Zombie Gay in Vaticano – Recensione Komixjam

di Kirisuto 5

 

 Ancora qui. Ma oggi vi porto una sorpresa.

No, non una sorpresa per voi … non ho niente per voi se non una pacca sulla spalla. Ma vi parlerò di quella che per me si è rivelata una gran sorpresa.

Introduciamo il soggetto di questo articolo: Zombie Gay in Vaticano di Davide la Rosa e Vanessa Cardinali.

Prima di recensirvi per bene questo oneshot, preferisco presentarvi gli autori che sicuramente alla stragrande maggioranza di voi saranno ignoti. Di questi Zombie Gay l’idea è di Davide la Rosa, il quale potrebbe risultare conosciuto a qualcuno per il suo blog (link). Chi ha presente di chi sto parlando saprà in parte cosa aspettarsi da Davide, ma per chi ignora è bene illustrare di cosa si compone la sua produzione e vedere nel concreto che fa. Nel suo blog lario3 (il suo nick) pubblica quotidianamente sketch\vignette\strisce\tavole di carattere umoristico che per certi versi qualcuno potrebbe definire demenziale: situazioni senza capo nè coda e personaggi improbabili diretti con qualcosa che, se non è chiamata genio, è follia. O per usare le parole in testa al suo stesso blog: “Fumetti disegnati male, sceneggiature, scritti, foto fatte a casaccio e tutto quello che mi passa per la testa.“.  Il numero dei suoi personaggi, per quanto esteso, è limitato: Dio, il Trio occhialuto antifascista (Nenni, Pertini e Saragat), Papa Sisto I, il giovane Davide, Detective Smullo, la Pimpa (come dimenticarsi questo pilastro) e tanti altri; ma tutti questi sono ben organizzati in degli ingranaggi perfettamente rodati: le scenette sebbene differiscano l’una dall’altra, di base mantengono la stessa struttura o hanno dei caratteri fondamentali. Per esempio: il Trio sconfigge sempre Mussolini come Smullo finisce sempre per arrestare se stesso in quanto colpevole dei più disparati crimini … o la Pimpa muore sempre. Ad una prima lettura potrebbero lasciare perplessi o piegarvi in due sulla tastiera del vostro pc dal riso, dipende dal vostro sense of humor. Ma passiamo a Vanessa; devo essere sincero ma non avevo mai sentito parlare\scrivere di lei, però vedendo questa collaborazione con Davide ho dato un’occhiata in giro e oltre ad aver ritrovato le sue varie pubblicazioni (esempio: Pan per la Edizioni DB), quel che è veramente interessante, è che ha vinto il Lucca Project Contest del 2008. Il quale ha come scopo (cito alla lettera):

Per favorire l’inserimento di nuovi talenti nel panorama editoriale italiano, Lucca Comics & Games, in collaborazione con Edizioni BD e con la Fondazione Banca del Monte di Lucca, organizza il Lucca Project Contest – Premio Giovanni Martinelli, concorso per progetti di storie a fumetti.

Non so voi, ma io Vanessa la vedo come un buon esempio incoraggiante per tutti i nostri partecipanti del KJ Manga Project.

Ma veniamo al vero nucleo di questo articolo, ossia la recensione di Zombie Gay in Vaticano. Per quanto io adori le pubblicazioni di Davide sul suo blog vedrò di non esagerare coi complimenti come il mio solito e vedere di essere quantomeno obiettivo.

Divido come sempre in due sezioni: Trama e Realizzazione grafica.

 

Trama:

