Amaterasu & Susanoo

 “…..cosa, cosa vede??” chiedeva Kira ghgh 😀

A questo punto direi che è ora di risponderle povera che ha aspettato una settimana!

Bisogna però prima sottolineare che Amaterasu (Amaterasu-o-mikami), nella tradizione shintoista, era la dea della luce, del sole, e infondeva energia vitale a tutte le cose e gli esseri del mondo; nonostante nel Kojiki dia pochi indizi riguardanti il suo sesso ( anche perchè la lingua giapponese non differenzia il maschile dal femminile), è comunemente considerata una “donna”. In questo libro è presente però un antico racconto che la riguarda conosciuto comunemente come il “mito della caverna”, che tratta il tema della scomparsa del sole. Tutto inizia con un’azione sconsiderata del fratello, Susanoo, il quale non si sa per che motivo distrusse le risaie piantate dalla sorella. Dopo una discussione tra i due, Amaterasu umiliata e piena di rabbia si nasconde in una caverna e ne bloccò l’ entrata, facendo precipitare il mondo nell’ oscurità. Le altre divinità intervennero nel tentativo di tirare fuori da lì la dea del sole ma invano, Finchè alla dea Ama-no-Uzume non venne un’ idea.

Le origini mitologiche del Giappone

yahoooooooooooooooooooooooooooo!!!!

(oddio mi sono sembrata hardo-gay argh! XD )

Inizio facendo mea culpa per il ritardo di bleach e per aver saltato l’ appuntamento scorso con la rubrica, chiedo umilmente perdono ^^”’

Next chapter: grammar and suggestions

 Ciao a tutti e benritrovati! ^_^

Spero siate tutti in gran forma e pronti a sorbirvi un’ altra “lezioncina” 😛

Parto subito inserendo un argomento collegato a quello della volta scorsa che non avevo inserito!

>>>Per far capire meglio quanto il keigo, il concetto di uchi/soto e inferiore/superiore siano legati vorrei esaminare ora l’uso principale dei verbi di dare e ricevere nella lingua giapponese. Essi si distinguono l’uno dall’altro a seconda di chi dà a chi, o chi riceve da chi; il loro uso s’impernia sulla posizione concettuale del parlante, in base ad una dicotomia da lui stesso creata,cioè l’ uchi(quindi il “suo mondo”) e il soto.

E torna anche la nostra rubrica!

 Salve salvino!

Eccoci di nuovo qui anche noi, dopo il week end del lucca comics! Spero sia stata una bella esperienza per tutti coloro che hanno partecipato, almeno tanto quanto lo è stata per me! Detto questo e lasciato l’ argomento kanji nella speranza che vi sia servito, vorrei ora andare a vedere le cose che mi sono state chieste la volta precedente. Mi sono accorta che 7 pagine sono veramente troppe da inserire qui o comunque da leggere senza impegno, quindi riporto qui i punti essenziali. Spero che comunque siate motivati e curiosi perchè non è un argomento dei più semplici!

Something else about kanji!

 Un saluto affettuoso a tutti!^_^

Eccoci qui di nuovo per il secondo tuffo nel mondo dei kanji! Ma dov’ eravamo rimasti? Avevo portato degli esempi sul primo dei sei gruppi in cui sono suddivisi i kanji, quindi ora cerchiamo di vedere i rimanenti, uno per uno. Salve a tutti! eccoci qui, pronti per un’ altra puntata di questo piccolo approfondimento sui kanji! Ma dov’ eravamo rimasti? Avevo fatto degli esempi sul primo dei sei gruppi in cui vengono suddivisi, ora quindi vedremo uno ad uno gli altri. Vi ricordo prima di iniziare che la prima categoria è quella dei pitogrammi, ideogrammi che presentano in maniera stilizzata le forme degli elementi naturali.

* Il secondo gruppo è formato da caratteri non rappresentabili con pittogrammi, ma che usando dei simboli fanno intuire uno stato o una qualità delle cose. Qualche esempio:

E allora torniamo a farci anche un po’ di cultura giappa ?!

 Salve a tutti! Reika deeeesu e sono qui per punirvi in nome della luna! XD

no dai facciamo i seri…sono qui per proporre ai meravigliosi utenti di Komixjam un argomento diverso dalle solite mangacose (XD) a cui siamo abituati, ma che comunque non è proprio sconosciuto ( mi riferisco ai corsi di giapponese inseriti dal blurry).

Visto che qui siamo tutti fan della cultura giappica, ho pensato che potrebbe essere interessante conoscere la storia dei kanji e presentare il loro significato ed evoluzione un po’ per volta; ovviamente portando qualche esempio ad ogni “puntata” di questo che per un po’ potrebbe, se a voi l’ idea piace, diventare un piccolo appuntamento. Questo breve intervento ( che è pure il mio primo yeeeeeah ) vorrebbe ascoltare le vostre opinioni in merito a questa proposta e capire se potrebbe essere piacevole per voi curiosare un po’ più a fondo in quelle che sono le radici di una lingua a cui noi tutti siamo più o meno affezionati. Iniziamo dunque con qualche prima informazione di carattere generale.

Dal giappone arriva il ragazzo virtuale

Udite udite donzelle di tutto il mondo che vorrebbero avere un ragazzo giapponese! Ora questo è possibile, un sogno che si avvera, il principe azzurro dagli occhi a mandorla e capelli liscissimi arriva direttamente nelle vostre case! No mi spiace….è inutile però che vi prepariate già li sul letto e con la biancheria intima appena comprata… a meno che non vi basti un PC! 😛
Io scherzo ma sembra che in Giappone stia spopolando un sito gratuito in cui trovare un webkare, un ragazzo virtuale. Vi presento immediatamente i ragazzi in lista:
Da destra: Kaoru Souma, Ryuuji Ayakawa, Shun Aiba e Tsukasa Ayakawa. Questi adorabili maschietti hanno personalità e caratteristiche differenti, così da poter essere il partner ideale per molte ragazze. Basta iscriversi per entrare in contatto col proprio preferito e parlargli; inizialmente è necessario farsi conoscere, chiacchierare e collaborare anche con gli altri personaggi del webkare, in modo da, approcciandosi nella maniera giusta, entrare nelle sue grazie e conquistare il ragazzo scelto.