Perché un pirata rimane sempre un pirata – Memorie di One Piece (71)

Perché un pirata rimane sempre un pirata.

Questa frase fu detta da Smoker nel lontano capitolo 159. L’allora capitano della marina aveva già intuito come i membri della Flotta dei Sette non fossero da ritenere in nessun caso degli alleati e difatti i fatti gli hanno dato ragione. Ma allora quali sono i motivi che gli hanno spinti ad accettare questo titolo?

Ho diviso i 9 membri della Flotta dei 7 finora conosciuti in gruppi in base al motivo: per alcuni è assodato, per altri bisogna ricorrere all’ingrediente principale dei miei articoli, ossia tante ipotesi.

Proteggere se stessi e la propria isola.

 È il motivo che ha spinto Jinbe, capitano della ciurma del sole, e Boa Hancock, capitano delle piratesse Kuja, ad unirsi al Governo che entrambi avevano validi motivi per odiare. Non c’è molto da aggiungere su questo punto.

 

 

 

 

 

 

Aumentare la propria forza militare e aspettare il momento giusto per tornare alla ribalta.

È il caso di Moria e di Crocodile.

 Moria ha subito una cocente sconfitta nel Nuovo Mondo alcuni anni fa: L’imperatore Kaido ha sbaragliato la sua ciurma, uccidendo tutti i suoi sottoposti e distruggendo il suo sogno di diventare Re dei Pirati. Moria non si è dato per vinto però: con la sua notevole taglia da 330 milioni di Berry è riuscito ad entrare nella Flotta dei 7 dove ha potuto cacciare pirati, con il beneplacito del Governo, per poter rubare loro l’ombra e creare così una ciurma di zombie immortali. Tuttavia Rufy ha fatto naufragare questi progetti e il Governo ha ritenuto che Moria nuocesse all’immagine di forza che la flotta dovrebbe esercitare e l’ha così estromesso forzatamente,

 Anche Crocodile ha subito umilianti sconfitte nel Nuovo Mondo. Per esempio sappiamo che ha combattuto contro Barbabianca, perdendo; umiliazione che ancora oggi li brucia. Entrando nella Flotta ha potuto raccogliere informazioni  sull’arma ancestrale Pluton. Con l’aiuto di Nico Robin, Crocodile intendeva scoprirne l’ubicazione e per farlo ha soggiogato un regno per molti anni, facendolo sfociare in una sanguinosa guerra civile. Con Pluton Crocodile non avrebbe più dovuto temere né il Governo né Barbabianca e sarebbe riuscito a coronare il suo sogno di diventare il re dei pirati. Anche i suoi proetti però sono naufragati miseramente.

Spiare il Governo in favore dei Rivoluzionari.

 Non c’è nessuna certezza in questo, ma la ritengo l’ipotesi più probabile e che, inizialmente, avrebbe spinto Orso Bartholomew ad unirsi all’odiato nemico dei rivoluzionari. Ho detto inizialmente, poiché le cose non sembrano essere andate come Orso voleva, visto che è diventato il burattino dell’organizzazione che tanto odia. Orso è stato ricattato? Fa tutto parte di un suo piano?  Un giorno lo sapremo.

 

Sfruttare il titolo per ottenere più facilmente ciò che si vuole.    

 Sto parlando di Barbanera. Nessuno più di lui ha sfruttato così audacemente i privilegi del suo titolo, ottenendo informazioni, ottenendo qualcos’altro (che Oda ancora non ha rivelato) e permettendogli di entrare più facilmente ad Impel Down, per arruolare la ciurma più pericolosa vista finora. Una volta ottenuto ciò si è sbarazzato del titolo, il tutto così velocemente che Barbanera si guadagna il primo premio per l’uomo che ha conservato il titolo di “flottaro” per il più breve periodo possibile (probabilmente meno di un mese). Quindi, a parte quel tocco di mistero che oda ci ha lasciato, direi che più o meno i motivi della sua scelta sia chiari.

Motivi insondabili

Ciò riguarda due personaggi: Doflamingo e Mihawk.

 Per il primo sappiamo che ha un certo scopo in comune con una certa frangia del Governo e per questo non esita ad eseguire i loro ordini (come uccidere Moria). Quale sia questo scopo comune non si sa, però sappiamo che obiettivo finale Doflamingo ha intenzione di creare una nuova era, composta dai soli individui più forti e determinati e non certo dagli illusi pirati sognatori.

 

 Mihawk invece è decisamente misterioso: come mai un tipo talmente indipendente (esegue solo gli ordini che più gli aggradano) e talmente famoso e potente (rivaleggia con l’imperatore Shanks) ha acconsentito ad essere definito cane del Governo? Come Doflamingo, forse anche lui ha degli scopi, non meglio precisati, in comune con il Governo.

A tal proposito ripropongo un’immagine che avevo già pubblicato, su un possibile collegamento tra Doflamingo e Mihawk.

 

 

Come vedete entrambi sono “in borghese” e portano un simbolo che sembra identico. Fra i due caratterialmente non sembra esserci molta affinità, ma non si sa mai …

I motivi di Law

 Trafalgar Law, se possibile, è ancora più incomprensibile degli altri. Il suo comportamento è ambiguo fin dalla sua prima apparizione: presentato come lo spietato chirurgo della morte, famoso per non risparmiare i suoi nemici, ci stupisce tutti rischiando al vita pur di salvare Rufy. Oda ci lascia intendere che ci sia un bel motivo dietro queste sue azioni, ma non ci è dato ancora saperlo.

 

Fin dalla sua prima apparizione, appurato che è un medico, sono comparse altre teorie sul suo personaggio, come questa che lo vede come persona in contatto con Barbabianca:

(Cliccate sull’immagine per ingrandirla) Le infermiere dell’ormai trapassato imperatore hanno stivali con un motivo leopardato che è lo stesso poi di  Law (questo secondo me non significa assolutamente nulla) ma soprattutto la flebo di Barbabianca ha quello che sembra il Jolly Roger di Law capovolto e questo è molto curioso.

il Jolly Roger dei Pirati Heart

Se Law buttasse alle ortiche subito il suo titolo, sarebbe molto simile a Barbanera e io non credo che Oda voglia ripetere questo. Secondo me dietro agli ordini di Law sta quindi  un reparto segreto del Governo, la cui esistenza è tenuta nascosta al resto del mondo. Si spiegherebbe la frase di Law detta a Smoker sul che quest’ultima non ha un’ampia visione di quello che accade a Punk Hazard. Quindi secondo me lo scopo di Law non c’entra del tutto con ciò che avviene a Punk Hazard ma a qualcos’altro comunque collegato all’isola (Vegapunk?) Io insomma non credo nell’aria da cattivo persecutore di bambini che Law ha lasciato trapelare in questi capitoli.

Comunque è ancora presto per farsene un’idea chiara, ne riparleremo di certo in futuro.