Dopo 10 anni di programmazione praticamente ininterrotta, 218 episodi alcuni qualitativamente superiori ed altri abbastanza mediocri, venerdi sera scorso, sul canale The CW si è conclusa la saga di un giovane Clark Kent impegnato a migliorare il mondo e nel contempo vivere come l’essere umano che è diventato dal momento del suo arrivo sulla Terra.
Stiamo parlando di Smallville che in data 13 maggio 2011 ha concluso gli eventi, riallacciandosi con ciò che Clark diventerà per tutto il mondo ossia…Superman.
Non solo il costume originale ma anche numerosi volti che negli anni si sono susseguiti e stratificati, arrivando a creare un universo del tutto distinto con quello della realtà fumettistica Made in DC Comics, e questo non è del tutto un male.
Ma andiamo con ordine, questo approfondimento si impegna per ricreare i maggiori eventi che hanno visto protagonista Clark Kent impersonato in 10 anni dall’attore 34enne Tom Welling che ha dipinto negli anni il volto giovane e tutto sommato, molto apprezzato di Kal-El o per i terresti Clark Kent.


Credo sia la prima volta che mi trovo a scrivere di un comics e mi sento profondamente inadeguato nel trattare un opera così profonda come quella che ci ha regalato Grant Morrison. A chiunque si trovi nell’indecisione se prendere o meno All Star Superman consiglio di leggere l’introduzione di Mark Waid che da sola basta a far capire la grandezza dell’albo che in quel momento cingerete tra le mani. Se questo fumetto ha vinto diversi premi credo che il motivo portante sia la vera esaltazione dell’eroismo che pregna la figura di Superman che si rivela super non per i suoi sconfinati poteri quanto per quello che prova il suo cuore. Speranza, fede incrollabile e bontà sono le