Lasciatemi dire alcune cose prima di iniziare. Numero 1: Che figata sti’ capitoli! Sì, lo so, magari alla fin fine ce ne sono stati altri molto migliori, però non so perché, tutti e tre questa volta, vuoi per la concitazione degli eventi e per le cose che vengono comunicate, vuoi per il colpo di scena finale (anche se profondamente diversi tra loro) presente in ogni capitolo, mi hanno davvero colpito e lasciato con un senso di “Mmmmm… che goduria!” dentro che da parecchio non provavo in maniera così completa. Numero 2: grazie mille per i consigli sulle nuove opere. Ci rifletterò su in questi giorni (e vi invito a suggerire eventuali altri titoli) e la prossima settimana metterò su un sondaggio sul blog (o su Facebook, ora vediamo dove funziona meglio!) per stilare una classifica delle preferenze e decidere come organizzarmi. Tenete comunque presente una cosa: sarei interessato a discutere di manga che vengono attualmente pubblicati in Italia, e che comunque abbiano un certo seguito e sia chiaro che continueranno per un po’ di tempo. L’idea di discutere di nuove opere e di opere con cadenza non settimanale mi solletica molto, ma è una cosa che rimane subordinata alla mia capacità di lettura e di rimettermi in pari con molti titoli (che posseggo ma di cui ho interrotto la lettura da un bel po’ di tempo). La lista che inserirò settimana prossima verrà estrapolata da quella dei manga, attualmente in corso di pubblicazione e ben lungi da concludersi, che posseggo (o che ho intenzione di comprare) per cui sarebbe gradita la segnalazione anche di opere di imminente arrivo nelle fumetterie italiane. Numero 3: riguardo le critiche mosse in relazione a ciò che ho detto su Bleach. Io ricordo, sia dalla traduzione ufficiale Panini, sia da un paio di traduzioni in inglese lette tempo fa, sia dai sub dell’anime, che, quando si trovano sul ponte che conduce alla prigione di Rukia e vedono Ichigo per la prima volta, Byakuya e Ukitake hanno il seguente scambio di battute:
Ukitake: Ma quello non è il tuo parente che è entrato nella guardia reale?
Byakuya: No, gli somiglia soltanto.
Ora, a causa di una influenza che mi costringe a letto da 6 giorni, non ho potuto controllare sula mia copia di Bleach e mettermi a cercare il capitolo giusto on-line mi porterebbe via tempo. Per cui, se riuscite a verificare o smentire questo mio ricordo in qualche modo, adducendo una prova, ve ne sarei molto grato. Mi fa piacere, inoltre, vedere con quanta attenzione leggiate e commentiate quello che scrivo: per me è prova di profondo “affetto” e interesse, e ve ne ringrazio. Continuate così, che mi fa piacere, anche perché quando queste critiche non sono accompagnate da insulti, sono sempre bene accette (considerate che a differenza di caesar e Blucaudino, io sono molto meno “legato” ad un titolo, per cui è facile che mi possa sbagliare, mentre loro sono più attenti e minuziosi. Certo che, se ci fosse qualcuno tra voi che volesse parlare di Bleach in modo “preciso” come fanno gli altri due, la cosa non mi dispiacerebbe!). Detto questo… andiamo a vedere cosa ci hanno preparato Kishi, Oda e Kubo questa settimana.
Naruto 613 – Il Capo. Il capitolo di Naruto, questa settimana, mi ha davvero affascinato sin dalle prime pagine: il risveglio del Juubi nella sua forma completa, con una bocca e un orecchio oltre al solo occhio mi ha fatto pensare alla possibilità che esso sia la metà di qualcosa di più grosso (e l’altra metà ha l’altro occhio, l’altro orecchio e il naso!), magari un essere che sta nascosto dentro la luna? (Ok, modalità supposizione fantasiosa mode-off!). Altra cosa che mi ha colpito di questa forma completa (o risvegliata? Non so bene quale possa essere l’aggettivo giusto!) sono le code dotate di mani: per un attimo ho pensato ad “Elfen Lied” e anche ad uno degli Angeli di Evangelion! Ho trovato molto interessante il fatto che la sfera che registra l’ammontare di chakra nel mondo si sia quasi suddivisa in una seconda sfera che rappresenta, da sola, l’ammontare di potere del Juubi (però, forse, all’interno di tale sfera è compreso anche il chakra di altri individui? Questo non mi è proprio chiaro!), il che rende bene la differenza di potere tra le due fazioni. Meno d’effetto, ma comunque interessante, questo attacco a raffica del Juubi che, se sulle prime sembra fatto a casaccio, si rivela ben mirato verso un obiettivo preciso: il centro di comando dell’alleanza ninja. E qui veniamo a ciò che, a mio parere, segna definitivamente la bellezza di questo capitolo: le azioni di Shikaku, la sua consapevolezza, l’idea geniale (al momento a noi sconosciuta) che partorisce prima di essere annientato, la sua risolutezza (e, permettetemi, trovo che la tavola che lo raffiguri in primo piano sia meravigliosamente disegnata!), la reazione di Shikamaru e Ino, la soddisfazione di Madara per aver segnato un colpo tanto importante, sono tutte situazioni che, sebbene abbiano una parvenza di già visto, vengono narrate con “sincerità” e senza espedienti per “spettacolarizzare” la cosa, colpendoci dritto al cuore e lasciandoci un sapore amaro in bocca per la consapevolezza di aver perso un personaggio che , seppur non sempre in primo piano, ero noto e ben voluto da tutti.
