Cosa sapere sulla Katana?

di Lupo Alberto Commenta

La katana, l’antica spada dei guerrieri giapponesi, è una sciabola a lama curva, quasi sempre utilizzata a due mani. I modelli più antichi risalgono al IV secolo e sono stati creati come armi di difesa, per rispondere alle invasioni dei Mongoli.

Breve storia di un’arma storica

La katana fa parte della storia giapponese, al pari dei samurai e degli imperatori. Per più di 11 secoli, le katane, con forme, materiali e dimensioni diverse, hanno accompagnato i combattenti del Paese del Sol Levante. Negli anni si sono succedute varie scuole di produzione, in ciascuna delle quali hanno avuto origine lame particolari. Lunghe e slanciate, con la curvatura più o meno accentuata, pesanti o leggere, sono passate da strumenti di guerra, usati esclusivamente in battaglia, a simboli del proprio stato sociale. La storia della katana come mezzo di offesa e difesa è terminata alla fine del XXIX secolo, quando un editto imperiale ha vietato di portarla in pubblico.

La katana ai giorni nostri

In tempi più vicini a noi, questo tipo di arma ha assunto l’aspetto di un oggetto delle antiche tradizioni e, come tale, viene prodotto, spesso da artigiani specializzati, per entrare a far parte delle collezioni degli appassionati. È molto fiorente anche un mercato di carattere sportivo, per la produzione di katane che vengono usate in tornei e competizioni. Le lame moderne sono realizzate con materiali tecnologicamente avanzati, ma ciò che caratterizza le migliori è, esattamente come secoli fa, la passione che viene messa nella realizzazione, nella forgiatura e negli intagli.

Come è fatta una katana

La lama di una katana deve superare i 60 centimetri di lunghezza e fondamentale è l’Hamon, la linea di tempra, cioè la linea di demarcazione che separa la parte più rigida della lama da quella più morbida. In pratica, il lato non affilato della lama, che inizialmente è dritta, viene ricoperto con una miscela di argilla. Essa viene, poi, riscaldata ad alta temperatura e fatta raffreddare velocemente. Si crea così una linea di separazione che divide la parte più tagliente da quella più morbida. Questa linea può essere dritta o ondulata, a seconda sia del gusto personale che dell’abilità del forgiatore. La composizione dell’argilla e anche la temperatura a cui arriva il riscaldamento sono i segreti ben custoditi di ogni maestro forgiatore.

L’impugnatura è ricoperta di pelle di stingray, un tipo di pesce simile allo squalo, e avvolta da una fettuccia realizzata in pelle scamosciata o cotone. Viene poi abbellita e resa unica con l’applicazione di ornamenti in ottone o rame.

Le leggende giapponesi dicono che l’anima di un samurai sia contenuta nella sua katana. Forse non è vero, ma ogni katana è unica, proprio come lo spirito di ogni essere umano.

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