Approfittando della pausa di Naruto e One Piece (che poi io ricordavo fosse solo il primo in pausa, è stato Regola a farmi notare l’assenza anche del manga di Oda questa settimana), ho voluto concentrare maggiormente l’attenzione su Bleach… anche perché, credo, l’ultima vignetta abbia lasciato esterrefatti un po’ tutti i lettori. Iniziamo da una breve recensione e poi analizziamo un po’ cosa sta accadendo nell’Universo degli Shinizgami/Quincy/Hollow.
Bleach 530 – Everything but the Rain Op.3 – Dark of the Moon. A parte la citazione Pinkfloydiana del titolo, comincio a pensare che questo “Op.x” che sta usando Kubo sostituisca, in qualche modo, il titolo “Perndolo”, per cui direi che siamo, ufficialmente, entrati in una “mini-saga” del passato (più che un flashback in senso classico). Vediamo per prima cosa quali sono le informazioni che Kubo fornisce sulla madre di ichigo: se ho ben capito, Masaki è l’unica discendente (probabilmente anche orfana) della famiglia Kurosagi (che pare essere una famiglia di Quincy) e, soprattutto, considerando le parole della signora Ishida, pare essere discendente del “Capo” dei Quincy, ormai trapassato. La sua situazione a casa Ishida non sembra delle migliori (anche se non la classificherei come “Cenerentola”) e l’unico a sembrarle alleato è il padre del nostro Ishida (e secondo voi, Katagiri, la cameriera, non sarà la mamma? a me pare che ci siano fin troppi sguardi di intesa tra i due!). Non mi stupirebbe scoprire, a questo punto, che il vecchio “Capo Kurosagi” altri non è che l’Imperatore degli Sternritter, anche perché la cosa darebbe un senso compiuto alle parole che egli pronuncia prima di lasciare un moribondo Ichigo nella Soul Society. Sull’altro versante, vediamo Isshin arrivare a Karakura (se quella non è Karakura, io sono Babbo Natale!) e l’impressione che si ha è quella di un “segugio a caccia”: Isshin pare essere alla ricerca di qualcosa, se ci fate caso, più che essere preoccupato delle misteriose morti di cui si è parlato nei precedenti capitoli (anche se le due cose sembrano essere collegate) e la sua reazione davanti alla figura apparsa alla fine del capitolo sembra suggerire non solo straniamento (“Chi diavolo è questo?”) ma anche “delusione”, quasi che il capitano si aspettasse di vedere apparire un altro personaggio (un Vizard, forse? Oppure l’autore degli esperimenti, che probabilmente, ha già identificato con Aizen? O ancora il fuggitivo Urahara?). E sinceramente la sensazione di straniamento l’ho avuta anche io al vedere comparire la figura in questione: possiamo starci a girare attorno quanto volete, a supporre e ipotizzare qualsiasi cosa a questo punto, ma se quello non è la forma Hollow “finale” di Ichigo, quella che annienta Ulqiorra con ferocia, allora stiamo leggendo due manga diversi io e voi!
Alcune considerazioni. Arrivati a questo punto della narrazione (e considerando che la settimana prossima Bleach va in vacanza) mi sembra d’uopo fare il punto della situazione di questa saga e delle vicende che potranno esserci narrate in questo “flashback”. Iniziamo proprio da questo Hollow: la sensazione è che Kubo stia per raccontarci una storia spesso usata da altri mangaka (tanto per citarne qualcuno, Ushio e Tora, Yu degli Spettri, Naruto) in cui due genitori dotati di un dono particolare, rispettivamente, usano le loro doti per siggillare/imprigionare/simbiotizzare il loro pargolo con una qualche entità malefica e/o superpotente. Credo, però, che ci sarà una differenza sostanziale in questo caso: l’assenza del figlioletto. Comincio a pensare che, come già avevo detto una volta ma buttando lì una ipotesi di cui non ero proprio convinto, probabilmente Ichigo non è nato come tutti gli altri bambini. Mi sono figurato questa scena in cui, per un qualche motivo, Isshin, capitano Shinigami in possesso di quella che potremmo definire la “Zangetsu” originale (e questa cosa mi è stata suggerita dalle parole pronunciate dal creatore di Zanpakuto, il quale afferma che uno shinigami può addirittura rubare ad un altro l’essenza della spada salvo poi modificarla a suo piacere, come sembra essere accaduto con Kenpachi) e Masaki, depositaria di un qualche potere Quincy che, a ragione, potrebbe essere il mistero dietro l’enorme potere degli Sternritter, abbiano dovuto affrontare un qualche Hollow/Vizard/Esperimento di Aizen e, piuttosto che finirlo (per qualche ragione) lo abbiano “modificato” trasformandolo in un infante e adottandolo come figlio. Questo spiegherebbe perché: 1) Ichigo possiede una forma Hollow che assomiglia terribilmente a questo personaggio; 2) Ichigo possiede Zangetsu e sappiamo bene che anche Isshin possiede una zanpakuto simile (è lui ad insegnare ad Ichigo il “colpo finale” per cui ci deve essere un forte legame tra le due zanpakuto), e, inoltre, Ichigo non è in grado, da solo, di riacquisire uno “spirito” della katana che gli permetta di ricreare la sua spada personale, e questo suggerisce la possibilità che, in qualche modo, qualcuno gli abbia fornito questo potere “ex-novo” senza che egli sia, effettivamente, in grado di padroneggiarlo come tutti gli altri shinigami; 3) Ichigo sembra possedere una forma di reiatsu (ci è stato detto molte volte) diversa da quella di qualsiasi essere esistente, e forse una qualche caratteristica Quincy (in grado di “assorbire” e “contenere” tale potere) permette al nostro fragolino di avere, dentro di sé, tutta questa spropositata energia, così da poter racchiudere (anche se non completamente) le due forze opposte, shinigami ed hollow, che sono state sigillate dentro di lui.
Tuttavia, la spiegazione di cosa sia successo nel passato e quali siano le origini di Ichigo credo assumano un’importanza secondaria rispetto a quella fondamentale: supponendo che sia accaduto quello che ho ipotizzato, o supponendo che sia accaduta qualsiasi altra cosa (in cui, comunque, questo hollow appena apparso deve aver giocato un ruolo fondamentale, di questo ne sono certo) quali sono le motivazioni che hanno spinto Isshin e Masaki ad agire come hanno fatto? Che segreto, ancora non svelato, si cela davvero dietro l’origine di Shinigami, Quincy ed Hollow? Perché a questo punto, mi pare chiaro che il succo della vicenda, la spiegazione che si nasconde dietro gli esperimenti, le ricerche, gli studi sulle anime ed altro, forse la stessa origine del Mondo come lo conosciamo, è racchiusa in una semplice e “banale” domanda: cosa è, davvero, un “konpaku”? Ci leggiamo settimana prossima, gente!