One Piece 692 – L’Assassina di Dressrosa. E Caesar è sistemato: il colpo di Rufy centra perfettamente il bersaglio e lo scaglia dall’altra parte dell’isola. Una osservazione sull’armamento di Rufy, tuttavia, è necessaria: non che si capisca bene dal disegno, ma secondo voi quello che si sgretola attorno al suo avambraccio è la muratura appena sfondata oppure è proprio “l’armamento” di Haki? Io propenderei per la seconda, anche perché non vedo l’utilità di mostrarci pezzi di calcinacci che cascano dalle braccia del nostro eroe: però mi chiedo a questo punto cosa voglia significare? Lo Haki degli armamenti è una sorat di rivestimento che si può staccare dal corpo del suo possessore? Io pensavo fosse più una sorta di potenziamento dall’interno che vedesse, come effetto, l’indurimento/ispessimento e il coloramento delle parti sottoposte al processo. Se invece esso crea proprio qualcosa di “nuovo”, allora è lecito aspettarsi una possibile evoluzione di tale potere? Io credo che Oda abbia ancora molto da dirci sullo Haki e sulle sue caratteristiche. Veniamo ora alla pagina che presenta i vari personaggi in ombra: devo dire che ho faticato a riconoscerne alcuni. Sul primo non ho idee; il secondo sembra avere indosso un abito alla DoFlamingo, ma acnhe questo non mi ha fatto scattare lampadine; i personaggi nella terza vignetta sono gli sgherri di BigMama: il quarto mi pare sia Garp (o no?); il quinto ha un’aria famigliare, ma al momento mi sfugge proprio chi abbia un tale abito e delle corna in testa; sono sobbalzato nel vedere Lucci, ma devo dire che la cosa mi ha anche fatto molto piacere; infine l’assoluta incomprensibilità della reazione di Killer mi ha lasciato di stucco, soprattutto perché non è stato mostrato anche Kid (sì, lo so che non fa più parte della sua ciurma, ma mi aspettavo una sorta di vignetta di confronto, non so se mi spiego!). Le vicende di narrazione che seguono confermano ancora una volta il fatto che i nostri eroi siano cresciuti, in questi due anni, sotto tutti i punti di vista, non solo quello della forza: inoltre Oda riesce, in poche battute, a far riunire tutti i personaggi utili (a differenza degli scorsi capitoli dove il caos imperversava) e questa è una cosa che ho molto apprezzato. Veniamo infine ai tre fatti salienti della parte finale del capitolo: per prima cosa, vediamo finalmente all’opera i due membri della flotta di DoFlamingo giunti a sistemare le cose. E’ interessante vedere che Oda abbia tirato fuori dei semplici Paramisha piuttosto che potentissimi Rogia: segno, questo, che anche con questa tipologia di frutti si possa essere potenti, cosa che Oda ci tiene a sottolineare da tempo, sin da quando Rufy stesso sconfigge senza problemi Eneru! Altra cosa che vorrei sottolineare è che, mi pare, raramente Oda comunica immediatamente il nome del frutto posseduto alla prima apparizione del personaggio, e questo mi riporta al ragionamento precedente sullo Haki: che l’epoca del potere dettato dai frutti sia finita e si passi ad una nuova fase, in cui la vera forza è dettata dalla capacità di gestire questa nuova abilità? Che ci siano altre tipologie o evoluzioni di Haki? La cosa non mi sorprenderebbe e, tra l’altro, avrebbe anche un senso, un po’ come l’evoluzione delle forme e dei poteri Stand avvenuta nelle varie “stagioni” di Jojo. La seconda cosa fondamentale è comprendere che questo SAD è un elemento fondamentale senza il quale il piano di DoFlamingo non può essere portato avanti: oltre al suo utilizzo per la creazione delle caramelle (perché, se non ho capito male, tale sostanza è uno degli ingredienti) quali sono le altre sue caratteristiche? E, in primis, cos’è effettivamente questa sostanza? Infine, e qui il colpo di scena finale merita un bel plauso: che ci fa lì il Generale Franky? Quando c’è arrivato? E perché? Tra l’altro, da dove arriva la petroliera? C’era già quando i nostri sono approdati? Immagino che la Sunny sia ben distante dall’isola, no? Oppure è stata portata vicino a Punk Hazard? E ora cosa farà il robottone?
