Frigidaire e I Colori della Ceiba per il volontariato a Lucca Comics & Games 2013

 La maggior parte della gente (e, se devo essere sincero, anche io fino a qualche anno fa) pensa all’evento fieristico di Lucca come a qualcosa di “leggero”, fatto di colori, musica e divertimento e lontano anni luce dal mondo reale e dalle sue brutture. Sebbene questo sia, sostanzialmente vero, dal momento che il Lucca Comics & Games nasce, principalmente, come una “zona franca” in cui dominano la fantasia e la spensieratezza, è anche vero che, al suo interno e durante i giorni in cui si tiene la manifestazioni, si organizzano conferenze, incontri e dibattiti sui più svariati argomenti e che, spesso e volentieri, convergono su tematiche reali e dai profondi contenuti sociali.

 Il mio primo giorno alla Fiera di quest’anno (sabato 2 Novembre) si è aperto proprio con la partecipazioni ad una di queste conferenze, organizzata da Cesvot (il Centro Servizi Volontariato della Toscana) alla quale hanno preso parte due realtà tanto distanti nella ideologia di base, quanto vicine (in maniera sorprendente) nello spirito che le guida. La prima di queste, “Frigidaire” credo (anzi, spero) non abbia bisogno di presentazioni: la “realtà sociale” (credo che sia una buona definizione) voluta da Vincenzo Sparagna che ha fatto della satira e della comunicazione “popolare d’èlite” il suo emblema, si occupa, ormai da tempo, non solo di “smascherare” le brutture del nostro Paese in maniera ironica e coscienziosa, ma ha anche intrapreso, attraverso gli autori che collaborano alla sua realizzazione, una serie di campagne nel sociale basandosi sull’idea che il fumetto, lungi dall’essere solamente un “media di intrattenimento”, risulta un’efficace strumento di comunicazione “seria” e capace di scuotere, in una sola vignetta, le coscienze delle persone.

 Proprio su questo principio si è basato il lavoro dell’Associazione di Volontariato “I colori della Ceiba“, secondo, ma non per questo minore, ospite della conferenza, che nell’ultimo anno ha portato avanti un progetto tanto semplice quanto significativo. I membri dell’organizzazione, infatti, hanno mostrato, attraverso foto e video di forte impatto, l’attività svolta in Perù, incentrata sul sostegno ai bambini. L’Associazione, attraverso lo strumento del disegno, ha permesso ai bambini peruviani di esprimere le loro sensazioni, il loro stato d’animo, le paure e le gioie, in una mostra di opere realizzate dai giovani studenti del Perù per spiegare cosa è il volontariato, come esso agisca, quali siano gli scopi e gli obiettivi che si prefigge. Un modo diverso e d’effetto (almeno a mio parere) per discutere di una attività importante e fondamentale, quella del volontariato, che accomuna milioni di persone nel mondo ma che, nonostante l’ampia diffusione del suo “messaggio”, fa ancora fatica ad essere abbracciata in modo universale dalla popolazione mondiale. Il video presentato, che mostra i bambini alle prese con i disegni, grazie all’utilizzo degli strumenti che l’associazione ha donato loro (matite, colori, album, cartelle per raccogliere le piccole opere), e lo stretto rapporto instaurato tra gli stessi volontari e i giovani artisti, comunica, in maniera semplice e diretta, la passione profusa dagli attori di questa iniziativa, la gioia dei bambini e, in generale, un senso di pace e tranquillità che solo una attività come questa può donare alle popolazioni bisognose.

 Tra gli ospiti e relatori della conferenza era presente anche Giulio Laurenzi, artista che collabora ormai da tempo con la rivista “Il Nuovo Male” il quale, tempo fa (e ne parlammo anche su queste pagine) realizzò un cortometraggio animato, per Emergency, proprio sul tema volontariato e solidarietà, concentrando l’attenzione su un altro problema fondamentale di cui, spesso, i bambini sono le vittime più numerose: la presenza di mine antiuomo nelle zone devastate dalla guerra. Vi lascio con il video, sperando che in queste poche righe sia riuscito a “scuotere” almeno un poco i vostri animi.

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