Naruto 602, One Piece 682, Bleach 508 – Recensione

Io continuo ad essere sempre più stranito da Kishimoto: dove diavolo andrà a parare con questo flashback? Ci rivelerà davvero qualcosa di definitivo? E gli interrogativi aumentano di ora in ora! Sul versante One Piece e Bleach, invece, permettetemi di dirlo, stanno venendo fuori un serie di interessanti chicche che promettono molto bene per il futuro.

Naruto 602 – Sono vivo. Come tutti ci aspettavamo, ecco iniziare un, probabilmente, lungo flashback sul passato di Obito, dopo essere stato salvato miracolosamente da una morte che pareva certa da Madara (il quale, a quanto pare, ha usato il corpo (??) di Hashirama per rimettere in sesto il giovane Uchiha). Soprassedendo la parentesi comica delle prime pagine (che, sinceramente, mi ha fatto un po’ pena!) e i discorsi (ormai già sentiti) sul perché e il percome il mondo dei ninja andrebbe salvato, protetto dalla guerra e infuso di un’atmosfera di pace che (a sentire lo stesso Madara) sembra qualcosa di completamente impossibile, vorrei soffermarmi su alcuni particolari visivi e su un paio di affermazioni che il vecchio Uchiha si lascia sfuggire poco casualmente (a mio parere). Per prima cosa, la statua del Mazou dietro Madara è ben diversa da quella a cui siamo abituati: nel suo caso, la forma di fiore (almeno quello sembra ad una prima occhiata) richiama l’idea di un oggetto in grado di ricevere i poteri dai cadaveri che vi sono appesi, tra i quali spiccano, in particolare, due molto interessanti (e che Kishimoto ci mostra nitidamente per un qualche motivo): in particolare, uno dei due pare essere esattamente la “metà” destra del corpo dell’attuale Tobi/Obito, e richiama anche la struttura della maschera che egli indossa. Sarebbe interessante comprendere a chi appartengano quelle due “sacche” vuote (perché l’impressione è proprio che siano corpi di cui non è rimasto altro che una sorta di involucro esterno) e comprendere quale sia la loro attinenza con la “resurrezione” (permettetemi il termine) del giovane Uchiha. Ancor più intricato è il fatto che, come scopriamo, Madara non possiede più i suoi veri occhi (donati a qualcuno di cui non si fa il nome) e che il solo bulbo oculare in suo possesso (sinistro) non è sufficiente per sviluppare appieno i poteri sharingan (ce ne vogliono due, per cui l’impressione è che egli voglia l’unico occhio rimasto a Obito!): tutto ciò risulta alquanto sconcertante, soprattutto sapendo che il corpo di Madara riportato in vita grazie alle Tecnica della resurrezione, da ciò che abbiamo potuto constatare, non solo possiede entrambi gli occhi ma, cosa più importante, probabilmente proprio quelli originali. Cosa c’è dietro?

One Piece 682 – L’eminenza grigia. Andiamo con ordine perché quello che ci viene rivelato in questo capitolo è abbastanza ingarbugliato. Per prima cosa, questo fantomatico SAD, che sembra essere un qualcosa di radioattivo (almeno, il simbolo sulla cisterna che lo contiene ricorda molto quello del pericolo di contaminazione nucleare!) e del quale Law vuole entrare in possesso (per farne che? Distruggere il mondo? Mi pare stupida come cosa!): in più, il fatto che Caesar sia l’unico in grado di produrre questa sostanza (se è una sostanza.. potrebbe benissimo essere altro) fa pensare che la mente dietro tutte queste azioni ha un qualche progetto molto ambizioso da portare a termine. Ed ecco che ci viene mostrato (anche se già sappiamo chi è) l’artefice di tutto, in una sequenza abbastanza strana: Do Flamingo, attaccato da una prosperosa cameriera (il cui nome pare essere Baby 5 e, da quel che sembra, risulta un membro della sua ciurma…. anche se pare voglia ammazzarlo!) che, con una calma e un menefreghismo a livelli incomparabili, da ordini a Vergo di uccidere Law e avvisa Caesar e Monet di tornare a Dressrosa (sua attuale base) dopo che avrà spedito la stessa Baby 5 e Buffalo (che non ho ben capito chi sia tra i vari personaggi che Oda ci mostra) a “salvarli”. Risulta interessante vedere come Do Flamingo usi il suo potere sulla malcapitata Baby 5 (la sta marionettizando come ha fatto con altri personaggi a Marineford, non vi pare?) e quanto sia interessato al potere di Rufy: più passa il tempo, più mi convinco che questo individuo e il misterioso tizio con cui confabula dopo la famosa battaglia siano i personaggi più pericolosi che Oda ci abbia presentato fino ad ora! Tornando sul versante ciurma: vediamo Sanji che, scampato miracolosamente al gas letale, riporta i segni di uno scontro non facile con Vergo (gamba spezzata? Se non lo è, poco ci manca!) mentre il resto della ciurma è alle prese con il draghetto di Caesar. Le ultime battute del capitolo, tuttavia, rivelano una verità che mai ci saremmo immaginati: il drago pare essere il giovane Momonosuke, il figlio del samurai taglia fiamme, che pare essersi trasformato in un tale essere dopo essere entrato in una non ben specificata stanza segreta (che abbia qualcosa a che fare con SAD?).

Bleach 508 – Like a raging Fire. Lo scontro tra Yamamoto e Juha Bach procede senza esclusione di colpi. Dopo essere stato privato della sua arma, l’Imperatore Quincy gioca le sue ulteriori risorse di manipolatore della Reiatsu, prima scagliando frecce contro il Comandante Capitano, poi innalzando la più forte e potente barriera che i suoi poteri gli concedono, dichiarando che tale oggetto risulta non solo impenetrabile ma, anche, una morte certa per chiunque provi ad oltrepassarla. Yamamoto, dal canto suo, risulta completamente infuriato: il suo potere è talmente elevato che, se non porrà subito fine allo scontro, egli stesso e tutta la Soul Society potrebbero scomparire nel nulla! Ma le sorprese non finiscono qui: dopo il lato est e il lato ovest del bankai, Yamamoto-sensei mostra il lato sud, un potere che credo pochi si sarebbero aspettati di vedere, la capacità di richiamare dalla tomba i cadaveri di coloro che sono stati bruciati dalle fiamme della sua Zanpakuto! Lo scontro si fa sempre più interessante: sicuramente verrà mostrato anche un lato nord del bankai e, più passa il tempo, più mi convinco che Juha Bach possa essere davvero sconfitto. E mi sa che a quel punto saremo solo all’inizio dei problemi veri: ricordate che c’è ancora da comprendere chi sia il misterioso personaggio che si para davanti ad Urahara e che blocca Ichigo. Cosa accadrà nel prossimo capitolo?

 

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