C4DTeam, quando passione e bravura si incontrano


 Come vi avevo già accennato nella notizia sulle novità dell’animazione in casa Mediaset, Goldrake è certamente uno dei punti di riferimento per gli appassionati di “cartoni giapponesi” di vecchia data, quantomeno qui in Italia: è stato, infatti,  il primo vero e grande successo degli anime nel nostro Paese ed ha avuto un’influenza tale non solo nel mondo dei media, ma è divenuto un vero e proprio fenomeno sociale suscitando dibattiti in televisione, arringhe ed invettive della carta stampata e addirittura interrogazioni parlamentari.

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Goldrake: Censura anni ’70

 Qualche giorno fa vi ho parlato di censura e tagli alla serie “One Piece” da parte della Fox americana (ricordate vero?), ma Akito ha portato alla mia attenzione una cosa che, da una parte mi ha incuriosito, ma dall’altra mi ha fatto tanto schifo.

Torniamo un pò indietro nel tempo e parliamo della prima messa in onda di Goldrake, il magnifico Ufo Robot (di cui vi ho parlato tempo fa). Era il lontano 4 Aprile 1978, la prima puntata venne trasmessa su Rete 2 (vecchio nome di Rai2) alle 18.45, era la primissima volta che un Robot giapponese appariva su una rete televisiva italiana. Voglio chiarire una cosa però, è la prima saga di robot apparsa in Italia, non il primo cartone giapponese, infatti prima di Goldrake gli italiani si sono potuti “godere” Vicky il Vichigo e Heidi (serie tratta dal romanzo omonimo di Johanna Spyri, e realizzato da Isao Takahata con la collaborazione di Hayao Miyazaki), ma Ufo Robot ebbe un successo tale che in quell’anno ogni genitore d’Italia dovette fare i tripli salti mortali per poter regalare al proprio pargolo un esemplare in scala del robottone.

Videosigle del 3° tipo

 Eccoci di nuovo qua per parlare delle sigle dei cartoni animati che tanto ci hanno fatto gioire da piccoli. Continuiamo con le storie dei Robot spaziali degli anni passati, stavolta narrerò le gesta di Voltron (a grande richiesta) e Ufo Robot.

Cinque leoni che uniti tutti insieme formano un robot potentissimo, ecco in pochissime parole la descrizone di Voltron. Siamo in un futuro molto lontano, la terra è diventata la sede di un’alleanza galattica dedita alla pace. Ma dallo spazio infinito arriva Zarkon, imperatore galattico deciso a distruggere la quiete interplanetaria. Cinque esploratori spaziali, Keith, Sven, Lance, Hunk e Pidge, in missione per l’alleanza, si trovano in mezzo a un confitto con i nemici alieni e vengono catturati e imprigionati nel pianeta Destino, pianeta natale di Zarkon, per partecipare a dei combattienti all’interno di un’arena spaziale allo scopo di divertire gli abitanti. Grazie alla loro intelligenza i cinque eroi riescono a fuggire dal pianeta con una navetta spaziale, ma braccati dal capitano delle Guardie devono ripiegare su un pianeta sconosciuto.

Ecce Robot: Cronaca di un invasione…

 Ero bambino, tra gli anni ’70 e gli anni ’80, quando arrivarono in Italia i primi famigerati cartoni animati giapponesi. Era l’Italia delle stragi, del rapimento di Aldo Moro, dell’ascesa di Silvio Berlusconi e delle sue televisioni, ma questo io non lo sapevo ancora. Ignaro di trovarmi nel bel mezzo degli anni di piombo vivevo l’infanzia tra robot d’acciaio

Inizia così l’arringa di Daniele Timpano, comico teatrale, che ha portato in scena un intero spettacolo dedicato a Mazinga, Goldrake & Co.; barbari invasori delle nostre reti Tv nei primi anni ’80. Timpano sottolinea come il fenomeno mediatico nipponico; guidato sopratutto dai prodotti di Go Nagai, abbia cambiato la cultura dei giovani e, allo stesso tempo, abbia portato un paese verso un forte scontro di opinione sull’etica dell’animazione giapponese, sino ad intimarne la messa al bando.

Non perdetevi il video di “Ecce Robot: Cronaca di un invasione…“, tutto quello che non è mai stato raccontato sull’avvento degli anime in Italia, ovviamente dopo il “continua”

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