Non sapevo bene cosa aspettarmi precisamente ma quanto mi son trovato davanti è stato sia sorprendente che rassicurante. Rassicurante perchè, man mano leggendo la storia le caratteristiche più peculiari di Davide vengono fuori e sono rintracciabilissime in monologhi e battute dei personaggi. Per esempio il monologo del Papa sul perchè non si possono uccidere gli zombi è specchio del giovane Davide, come il ragionamento sulla non peccaminosità della marijuana è simile alla logica messa in atto dal personaggio di Dio. Per non parlare delle trovate fuori dal mondo come la necessità di un alieno di spiegare la sua natura come quella di un “turco spaziale” a degli uomini del medioevo. La storia è semplice, lineare e ben costruita ma soprattutto farcita con delle trovate folli.  Ci sono però anche dei tratti del racconto che fanno sorridere per altri motivi: il personaggio del Papa è quanto di più lontano esista dall’ideale del Papa comune, eppure è terribilmente realistico per come è realizzato. Non aggiungo troppo perchè sennò vi spoilero tutta la storia. E non dico nulla riguardo l’introduzione alla storia fatta da Pegasus di Saint Seya, o alla descrizione dell’addestramento necessario per diventare una Suora-Ninja. Non mi soffermo su quelli che sarebbero i “temi portanti” dell’opera perchè, oltre che a scoprirli voi stessi, avrete modo di affrontarli per conto vostro senza che il sottoscritto venga a farvi la morale su temi come fede, omosessualità, a more e religione. Eh già, qui non ci sono solo zombie e suore combattenti! 

Solo cose positive? Avevo promesso di essere obiettivo … ho fallito miseramente, ma ho ancora tempo per rimediare. Allora, volendo trovare una cosa negativa in tutto ciò, è la brevità; purtroppo la storia non si compone che di 14 pagine (o 28 facciate, fate voi) le quali vengono divorate in brevissimo tempo ahimè.

 

Realizzazione grafica:

Non sono uno che se ne intende, sono negato nel disegno e commentare quelli degli altri mi mette sempre apprensione ma vedrò di fare anche questo. Vanessa, dal mio punto di vista, ha realizzato delle tavole molto dinamiche e il che è positivo: in tal modo la lettura risulta più leggera e si passa da una tavola all’altra, attraverso la pagina, con facilità. C’è anche molto equilibrio tra bianco e nero, e in nessuna pagina predomina uno dei due. Il tratto di Vanessa mi è piaciuto e l’ho trovato molto adatto alle esigenze di Davide e coerente con il tipo di storia. L’ “habemus papa” e l’ultima tavola, poi, sono molto d’effetto. Unica pecca che ho riscontrato è il Typesetting. Non si può fare l’editing con il testo “Allineato a sinistra”, sarebbe più corretto porlo sul “Centra”. Altra cosa sempre riguardande l’edit, ma più comprensibile, è la dimensione dei caratteri: come ben so, ogni editor teme di scrivere troppo in piccolo e che i lettori debbano perdere mille mila diottrie per capire cosa c’è scritto e quindi usa sempre una misura in più, che una in meno, per il Font. Magari coi testi un po’ più piccoli ci si sarebbe sentiti meno “aggrediti” da testo.

 

Ragazzi, e ragazze, questo era Zombie Gay in Vaticano. Io ve lo consiglio caldamente; purtroppo le 800 copie fatte preparare per il LuccaComics sono andate finite nei primi tre giorni, ma mandando una mail a [email protected] potrete prenotare la vostra copia. Cito dal blog di Davide: “Si è dovuto alzare un pochino il prezzo per via delle spese di spedizione… ma in compenso vi mandiamo, insieme al volume, anche una spilletta. In questi giorni lo rimandiamo in stampa e appena le copie sono pronte le spediamo a chi ne avesse fatta richiesta”.

 

Il costo a Lucca era di 5 euro se non ricordo male. Anche fossero un paio di più, spendeteli!

Con questo termino la recensione. Qui in coda metto la pagina in cui mi è stata fatta la dedica dagli autori. Avremo modo di sentirci più avanti, magari facendovi vedere cos’altro ho comprato a Lucca nei giorni scorsi. Vedremo.

 

See you!

 

 

 

 

 

 

 

 

Commenti (5)

  1. Per completezza, c’� anche il trailer video

    http://youtu.be/kdkhWVND2Oc

  2. il titolo � sublime :devil:

  3. Ma che gentile… grazie mille 😀

    CIAO!!!

  4. non ho ancora avuto modo di appropriarmene indebitamente, ma rimedier� pi� veloce di un neutrino contromano. laRosa � un perla del fumetto. buona transustanziazione a tutti.

  5. Lario un abbraccioo!!
    Kirisuto bella recensione, ma io direi:

    COMPRATELO!

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