Bleach 520 – Killers not Dead. Non so quanti di voi lo sappiano o lo abbiano capito (mi pare comunque di averlo detto qualche volta) ma Bleach, nonostante tutto, resta il mio manga preferito tra i tre Big. E questo capitolo è l’esempio perfetto del perché! In poche pagine Kubo ci fornisce così tante informazioni da farci chiedere se si dovesse arrivare fino al palazzo del Re delle Anime per cominciare a scoprire i segreti dietro i personaggi di questa opera. Per prima cosa, Kyoraku eletto Capitano Comandante: sinceramente credo sia una scelta azzeccata, per vari motivi (tra cui il fatto che fosse il “primo” allievo di Yamamoto-sama e l’unico che avesse abbattuto un Espada usando solo ed esclusivamente lo Shikai!) e, inoltre, tra i vari capitani mi sembra anche quello più incline al comando (nonostante la sua aria da fancazzista). Mi ha divertito molto il siparietto comico alla terme (reputo il personaggio di Tenjirou uno dei migliori ideati da Kubo) ma anche il risvolto serio della cosa: nonostante il trattamento serva a medicare, esso porta anche evidenti e gravi controindicazioni e il fatto che gli Shinigami che lo hanno subito ne siano usciti guariti e incolumi (e peraltro fortemente rinforzati, come provano le parole di “capello a banana” e la sua reazione dopo aver sferrato il pugno a Renji) mostra che questi combattenti hanno qualcosa di speciale (che sarà anche un cliché, però ci sta bene). Veniamo infine all’ultima parte del capitolo, in cui assistiamo ad un concitato dialogo tra un relativamente calmo Kyoryaku (il quale da l’impressione di fregarsene dell’opinione degli “anziani” e di aver già deciso quale strada intraprendere in relazione al suo nuovo grado) e un evidentemente spaventato “Consiglio dei 46”: se la prima richiesta del nuovo capitano comandante sembra suscitare sdegno nel consiglio, che non vede di buon occhio la possibilità di sovvertire la struttura piramidale del Gotei 13 permettendo alla prima divisione di avere 2 vice (il terzo seggio della prima divisione e il vicecapitano Ise della ottava), la seconda sembra terrorizzarli alquanto. La possibilità che Zaraki sia completamente introdotto all’arte della spada (già la sua conoscenza di base era risultata devastante, quando l’aveva usata contro Nnoitra) lo renderebbe di sicuro più forte, ma anche meno controllobaile: d’altro canto è molto probabile che se Zaraki entrasse in possesso delle giuste conoscenze, allora potrebbe, finalmente, conoscere anche quello che tutti, ormai da più di dieci anni, siamo curiosi di scoprire, il nome della sua Zanpakuto! E anche con Bleach, il colpo di scena finale risulta d’effetto e, se devo dirlo, molto più forte degli altri due: Unohana, la dolce, sensibile e rispettosa guida della quarta compagnia, che in 10 e passa anni di pubblicazione non ha mai sfoderato la sua spada se non per mostrare, credo non più che in un paio di occasioni, la sua forma shikai, si rivela essere il primo shinigami a cui è stato dato il titolo di “Kenpachi”! Non solo: il suo nome completo è Unohana Yachiru, proprio lo stesso nome che possiede la piccola vice dell’attuale Kenpachi: che legame c’è tra le due? Può essere possibile che in realtà la bambina salvata da Kenpachi anni (secoli?) prima possa essere Unohana, mentre l’attuale bambina sia… la loro figlia? Molte rivelazioni, molti nuovi segreti: se mi permettete, io adoro questo manga!
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