Un saluto a tutti i lettori di Komixjam! Come avrete intuito dal titolo, oggi parliamo di…



X-Factor è infatti anche il nome di un supergruppo mutante, la cui prima formazione risale al 1986 e a cui hanno fatto seguito altre due incarnazioni, nel 1991 e nel 2005.
Nello specifico, vi parlerò della terza versione di questo gruppo:brevemente, vi spiego le altre due.
La prima serie voleva essere un tentativo di riportare in auge gli X-Men originali(Ciclope, jean Grey, Bestia, Uomo Ghiacio ed Angelo) senza la presenza ingombrante della ‘nuova generazione’ (Wolverine, Nightcrawler ecc..) che di fatto li aveva messi in secondo piano; servì a gettare le basi per i nuovi sviluppi di questi personaggi, che bene o male si ripercuotono ancora oggi.

Dopo 71 numeri, nel 1991, i membri di X-Factor rientrarono negli X-Men, ed entrò in scena un nuovo team, composto da mutanti che agivano per conto del governo. Ai testi c’era il famoso scrittore Peter David, che diede alla testata un taglio decisamente differente, che miscelava alla perfezione umorismo ed introspezione.
Dopo l’abbandono di David nel 1993 la serie svoltò verso tematiche più spionistico/militari, perdendo via via mordente e pubblico.

Nel 2005 la Marvel optò per un rilancio della testata, richiamando il già citato Peter David. Lo scrittore imbastì una serie basata su un agenzia investigativa, la X-Factor Investigations gestita da alcuni membri della vecchia formazione e con alcune new entries, sotto la guida di Jamie ‘Uomo Multiplo’ Madrox.
Le storie di questa versione di X-Factor sono ancora in corso, sempre ad opera dello stesso David. In Italia le possiamo leggere sul mensile X-Men Deluxe. E, almeno secondo il mio parere, sono un vero e proprio gioiello.

Lo scrittore del Maryland, infatti, ha continuato l’opera che aveva iniziato nel 1991, con una serie dai fortissimi contenuti umoristici, che molte volte mi hanno fatto sbellicare ( e in alcuni casi sono diventati un vero e proprio tormentone); a questo si alterna una minuziosa introspezione dei personaggi, l’Uomo Multiplo su tutti: da un ‘semplice’ mutante in grado di creare copie di se stesso David tira fuori un personaggio quanto mai sfaccettato, che dietro ad arie da duro da film cela una grande paura per se stesso (ogni doppio che crea esprime un lato differente della sua personalità) e per quello che può fare.

E Jamie è solo la punta dell’iceberg: tutti i personaggi hanno trovato spazio, venendo spiegati e sviscerati sotto un punto di vista diverso dal solito.
Non mancano poi le situazioni più serie ed i colpi di scena, che in alcuni casi lasciano completamente a bocca aperta, ed in altri colpiscono dove fa più male e quando meno ce lo aspettiamo.
Trattandosi di svariati anni di pubblicazione, gli archi narrativi trattati esplorano i temi e le situazioni più variegate, con gli ovvi alti e bassi: in linea generale X-Factor risulta comunque una lettura (quasi) sempre interessante e mai scontata.
Vi cito un esempio: due membri del team, cioè Rictor e Shatterstar, si innamorano e cominciano una relazione(anch’essa trattata in maniera non banale), che era stata più volte suggerita seppur velatamente.

Questo ha scatenato le ire del creatore di Shatterstar, cioè nientemeno che il famoso ‘disegnatore'(le virgolette sono d’obbligo) Rob Liefeld, che in più occasioni ha tuonato contro la decisione di Peter David, sostenendo che l’omosessualità di Shatterstar fosse sbagliata e forzata.

David non ha risposto, almeno non direttamente: nei successivi numeri di X-Factor ha fatto partire tutta una serie di frecciate a Liefeld(senza mai farne il nome), rispondendogli perfettamente a tono:


Concludendo, vi consiglio di dargli un’occhiata, sopratutto se volete leggere un fumetto di ‘supereroi’ ironico e fuori dal comune; purtroppo per farlo tocca recuperare tutti i numeri di X-Men Deluxe (e non sono pochi), quindi potrebbe essere un pò difficoltoso recuperarli tutti: non resta che sperare in una ristampa, contando che tra poco uscirà quella delle prime storie di David su X-Factor, quelle datate 1991.