Naruto 580, One Piece 662, Bleach 486: Recensione

Finalmente ci sono riuscito: è da mercoledì che provo a leggere i capitoli e alla fine ho portato a termine questa operazione alle 3:21 di domenica 01/04! Ed eccomi qui a scrivere di questi capitoli… che sinceramente mi hnno un po’ stupito (chi in bene, chi in male).

Naruto 580 – Il momento dei fratelli. Devo essere sincero: bello lo scontro, interessante quello che viene detto, notevole l’uso delle tecniche… ma c’era proprio bisogno di “redimere” (se di redenzione possiamo parlare) Sasuke in questa maniera? Non ho ben chiaro se Kishimoto stia facendo il gioco di mostrare un Cattivo che, per una attimo, diventa buono, oppure abbia qualcosa di diverso in mente: certo bisogna considerare che impegnati in questo scontro ci sono i 3 antagonisti per eccellenza di questo manga (e non dite che non è così: alla fin fine Tobi è solo quello più folle tra tutti, mentre i tre che si stanno scontrando sono stati, direttamente o indirettamente, delle vere spine nel fianco del nostro protagonista e dei suoi compagni), e se vogliamo far valere il detto “il nemico del mio nemico è mio amico” l’alleanza dei due fratelli non ci sta affatto male. Eppure ho la sensazione che manchi qualcosa: forse basterà aspettare i prossimi capitoli, seguire l’evolversi della battaglia e solo alla fine poter comprendere perché “l’emo con gli occhi del Milan” si stia comportando tanto bene. Ho poi una considerazione riguardo ad Orochibuto: considerate queste tecniche e capacità acquisite, non mi stupirei se, a breve, scoprissimo che in realtà chi muove davvero il corpo di Kabuto non sia l’essenza stessa di Orochimaru. Il fatto è che Kabuto sarà anche un supponente borioso, ma certo non arriva alle vette di “odiosità” del suo maestro “serpentello”, e devo dire che il modo di fare di questo rettile umano mi fa ricordare più gli atteggiamenti dell’uomo che sconfisse il terzo Hokage, che quelli dell’occhialuto rivale (in più occasioni) di Naruto. Voi cosa ne dite?

One Piece 662 – Il Memebro della Flotta dei Sette Law contro il Vice Ammiraglio Smoker. Dopo una serie di capitoli fatti di rivelazioni a tappeto, Oda tira un po’ il freno: in questo caso ci mostra solo un paio di fatti salienti (che credo bisognerà tenere in considerazione). Per prima cosa l’eminenza grigia dietro gli occupanti di Punk Hazard: una sorta di gas concentrato, con la faccia da albero malvagio delle fiabe (non so perché, ma quando l’ho visto ho pensato ad uno degli Ent del signore degli anelli), preoccupato non poco che la Marina metta il naso nelle sue faccende e, a quanto pare, servito e riverito dai suoi uomini/bestia (tra cui l’arpia di qualche capitolo fa). E qui mi chiedo: abbiamo già incontrato uomini bestia sull’Isola degli Uomini Pesce (anche se lì, i due seguaci di Big Mom sembravano più dei freak): che il misterioso reggente di PH abbia qualcosa a che fare con l’Imperatrice affamata di caramelle? L’altra cosa che mi ha colpito è l’immenso potere di Law: forse quello che dicevo nello scorso capitolo non basta, forse anche avendo il pieno controllo dei propri pezzi non si può battere il Chirurgo nella sua sala operatoria. La sensazione è che l’uomo col cappello leopardato abbia un controllo assoluto e totale su qualsiasi cosa, e probabilmente il punto debole della sua tecnica risiede in qualcos’altro. Non mi stupirei di scoprire, in una futura battaglia, che magari, come accaduto con Eneru, qualcuno dei membri della ciurma possegga una abilità che si oppone perfettamente a quella di Law e lo renda immune dai suoi attacchi (anche perché devo dirvelo: uno scontro Rufy vs Law qui mi sembra fin troppo scontato, e secondo me Oda ha in serbo qualche situazione totalmente fuori dagli schemi abituali). Prossimo capitolo: “mazzate mazzatose” oppure si metteranno tutti a brindare a sorsi di rhum?

Bleach 486 – The Crimson Cremation. Non so voi, ma Bleach ha ricominciato a prendermi ed incuriosirmi sempre di più. Tutta questa faccenda degli “imperiali” (che sembrano tanto una sorta di forza armata “nazista”, se mi permettete il termine), dell’invasione dello Hueco Mundo (a me sembra che il castello dell’Imperatore, in ogni caso, si trovi da qualche altra parte, viste le sue parole a chiusura del capitolo), del reclutamento degli Hollows come “avanguardia” di combattimento (leggi: carne da macello) mi fa pensare che ci sia molto più di quanto abbiamo potuto “saggiare” fino ad ora. Il capitolo è incentrato sul funerale di Sasakibe: mi ha colpito molto il “semi-elogio funebre” fatto da Byakuya, molto “samurai-style”, dove si celebra un uomo che, seppure forte e capace, ha sempre preferito un ruolo secondario per servire ed appoggiare il suo maestro: un tipo di lealtà tipica dei “tempi che furono” del Giappone ma che, per la grande tradizione culturale che ancora il popolo del Sol Levante si porta dietro, resta un atteggiamento in certi casi attuale (anche se spesso può risultare anacronistico). Ciò che mi colpisce di più (al di là dell’arrivo di Urahara che, come al solito, sembra sapere già tutto… e questa cosa mi manda in bestia: quando cavolo si deciderà ad aprire la bocca e spiegarci le cose?) è questa “armata” di cui si parla a conclusione di capitolo: da quello che ho potuto capire, la traduzione “Iacto Arme” (in latino!!!) è errata, mentre quella giusta sarebbe “Jageerderarmee” (in tedesco/olandese) e starebbe a significare “Esercito dei Cacciatori”. Che siano i “reclutatori” e quindi anche i “controllori” degli Hollows catturati e mandati a combattere? E in particolare, perché sono tutti interessati al Bankai di Ichigo? Ho una teoria: Sasakibe muore dopo aver utilizzato il suo Bankai per la prima volta (noi non lo abbiamo ancora visto), gli invasori possiedono il Bankai e vogliono quello di Ichigo. Che questi nuovi nemici siano delle entità che “rubano” il potere Bankai degli avversari per elevarsi di grado? E che, a questo punto, facciano lo stesso anche con gli Hollow? Misteri, misteri, sempre misteri!