Watamote, la recensione più “popolare” del momento!

 

È senza dubbio colpa nostra se Tomoko non è popolare!

Paura, eh?

Uno dei manga più deprimenti degli ultimi anni, ha ricevuto infine il suo adattamento animato uscendo dalla nicchia e arrivando alla notorietà che merita senza alcun dubbio (no, la Silver Link non mi paga per parlarne così). Watashi ga Motenai no wa dou Kangaetemo Omaera ga Warui! (detto Watamote) nasce dalla fantasia di Nico Tanigawa e per concessione della Square Enix viene pubblicato sulla rivista GanGan Comics: abbandonando completamente le atmosfere “kawaii” e facendo riferimenti al “moe” solo per ampliare il divario fra la sua protagonista e il resto del mondo, in Watamote non ci si vergogna di mostrare alcuni aspetti del mondo femminile, e scolastico, in modo paradossalmente iperbolico, ribaltando concettualmente gli elementi abusati negli anime di ultima generazione. Non è la vita “colorata di rosa” di Houtarou o il grigiume e negativismo di Hachiman, è più simile a quella idiotica realtà descritta da Danshi Koukosei no Nichijou, in cui il genere femminile viene descritto con un accento tremendamente cinico e pessimistico. Tomoko, la nostra eroina, è solo la peggiore delle peggiori.

Per Tomoko tutte le sue coetane sono “bitchies” (termine con cui in Giappone si tende a indicare ragazze che si mostrano amichevoli con i maschi), per lei è impossibile anche solo pensare di poter rivolgere la parola a una compagna di classe, e il solo pensare di parlare a un maschio causa in lei deliri paranoidei che sono la causa del suo forzato ritiro nel suo mondo fantasioso, dove incarna la  “non così bella ma dotata di personalità” protagonista di una qualche commedia animata. Purtroppo per Tomoko questa è una commedia animata, ma non ridiamo perchè le capitano delle cose divertenti… ridiamo perchè è lei a essere divertente. Perchè forse è divertente pensare che “noi non siamo messi male come lei“… e poi gli sforzi per essere popolare di questa ragazzina, a cui nessuno ha mai pensato di provare a spiegare come fare qualcosa che tutti pensano debba venire naturale, diventano improvvisamente teneri, ammirevoli nonostante siano fatalmente destinati al fallimento.

Niente, Tomoko, non è colpa tua.

La Silver Link sta lentamente conquistandosi un posto speciale nel cuore del sottoscritto, i loro anime sono sempre prodotti molto semplici, magari non dotati di storie avvincenti o animazioni spaventosamente spettacolari, ma stagione dopo stagione i loro titoli sono sempre tra i miei preferiti. Watamote va ad aggiungersi a quei titoli che consiglio spesso, come Baka to Test, Tasogare Otome x Amnesia, Kokoro Connect e Fate/kaleid. Perchè per fare un bell’anime, di quelli che si lasciano guardare e non pesano non servono sforzi titanici, e Watamote ne è l’ennesima prova, basta saper sfruttare abilmente semplici tecniche di animazione, inserire elementi, riferimenti vari e fare battute riguardanti il mondo stesso dell’animazione (da qui la sua quasi funzione satirica) per accontentare lo spettatore che adora e conosce l’animazione nipponica, e che non rimane confuso di fronte a certe affermazioni o scelte stilistiche.

Come se non bastassero tutti questi elementi, intessuti in un costume da pecora nera per meglio nascondere Watamote in un gregge di pecore bianche (…), è stata composta quella che è per il sottoscritto la miglior sigla di apertura della stagione cantata da Suzuki Konome (la stessa di Choir Jail di Tasogare Otome x Amnesia) e Kiba di Akiba, che è entrata prepotentemente nelle classifiche dei pezzi più ascoltati in Giappone; ci sono poi svariate sigle di chiusura, e per quella del sesto episodio è stata scomodata Hatsune Miku in persona (virtuale). Non solo, la serie ha avuto come ospite la celebre doppiatrice Rie Kugimiya (Shana, Taiga, Louise…) che ha dato la voce a Ki, la cuginetta di Tomoko. Ce n’è abbastanza per attirare qualunque appassionato di anime e di Giappone, e per spaventare (cosa che adoro fare) coloro che per inesperienza inorridiscono facilmente di fronte a questi “assurdi” animati.

[youtube Mrjb_YvR_78]