City Hunter, un manga che ha fatto la storia negli anni ’80 e ’90

di Gtuzzi Commenta

City Hunter è un manga nipponico che ha avuto un enorme successo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta. Sicuramente è stato un vero e proprio cult, anche grazie a quanto è stato fatto dallo scrittore e disegnatore Tsusaka Hojo. Una storia che segue il percorso di vita di Ryo Saeba e Kaori Makimura. I due personaggi principali, infatti, hanno voluto costituire una sorta di gruppi di guardie del corpo e investigatori privati e da lì deriva il nome di City Hunter.

City Hunter: tutto ebbe inizio nel lontano 1985

Il manga di City Hunter sono stati pubblicati all’interno del periodico Shonen Jump della Shueisha, nel periodo che va dal 1985 fino al 1992. La pubblicazione in Italia è stata curata da Star Comics: il periodo è quello tra il 1996 e il 1999. Nel 2010 è stata realizzata anche una ristampa ad opera della Panini Comics. Ci sono alcune pagine differenti, dal momento che sono a colori. Esistono anche delle differenze per quanto riguarda la traduzione, visto che l’edizione Panini ha preferito non modificare tanti suoni ambientali, lasciandoli in lingua originale.

La produzione come anime

Per quanto riguarda l’anime, la produzione è stata gestita dalla Sunrise. Le serie sono state quattro per un totale di 140 episodi. Le prime due stagioni furono anche comprate da Fininvest, ma non furono mai trasmesse in Italia, dal momento che erano considerate fuori luogo. Apparvero per la prima volta su Italia 7 nel lontano 1997, per poi fare capolinea anche su MTV Italia ed Europa 7 nel 2005.

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