One Piece 646, Bleach 473: Recensione

Non avrei mai pensato di poter affermare una cosa simile, ma la mancanza di Naruto, questa settimana, l’ho proprio sentita!

 One Piece 646 – Rana. Se ancora qualcuno poteva nutrire dei dubbi in proposito, credo che questo capitolo li abbia debellati dal primo all’ultimo: vedere gli “ufficiali” della ciurma di Hody cadere uno dopo l’altro per mano dei potentissimi (eccavolo, sono davvero potentissimi!) Mugiwara, decreta, senza ombra di dubbio, l’imminente fine dei combattimenti e, di conseguenza, il termine di questa lunga (lunghissima, orma una cinquantina di capitoli) saga, che ci accompagna sin dalla ripresa dopo il salto dei 2 anni. Alcune osservazioni d’obbligo sui poteri dei vari membri della ciurma: Usop è divenuto più letale che mai, ora le sue strategie non si basano più solo sul colpire con il proiettile giusto, ma grazie alle Midoriboshi (stelle verdi) è in grado di piazzare trappole e costruire tattiche molto più complesse; Zoro pare avere acquisito una potenza enorme, anche se ancora difficile da misurare (credo che solo lo scontro con un personaggio altrettanto letale ci potrà confermare il livello del nostro spadaccino); Sanji pare diventato un supereroe, vola, si incendia e distrugge tutto (Johnny Storm reincarnato????); Chopper ha acquisito capacità inarrivabili grazie al controllo della sua forma Berserk; Franky è divenuto una perfetta macchina da guerra; infine Brook ha acquisito una piena padronanza di un potere che trascende la realtà per sconfinare nell’occulto. Abbiamo visto, un paio di capitoli fa (forse qualcosa in più), di quale potere sia dotata Nico Robin: l’unica che ancora non ci è stata mostrata in tutto il suo splendore… combattivo è la navigatrice della ciurma… ma ho idea che presto Oda ci svelerà qualche cosa di sconvolgente sui nuovi poteri della dolce Nami. E adesso l’atto finale: la sconfitta di Hody e la distruzione della Noah. Oppure Oda ci stupirà con qualche stramba trovata?

 Bleach 473 – Enemies in the dark. Lo dicevo qualche settimana fa: da un po’ di tempo One Piece e Bleach sembrano proseguire presentando analogie nella storia. Anche qui, come nella storia di Oda, vediamo tutti gli shinigami riuniti dopo aver sconfitto i propri avversari, mentre, solitario, resta solo Ichigo ad affrontare il vero architetto di questa elaborata messa in scena: Ginjou Kuugo. Mi è molto piaciuto il modo in cui Kenpachi apostrofa Madarame Ikkaku: più che un rapporto Capitano/subordinato, sembra una gara a chi ce l’ha più lunga (o a chi la brandisce meglio)… la zanpakuto! E ho trovato molto divertente (anche perché rende alla perfezione la psicologia del personaggio) il fatto che Toshiro si riferisca a Byakuya e Rukia chiamandoli entrambi per cognome… così da seminare incomprensione! Ed eccoci poi alla parte finale del capitolo: ora che  Tsukishima non esercita più il suo potere, torneranno tutti normali, e quindi, effettivamente, ha ancora senso combattere? Eppure credo che quando Ichigo scoprirà la verità sul suo nemico gli verrà ancor più voglia di spaccargli la faccia, non credete? Ho come l’impressione che dopo questa rivelazione arriveremo ad una svolta epocale… e perché no, magari sarebbe davvero la volta buona che il pendolo ricominci a far sentire i suoi rintocchi (a partire dal novantasettesimo!).