveva lanciato una petizione contro la città, affinché il manga fosse ritirato dal progetto scolastico dichiarando che mostrava solo una faccia della medaglia.

[ Fonte | ANN ]
[ Fonte | Wikipedia ]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>