Nessuno resiste al fascino del giappone, noi mangofili, animofili e appassionati di figures lo sappiamo bene. Tuttavia, ci sono anche persone da cui non ci si sarebbe mai aspettata una passione per il mondo del sol levante. Capiamoci, ognuno è libero di coltivare le passioni che preferisce. C’è chi costruisce gundam da 3000 pezzi, chi fa cosplay (come la sottoscritta) chi non si perde una ricetta di suor germana, e via dicendo, ma ci sono persone dalle quali proprio non te lo aspetti. O almeno, per me è stato così.
Infatti un autore americano come Clive Barker, che scrive romanzi horror e thriller, non è il tipico esempio di scrittore che si rivolge al mondo degli anime per portare i suoi personaggi e le sue storie fuori dalla carta stampata. E invece, puff, eccolo qua a conversare amabilmente con niente meno che Ryuhei Kitamura, un regista assolutamente valido e apprezzato.
A quanto dice barker, in un’intervista che trovate in fondo all’articolo, l’idea di trasformare i suoi ibri in anime viene da numerosi fattori, uno dei quali è
Commento: l’episodio più bello finora, che và a chiudere il preambolo della serie e getta le basi per il suo sviluppo futuro: Kobato è già moderatamente caratterizzata così come la sua spalla/sensei Ioryogi, gli amici e compagni di lavoro iniziano a muoversi dalla loro posizione iniziale di semplici aiutanti e il cast inizia ad allargarsi con personaggi nuovi (l’amica di Sayaka e le figlie gemelle, tenerissime!) più o meno secondari. Non sono solo i nuovi membri del cast a rendere così particolare questo episodio bensì un particolarissimo kawaii kimochi che ruota attorno a Kobato e la mantiene sospesa fra l’ingenuità e mancanza di tatto nella gestione del “caso” di questa settimana che all’inizio può sembrare mal strutturata ma che nel finale si rivela essere una scelta azzeccata:
Commento: oh, cielo! Bantorra batte Mu 4-0, risultato schiacciante ed inappellabile ma tremendamente giusto: la serie continua ad essere qualcosa di incredibilmente esaltante ma la sua vena di imprevedibilità si manifesta completamente in questo episodio che mostra ai suoi spettatori quello che mai avrei avrei ipotizzato per il canovaccio narrativo… una struttura ad archi! E’ sicuramente la “moda” dell’anno e se “Bakemonogatari” è stato l’alfiere di questo progetto narrativo, in un 2009 pieno di buoni titoli ma scarso di veri e propri capolavori (giusto due titoli) “Bantorra” ha la concreta chance di giocare al meglio le sue carte al tavolo e portare a casa l’intero piatto… su cui David Productions è andata “all in” dopo i discordanti pareri di pubblico e critica ottenuti con “Ristorante Paradiso”: le avventure dei Librai di Bantorra sono a tutti gli effetti il titolo-rivelazione della stagione e mi sorprende che solo pochi “colleghi” blogger l’abbiano preso seriamente in considerazione.
COMMENTO: quarto episodio delle avventure scolastiche (e non) di Biri-Biri e amiche che mi danno lo spunto necessario a commentare la discussione recentemente nata con i vostri commenti sulla “necessità” di aver visto “Index” prima di lanciarsi su questo spin-off. Un buon redattore sà come tenere ancorati al testo i suoi lettori, non dargli subito ciò che vogliono è la prima regola ^^: inizio col dirvi che, a mio avviso, questo episodio supera ampiamente le tanto elogiate scene comiche di Kuroko con la lingerie e relative derive ecchi nei confronti della sua onee-sama che si, divertentivano, ma erano inseriti nel contesto di una puntata in cui la povera Mikoto ne subiva di ogni… un episodio bello e divertente ma a conti fatti non necessario alla trama.