ReteFumetti – Order of the Stick

di Rorschach 3

Secondo appuntamento con ReteFumetti, la rubrica che ogni mese o giù di li vi parla di un webcomic, ovverosia quei fumetti che potete leggere legalmente dallo schermo del vostro PC (o di qualsiasi altra cosa usiate per navigare in Internet).

Il webcomic che vi propongo oggi si intitola Order of the Stick, a firma di Rich Burlew che ne cura sia i testi che i disegni. Il fumetto è in inglese, il che gli permette di essere letto bene o male in tutto in mondo.

Order of the Stick (OOTS da qui in poi) è cominciato nel 2003 ed è ancora in corso. Questo fumetto è un caso molto singolare, per più di un motivo: innanzitutto, per il suo particolare stile di disegno che come dice il titolo stesso, è quello degli stickmen (non un gruppo di supereroi, ma i personaggi disegnati con i bastoncini). Tutto OOTS è infatti realizzato con queste stile, semplice solo all’apparenza. Leggendo qua e là si può notare come determinati dettagli, pur se stilizzati, sono resi davvero bene, e come la lettura risulti comunque piacevole, man mano che si va avanti.

Le vignette sono realizzate con Illustrator

A livello di struttura, OOTS rappresenta a pieno titolo un’altra categoria di webcomics, che si contrappone a quella più ‘tipica’ di cui vi ho parlato nello scorso appuntamento:  non è strutturato a strip, ma come una vera e propria storia, di cui leggiamo ogni volta un’ passo in avanti’ ad ogni aggiornamento, che poi è sostanzialmente una ‘pagina’ di un’ipotetico libro (la cui lunghezza comunque varia parecchio pur avendo una sorta di standard predefinito). Una struttura a ‘storia a lungo termine’ ha i suoi pro e i suoi contro: da un lato, permette di crearsi una fandom stabile, più ampia rispetto a quella che può avere un fumetto episodico;  in più, un fumetto strutturato come un ‘vero’ fumetto si presta anche ad un eventuale pubblicazione cartacea.

una ‘pagina’ di OOTS. Siamo arrivati a 943 pagine, ad oggi,

L’altra faccia della medaglia è però pesante: un Fumetto in Rete strutturato a ‘storia’ rischia un grosso calo dell’attenzione da parte dei lettori, se il fumetto non viene aggiornato in maniera regolare. Quindi, a meno che la storia non sia particolarmente fatta bene, un ipotetico lettore dopo un pò lascerà perdere, e non tornerà sul sito. OOTS risolve, bene o male, questi problemi (non durerebbe da tanto, sennò)…sul come, ci arriviamo.

Un disegno degli inizi…l’autore è milgiorato sensibilmente.

Il genere di questo fumetto è abbastanza chiaro: fantasy umoristico. Il tutto mirato ad uno specifico pubblico(come da tradizione webcomic): gli appassionati di Dungeons&Dragons, cioè il gioco di ruolo più famoso al mondo. Tutto il mondo di OOTS segue le regole di D&D alla lettera (fonte, questa, di moltissime delle gag più riuscite), ed i personaggi ne sono consapevoli. La stessa storia di sottofondo potrebbe benissimo essere quella di un’avventura a lungo termine nel gioco di ruolo, con la differenza che qui seguiamo non solo le vicende del gruppo principale, ma anche dei ‘cattivi’. Le singole pagine contengono sempre una o più gag, in maniera tale da dare comunque quel senso di ‘completezza’: anche se la storia viene portata avanti, alla fine della pagina tiriamo comunque il fiato, e questo aiuta a ‘stemperare’ un pò ed a sopportare meglio il tempo che passa fino al prossimo upload.

Una scena che porterò sempre nel cuore…sarà perchè quando gioco di ruolo tendo a fare personaggi così…

Si parlava dei  personaggi. Sono loro il punto di forza di questa storia. Al di là della trama, semplice ed allo stesso tempo intricata come tutte quelle dei giochi di ruolo (e chiunque ne abbia mai ideata una sa bene di cosa sto parlando). Al di là delle gag e delle battute, che riescono a strappare il sorriso, ma che sono perlopiù comprensibili ad un pubblico che con i giochi di ruolo non solo ci mastica, ma ci respira (tradotto: per i giocatori di ruolo allo stato terminale).

Al di là di tutto questo, dicevo, sono i personaggi a fare di OOTS qualcosa di meraviglioso ed imperdibile. Tutti quanti, dal gruppo di protagonisti in se e per se,

Da sinistra, il ranger halfling Belkar, il mago elfo Vaarsavius, il bardo umano Elan, la ladra umana Haley, il chierico nano Durkon ed il guerriero umano Roy.

ai teorici ‘cattivi’,

Xykon, il principale antagonista della serie…un lich(mago nonmorto) a cui il potere dà un pò troppo alla testa.

ed ai cattivi veri: quei personaggi che sulle prime non sembrano nulla di che, ma che sono in grado di tirare fuori dal cilindro una ragion d’essere a dire poco meravigliosa, che li piazza tra i migliori villain che il sottoscritto conosca. Non vi rivelerò quali siano, per farveli scoprire nella lettura.

Tutti i personaggi di OOTS, bene o male, sono consapevoli di vivere in un mondo con delle regole ben definite, con degli stereotipi preordinati; dopotutto, il fantasy è un genere che si presta molto a queste divisioni (specie dall’uscita di un certo film, che bene o male ha ucciso il genere) .  E tutti loro sono allo stesso tempo stereotipati ed originali, presentando più livelli di introspezione che, sostanzialmente, fanno in modo di farli apparire interessanti anche dopo dieci anni di storia.

Oltre a questo ,tutti loro sono perfettamente consapevoli di essere in un fumetto, con il consueto meccanismo della ‘rottura della quarta parete’. E c’è un ristretto gruppo,

legato sostanzialmente ad Elan (guarda caso, il bardo, cioè quello che racconta la storia), il suo gemello malvagio Nale(a sinistra) e suo padre Tarquin (a destra)

che non solo abbatte la quarta parete: la disintegra. Perchè non solo Elan e personaggi similari sanno di essere in una storia: ne conoscono le dinamiche, i clichè narrativi più disparati…e sanno benissimo che contro il potere di una storia, c’è poco da fare.  E chissà, forse in quest’ottica l’eroe non è colui che recita la parte dell’eroe nella storia, ma colui che sfida la storia stessa.

Concludendo, se siete appassionati di fantasy e di giochi di ruolo, Order of the Stick è sicuramente il fumetto che fa per voi…sotto svariati punti di vista.

E per tutti gli altri, ci vediamo al prossimo Fumetto in Rete!

 

 

Commenti (3)

  1. assurdo e meraviglioso, adoro la nicchia di personaggi “genre-savvy”

  2. e ti consiglio di buttare un’occhio anche su “The End” in caso non lo conoscessi 😉

    1. Non lo conoscevo, ma gli sto dando un’occhiata e non sembra male…avrei parlato di un webcomic con questa struttura nel prossimo appuntamento.

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