Dolce Hanami

di Redazione 1

Terabyte e terabyte di documentazione su uno dei fenomeni più dolci di questa terra ed uno degli eventi più caratteristici che esistano in Giappone, questo è l’hanami. Ormai tutti voi saprete, chi alla perfezione e chi a grandi linee in cosa consista l’avvenimento ma vediamo di dare comunque un’infarinatura generale con una piccola sorpresa “Dulcis in fundo”.

Approfondiamo quindi prima l’argomento Hanami lessicalmente e diamo qualche cenno storico geografico. Innanzitutto il significato vero e proprio, questa parole è composta da due kanji: quello di fiore 花 (はな) che viene pronunciato “hana”, e quello del verbo vedere 見 (み) “mi” con la piccola puntualizzazione che per creare realmente il verbo vedere è necessario aggiungere la desinenza る“ru” e che quindi diventa 見る“miru”, non centra direttamente con la spiegazione del lessico ma è sempre meglio essere chiari e precisi. Come dicevamo prima il risultato è 花見 (はなみ) “hanami” o ancora meglio, come in molti dicono お花見 “o-hanami” nel quale la “o” è la particella onorifica che sta a sottolineare l’importanza e la grandezza della cosa. Infatti quella che è diventata pian piano una sorta di festa ormai internazionale, con tutte le sue numerose manifestazioni in tutto il mondo ha radici molto profonde che imbevono la sua storia nell’antichità del Giappone.

Iniziata durante il Periodo Nara (710-784) dove ci si iniziava a concentrare nello studio della natura per carpirne la bellezza delle sue trasformazioni attraverso la fioritura, i soggetti originali erano i fiori di prugno. Col passare del tempo fu dato spazio sempre più al ciliegio che si impose definitivamente nella tradizione giapponese. Il fatto però che rese così robusto e sacro nel tempo questo fenomeno fu anche la credenza, che si diffuse in quei tempi, secondo la quale gli Dei avessero la loro dimora nei fiori.

In primis nella corte di Kyoto, successivamente estesa su tutto il territorio, si iniziò a pregare le divinità attraverso la contemplazione dei fiori, i fiori di ciliegio 桜 “sakura”. Quale occasione migliore per i devoti se non quella dell’inizio primavera quando i ciliegi fioriscono offrendo una vista stupenda? Ed è proprio qui che nasce la festa dell’hanami, in cui ogni anno ci si riunisce ad assistere allo spettacolo gustandosi sotto gli alberi deliziosi spuntini. Che il fenomeno faccia pubblicità mondiale al ciliegio in fiore?

Un esempio è dato nelle zone occidentali del mondo che per questioni di estetica, di moda e quant’altro si possa pensare sono in voga le Cherry Blossom Cakes, torte normali o nuziali a tema sakura. Sinceramente hanno ben poco del grande culto orientale, ma c’è ben poco da fare gli snob difronte a creazioni del genere.

Aspettando Aprile per ammirare le prime schiuse buona visione, almeno di queste foto.

[via|lovelynotes]

Commenti (1)

  1. E’ un fenomeno di eterne preporzioni e mi affascina alquanto. Poter ammirare un ciliegio in fiore � davvero magnifico. La prima foto, dov’� ritratto un ciliegio, lo prova….

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